Corrente filosofico-giuridica fondata su due principi: l’esistenza di un dirittonaturale (conforme, cioè, alla natura dell’uomo e quindi intrinsecamente giusto) e la sua superiorità sul diritto positivo [...] ripresa da Tommaso. Nel mondo moderno il g. pone invece l’accento sull’aspetto soggettivo del dirittonaturale, ossia sui diritti innati degli individui. Oltre ad alcuni giuristi-filosofi (U. Grozio, S. Pufendorf, C. Thomasius), sono giusnaturalisti ...
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Diritto, filosofia e teoria generale del
Riccardo Guastini
Il campo della disciplina
Le mobili frontiere della filosofia del diritto
"Il cercare una qualsiasi definizione di filosofia del diritto - [...] sono né veri né falsi, e adducendo che non esiste - o comunque non è percepibile ai sensi - una cosa come un 'dirittonaturale' antecedente la legislazione positiva. Questa tesi, largamente diffusa, è una variante di quel modo di pensare che si suole ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] dell’utile sociale. Gli illuministi non rinnegano la razionalità delle norme del dirittonaturale, ma ritengono che queste ultime si possano realizzare solo nel diritto positivo; quindi affidano alla volontà del legislatore il compito di tradurre in ...
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Concezione filosofico-politica secondo la quale lo Stato nasce da un contratto tra i singoli individui. Il c. moderno si afferma nel 17° e 18° sec. per opera della scuola del dirittonaturale. Attraverso [...] in pace. Per J. Locke, che ha una visione meno pessimistica della natura umana, è possibile conservare quasi tutti i dirittinaturali: nasce in tal modo uno Stato liberale, che garantisce un'ampia sfera di libertà individuali. Per J.-J. Rousseau gli ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] condotta. Se la g. è retribuzione, la libertà ne costituisce l’elemento essenziale, perché l’individuo ha il dirittonaturale di non essere ostacolato nell’estrinsecazione della sua attività e nel godimento dei risultati della condotta, rispettando l ...
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Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] l'estensione e l'universalità, per l'ordine e l'armonia delle parti. Nell'Assunto primo della scienza del dirittonaturale (1820) R. si eleva al concetto di un dirittonaturale a contenuto variabile, per cui i supremi principi della ragione giuridica ...
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Filosofo italiano del diritto (Bologna 1915 - ivi 1974). Laureatosi in giurisprudenza (1935), poi in filosofia (1940), divenne prof. di filosofia del diritto nelle univ. di Parma (dal 1954) e di Bologna [...] ; Tommaso come premessa a una morale al cui centro è l'uomo; Grozio tra dirittonaturale e diritto storico, nesso per F. fondamentale. La sua Storia della filosofia del diritto (3 voll., 1966-70; ed. agg., a cura di C. Faralli, 2001), opera unica ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] e in casi estremi possono deporre il supremo magistrato, il cui potere è dunque limitato dalle leggi, dal dirittonaturale, dai doveri religiosi. Oltre questi limiti il potere diventa tirannico ed è lecito resistergli. Il giusnaturalismo moderno si ...
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Cotta, Sergio. - Filosofo italiano del diritto (Firenze 1920 – ivi 2007). Esponente di area cattolica della filosofia del diritto, vicino alla filosofia dell'esperienza di G. Capograssi, all'esistenzialismo [...] . Ciò consente a C. di recuperare una specifica moralità del diritto e di ritrovare nel giusnaturalismo − attraverso l'idea del ''dirittonaturale vigente'' − una categoria costante del pensiero filosofico-giuridico e ancora oggi vitale.
Tra le ...
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Filosofo del diritto italiano (Bologna 1878 - Genova 1970), figlio di Giulio Salvatore; prof. di filosofia del diritto nelle univ. di Ferrara (1904), Sassari (1906), Messina (1909), Bologna (1911), Roma [...] rettore (1925-27); fondatore e direttore della Rivista internazionale di filosofia del diritto. È autore di numerose opere in cui è riaffermata l'idea del dirittonaturale, contro il positivismo. Scritti principali: Il sentimento giuridico (1902); I ...
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naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato e si indica tuttora in alcuni paesi l’indagine...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...