(gr. Δίρκη) Mitica moglie di Lico, re di Beozia; custodiva come schiava Antiope. Anfione e Zeto, figli di Antiope, liberarono la madre e fecero strazio di D., gettandone il cadavere in una fonte che da lei prese nome ...
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DIRCE (Δίρκη, Dirce)
C. Caprino
Moglie di Lykos; da lui ebbe in consegna prigioniera Antiope, la quale rimase presso D. per molti anni in dolorosa schiavitù, finché, riuscita a fuggire sul Citerone, [...] , che lasciò il dominio ai due giovani e gettò le ossa di D. nella fonte di Ares, che da allora prese il nome di Dirce.
La più celebre rappresentazione del supplizio di D. è il gruppo, trovato nelle Terme di Caracalla e ora nel Museo Naz. di Napoli ...
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DIRCE, Pittore di
A. Stenico
Il maggiore tra i ceramografi "protopestani", attivo nel secondo venticinquennio del IV sec. a. C.
L'attribuzione alla fabbrica pestana di questo maestro e dei suoi successori [...] di Assteas e di Python, nello stile dei quali si ritrovano molti particolari ripresi fedelmente dalla cerchia del Pittore di Dirce.
Bibl.: J. D. Beazley, in Jacobsthal, Die Melischen Reliefs, Berlino 1931, p. 83, nota 4; P. Wuilleumier, in Revue Arch ...
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ORGIA, Pittore dell' (Revel-Painter)
A. Stenico
Ceramografo seguace del Pittore di Dirce del cosiddetto Gruppo "protopestano", attivo ancora alla fine del primo terzo del IV sec. a. C.
Il suo stile è [...] del pestano Assteas.
È assai probabile che il centro di produzione sia stato in Campania, dove questi scolari del Pittore di Dirce avrebbero trasferito dalla Sicilia la loro attività.
Bibl.: A. D. Trendall, in Journ. Hell. St., LV, 1935, p. 36 ss ...
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Scultore greco (1º sec. a. C.), figlio di Artemidoro; insieme al fratello Taurisco raffigurò la punizione di Dirce, in un colossale gruppo marmoreo che da Rodi fu portato a Roma, e venne in possesso di [...] Asinio Pollione. Una copia proveniente dalle Terme di Caracalla, detta il Toro Farnese, è al Museo naz. di Napoli, molto restaurata; rivela i caratteri decorativi, virtuosistici, accademici del tardo ellenismo. ...
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ROSSONI, Edmondo
Enzo Fimiani
– Nacque a Tresigallo (Ferrara) il 6 maggio 1884 da Attilio, operaio, e da Dirce Cavalieri, i quali ebbero anche una figlia, Giuseppina.
Dopo gli studi ginnasiali nel collegio [...] salesiano di Torino, entrò nel Partito socialista e guidò nel suo paese una manifestazione durante l’ondata di scioperi seguita agli eccidi di operai nel settembre 1904 (per cui nel 1905 subì due condanne ...
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LYKOS (Λύκος, Lycus)
E. Paribeni
2°. - Mitico re di Tebe, o secondo altre tradizioni usurpatore del trono durante il periodo della giovane età di Laio; sposo di Dirce (v.) e partecipe con lei della persecuzione [...] figli di Antiope ritorna L. in una pittura pompeiana (Helbig, n. 1153). In una delle urnette etrusche figuranti il supplizio di Dirce L. appare invece stante e in posizione di autorità conforme al suo abito regale.
Bibl.: Jessen, in Roscher, II, 2 ...
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VERONESE, Vittorino
Francesco Malgeri
– Nacque a Vicenza il 1° marzo 1910, da Luigi, capo tecnico in un’industria tessile, e da Dirce Muzzolon, insegnante e direttrice didattica.
Nel luglio del 1930 [...] si laureò in giurisprudenza presso l’Università di Padova, con una tesi sul diritto di cittadinanza vaticana, relatore Donato Donati. Per alcuni anni esercitò a Vicenza la professione di avvocato. Nel ...
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Repertorio delle culture dell'Europa preistorica. Eta del Bronzo
Maria Antonietta Fugazzola Delpino
Giovanni Lilliu
Raffaele Carlo De Marinis
Sebastiano Tusa
Šime Batovic
Dirce Marzoli
Enrico Pellegrini
Isabella [...] Età del Bronzo], Sarajevo 1983, pp. 520-35.
B. Čović, Zaključna razmatranja [Osservazioni conclusive], ibid., pp. 807-29.
El argar
di Dirce Marzoli
Cultura dell’antica e media età del Bronzo nel Sud-Est della Penisola Iberica, che deriva il nome dal ...
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SALVALAGGIO, Nantas
Franco Contorbia
– Primo di sei fratelli, nacque a Venezia nel quartiere di Cannaregio il 17 settembre 1923 da Ernesto e da Dirce Ferron.
Dopo gli studi liceali, Salvalaggio si trasferì [...] a Roma nella primavera del 1945, a pochi mesi dalla liberazione della città, e partecipò del clima di euforia e di illusioni che in campo giornalistico ed editoriale contrassegnò quella irripetibile stagione. ...
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spatriato agg. e s. m. Detto di persona che ha una collocazione sociale non ben definita; marginale, irregolare, precario; usato anche spreg. come insulto. | In senso neutro o apprezzativo, con riferimento alla sfera soggettiva personale, che,...
piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...