TORO FARNESE
L. Vlad Borrelli
Gruppo in marmo greco, di ingenti proporzioni (alt. m 3,70; base quadrangolare di m 2,95 per lato) e ricavato da un unico blocco, trovato in Roma, nelle Terme di Caracalla [...] pittorico del LV sec. a. C. a cui forse si ispirarono anche Apollonios e Tauriskos. Si tratta di un supplizio di Dirce molto meno violento e concepito in un solo piano, del quale possono considerarsi repliche o rielaborazioni i rilievi su alcune urne ...
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Dei molti personaggi mitici di questo nome il più noto è il figlio di Zeus e di Antiope, fratello gemello di Zeto, col quale costituisce una coppia parallela a quella dei Dioscuri. Difficile è ricostruire, [...] di Euripide. Qui era narrato come, sfuggita la madre Antiope dalla dura prigionia in cui l'avevano tenuta i cognati Lico e Dirce, e rifugiatasi presso i due figli allevati da un pastore sul Citerone, essa non fosse stata da loro riconosciuta e, per ...
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ANTIOPE (᾿Αντιόπη, Antiñpa, Antiope)
2°. - Figlia del dio fluviale Asopo e poi, nei tragici e nelle più tarde tradizioni, figlia di Lico di Beozia o del fratello di questo Nicteo, signore di Tebe.
Di [...] è molto complesso e vario nelle diverse fonti epiche e tragiche. Perseguitata da Lico e tenuta prigioniera dalla moglie di lui, Dirce, ella riuscì a fuggire sul Citerone presso i figli che, da lei abbandoanti lassù, erano stati allevati da un pastore ...
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GARGAPHIA (Γαργαϕία)
A. Comotti
Sorgente della Beozia ad E di Platea. Scatunva ai piedi del versante settentrionale del Citerone, a circa venti stadî dall'Heraion. Il Wilamowitz interpreta come G. la [...] dei Niobidi, seduta accanto a una figura virile in cui egli riconosce Kithairon. Altri spiegano le due figure come Ismenos e Dirce.
Bibl.: W. Drexler, in Roscher, I, col. 1604; Waser, in Pauly-Wissowa, VII, 1912, col. 756, s. v.; v. Wilamowitz, in ...
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Vedi PESTANI, Vasi dell'anno: 1965 - 1996
PESTANI, Vasi
A. D. Trendall
La localizzazione a Paestum di una piccola ma importante fabbrica di vasi di stile molto caratteristico che fu identificata e discussa [...] più tardi risalisse a fondare una scuola a Paestum dal momento che non ci può essere dubbio che lo stile del gruppo di Dirce ebbe una profonda influenza sulle opere di Assteas e Python che seguono molto da vicino le sue forme e modelli, la maniera di ...
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DI BIANCHI (de Bianchi, Bianchi), Giovanni Battista
Christina Riebesell
Nacque da Ambrogio nel 1520 (?) a Saltrio (Varese). Non si conosce nulla sulla sua giovinezza e sulla sua formazione. Come risulta [...] non è ancora legata ed ha perciò ancora la possibilità di fuggire. Nonostante la posizione del busto e delle braccia di Dirce indichi che questa tenta di proteggersi dai calci del toro, il suo volto non è quasi affatto spaventato. È anche arbitraria ...
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Vedi CAMPANI, Vasi dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CAMPANI, Vasi (v. vol. ii, p. 298 ss.)
A. D. Trendall
Per gli elenchi di tutti i ceramografi campani e le loro opere si veda ora A. D. Trendall, The Red-figured [...] tardo V sec. e sono forse originari della Sicilia: tra essi poniamo le opere del Pittore di Chequer e del Pittore di Dirce (v. Sicelioti, vasi), alcuni seguaci dei quali sembra si siano trasferiti in Campania verso il 380-70 a. C.
Il secondo gruppo ...
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Vedi PESTANI, Vasi dell'anno: 1965 - 1996
ΡESΤANI, Vasi (v. vol. VI, p. 90)
F. Giudice
In una recente monografia (1987) A. D. Trendall riassume e riprende la letteratura precedente relativa ai vasi pestani. [...] certo che gli immediati precursori della ceramica pestana (nonché campana) debbano essere riconosciuti nella seconda generazione dei pittori sicelioti (di Dirce, del Prado-Fienga, ecc.), che egli inquadra tra il 380 e il 360 a.C. e i cui prodotti, in ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La ceramica
Laura Buccino
Fernando Gilotta
Filippo Giudice
Ettore M. De Juliis
Le importazioni vascolari e la nascita della produzione locale
di [...] e di quelle pestane aveva origine in una serie di vasi che potevano essere raggruppati attorno ai pittori della Scacchiera e di Dirce, che furono probabilmente attivi alla fine del V e durante le prime decadi del IV sec. a.C. Poiché molti di questi ...
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APOLLONIOS (᾿Απολλώνιος)
P. Orlandini
5°. - Scultore greco, di Tralles, figlio di Tauriskos. Nel teatro di Magnesia al Meandro si è ritrovata una base di marmo con incassi per una statua in bronzo: sul [...] discendente di Apollonios e Tauriskos, i due noti scultori e fratelli, di Tralles, autori del celebre gruppo del supplizio di Dirce, noto dalla copia detta il Toro Farnese nel Museo Naz. di Napoli. Vi sono due possibilità in rapporto alla cronologia ...
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spatriato agg. e s. m. Detto di persona che ha una collocazione sociale non ben definita; marginale, irregolare, precario; usato anche spreg. come insulto. | In senso neutro o apprezzativo, con riferimento alla sfera soggettiva personale, che,...
piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...