Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e nell’uomo anche psicologici) che determinano e distinguono, tra gli individui di una stessa specie animale o vegetale, i maschi dalle femmine. [...] ploidia delle uova: i maschi nascono (per partenogenesi) da uova non fecondate, aploidi, le femmine da uova fecondate, diploidi.
La determinazione del s. è un processo complesso, dovuto sia a cause genetiche sia ambientali, come è anche dimostrato ...
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SOCIOBIOLOGIA
Stefano Scucchi
La s. è la branca della biologia che si occupa dello studio sistematico delle basi biologiche di tutti i comportamenti sociali. Essa deve la sua formalizzazione a E.O. [...] della famiglia di appartenenza (Hepper 1991).
Alcune forme di altruismo, e fra queste quello delle termiti, organismi diploidi caratterizzati da un alto grado di eusocialità, sono spiegabili in termini di manipolazione parentale, cioè in termini di ...
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Urediniomiceti Classe di Funghi Basidiomiceti comprendente il solo ordine delle Uredinali, parassiti delle piante superiori responsabili delle malattie dette ruggini (➔ ruggine).
Il micelio è settato, [...] precedenti, producono le teleutospore (o teliospore) o spore durature o spore d’inverno: queste sono dapprima binucleate, poi diploidi, unicellulari o pluricellulari e sono organi di conservazione i quali rimangono nel terreno per un tempo più o meno ...
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Specie e speciazione
MMichael J. D. White
di Michael J. D. White
sommario: 1. Introduzione: a) concetti di specie e speciazione; b) variazioni delle specie. 2. Il processo di speciazione: a) meccanismi [...] questo processo inizia con l'ibridazione tra due specie e produce un ibrido parzialmente sterile. Se le specie parentali sono diploidi potremmo designare i loro assetti cromosomici con AA e BB; gli ibridi saranno dunque AB e la loro sterilità sarà ...
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(App. V, i, p. 662)
Definizione e fondamenti
Mentre la c. è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente, l'espressione 'clonazione molecolare' o del DNA è spesso usata [...] a cloni, ma perché ciò avvenga occorre che le cellule riproduttive femminili non fecondate si duplichino allo stato diploide. A seconda dei meccanismi riproduttivi coinvolti, si possono originare solo maschi, come nei tacchini, o solo femmine, come ...
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Nacque ad Asti il 20 giugno 1879; si laureò in scienze naturali all'università di Torino (1901), sotto la direzione di Ermanno Giglio-Tos. Quando (1903) questi occupò la cattedra di zoologia a Cagliari, [...] della partenogenesi attraverso i differenti biotipi di una specie collettiva (Artemia salina L.) con speciale riferimento al biotipo diploide partenogenetico di Cette, in Mem. d. R. Accad. d'Italia, Classe d. scienze fis., matem. e natur., II ...
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autogamia
Adriana Vallesi
Fenomeno di autofecondazione (automissi), noto in particolare nei Protozoi, che comporta la formazione di un nucleo zigotico (synkaryon) per fusione tra gameti (o tra nuclei [...] completamente omozigote. I nuclei aploidi che si formano in seguito a meioisi dei micronuclei (i nuclei germinali diploidi della cellula) sono tutti destinati a essere riassorbiti eccetto uno che, dividendosi mitoticamente, genera due pronuclei ...
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È quel ramo delle scienze biologiche che studia il processo di sviluppo d'un organismo dall'uovo, cioè la formazione dell'embrione. L'embriologia ha potuto svilupparsi soltanto dopo la scoperta del microscopio [...] da questo incrocio è inferiore a quello che dovrebbe essere, cioè meno di 58, nei plutei derivati da uova diploidi di Sphaerechinus (20 + 20), fecondate da sperma di Paracentrotus (18).
Incroci più eterogenei hanno portato a conoscenza altri elementi ...
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Ordine (Hymenoptera) di Insetti Pterigoti con oltre 120.000 specie. Di dimensioni e forma varia, hanno capo libero, occhi composti quasi sempre bene sviluppati, 3 ocelli, apparato boccale di tipo masticatore, [...] quello fecondato femmine (partenogenesi arrenotoca). Queste specie sono aplodiploidi, ovvero hanno maschi con corredo cromosomico aploide e femmine diploidi. In altri I. si ha la partenogenesi telitoca, con nascita di sole femmine, o la partenogenesi ...
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GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] le cellule aploidi di lievito sono o di tipo a o di tipo α; cellule a e α possono fondersi a formare uno zigote diploide. In alcuni ceppi di lievito le cellule slittano quasi a ogni generazione da un tipo sessuale all'altro. Il meccanismo con cui si ...
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diploide
diplòide agg. e s. m. [comp. di diplo- e -oide, formato sull’esempio di aploide]. – 1. agg. In biologia, numero d., il numero di cromosomi che sono presenti nel nucleo cellulare in doppia serie (si indica con 2n); analogam., individuo...
diploidia
diploidìa s. f. [der. di diploide]. – In biologia, presenza nel nucleo cellulare di due serie di cromosomi, provenienti rispettivamente dal padre e dalla madre; è propria delle cellule somatiche degli individui originati per riproduzione...