Famoso giureconsulto nato a Chalon-sur-Saône il 23 dicembre 1527, morto ad Altdorf il 4 maggio 1591. Fu uno dei maggiori rappresentanti della scuola culta. A soli ventiquattro anni occupava una cattedra [...] Francia. Passò allora a Ginevra e di lì a Heidelberg, nella cui università restò per un certo tempo ad insegnare dirittocivile. Nel 1575 fu chiamato a Leida; ma, per essersi intromesso nelle lotte politiche, fu costretto ad abbandonare anche quella ...
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Criminalista, nato ad Arezzo il 17 febbraio 1748, morto in Firenze il 15 dicembre 1830. Dapprima, come lettore straordinario di dirittocivile nell'università di Pisa, si rese noto per eruditi lavori sul [...] romano e sul dirittocivile; nel 1775 fu nominato professore di diritto penale nell'università di Pavia, dove tenne la prolusione De varia iurisprudentia criminali apud diversas gentes eiusque causis, pubblicata nello stesso anno. Ostile alle idee ...
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Erudito spagnolo, nato verso il 1425, forse a Cordova, e morto a Roma al principio del 1485. A 20 anni era già dottore in dirittocivile e canonico, e maestro di teologia e arti liberali. Aveva conoscenza [...] fervore dell'Umanesimo.
Opere: Si ha notizia di 14 opuscoli. Ci restano: De pontificii pallii mysterio, di diritto canonico; Commentaria in Almagestum Ptolomaei, di astronomia; Alberti Magni opus de animalibus; commentarî di esegesi biblica, ecc ...
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Nacque a Gerace; fu cappellano dell'arciconfraternita del SS. Sacramento nel 1561, e poi chierico beneficiato della Basilica Vaticana dal 1567. Venne a Roma, dove visse lungamente, con la protezione del [...] , quando dalle rovine del vecchio e bello edificio costantiniano sorgeva il nuovo colossale tempio. Studiò anche a Perugia dirittocivile e canonico. Morì a Roma, lasciando erede dei suoi scritti e dei suoi libri il capitolo vaticano.
Dapprima ...
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Giurista e uomo politico, nato a Belfast il 10 maggio 1838, morto a Sidmouth il 22 gennaio 1922. Insegnò dirittocivile a Oxford dal 1871 al 1903; fece parte del gabinetto Gladstone nel 1886 e nel 1892, [...] parte anche dai suoi numerosi viaggi in Asia, Africa e America. Ma il B., perfetto conoscitore dei due più estesi campi di diritto, l'inglese e il romano, è noto soprattutto per le sue indagini in quest'ultimo. Seguace del metodo d'indagine storico e ...
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Nacque a Bologna da antica e nobile famiglia nel 1446, morì a Firenze nel 1508. Ebbe a maestro il famoso Alessandro Tartagni; conseguì la laurea in dirittocivile il 16 ottobre 1469 e in diritto canonico [...] il 30 agosto 1470. Nell'anno stesso in cui conseguì il dottorato (1469), cominciò a leggere nella patria università il dirittocivile; poi passò a insegnare all'università di Ferrara nel 1474 e là rimase sino al 1479, nel quale anno fece ritorno allo ...
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SÉGUIER, Pierre
Georges Bourgin
Nato a Parigi il 28 maggio 1588, morto a Saint-Germain-en-Laye il 28 gennaio 1672. Consigliere al Parlamento, referendario al Consiglio di stato, soprintendente alla [...] all'ingiustizia della procedura. Il S. collaborò alla riforma giudiziaria (ordinanze del 1669 e 1670) di dirittocivile e diritto criminale. Sostenne la creazione dell'Académie française, di cui fu il protettore dopo Richelieu, cooperò alla ...
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Si chiama agnazione in diritto romano il vincolo esistente tra le persone attualmente soggette alla patria potestà di uno stesso pater familias, o che vi sarebbero soggette per nascita o adozione se il [...] in cui ogni grado è occupato da una generazione. L'agnazione ha effetti religiosi e giuridici: secondo il dirittocivile, essa fonda dei diritti di successione e di tutela; p. es. l'agnato prossimo succede nel patrimonio dell'agnato che muore senza ...
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Vescovo di Londra, nato verso il 1500 forse da un taglialegna del Worcestershire. Laureatosi a Oxford in diritto canonico, dirittocivile e teologia, entrò al servizio del famoso cardinale Wolsey, alla [...] morte del quale fu impiegato da Enrico VIII nelle faccende più delicate della sua politica, quale, per es., quella del suo divorzio. Successivamente ambasciatore presso Francesco I, ammesso alla corte ...
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Giureconsulto, nato il 27 novembre 1668 a Limoges, morto il 9 febbraio 1751 a Parigi. Figlio di un intendente provinciale, che gli diede un'educazione giansenistica, a 22 anni era già avvocato generale [...] Fleury lo richiamò al cancellierato e nel 1737 gli ridiede i sigilli. Il D. si dedicò con passione alle riforme del dirittocivile e lasciò in tal campo orme profonde con le sue ordinanze sui testamenti, le donazioni e le sostituzioni.
Opere: Ouvres ...
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civile
agg. [dal lat. civilis, der. di civis «cittadino»]. – 1. Di cittadino, dei cittadini, considerati come parte d’uno stato e con particolare riguardo alla loro convivenza in seno allo stato: diritto c., in senso ampio, il complesso delle...
civilista
s. m. e f. [der. di civile] (pl. m. -i). – 1. Chi è competente o studioso di diritto civile; avvocato che si è specializzato nel trattare questioni di diritto civile. Si contrappone soprattutto a penalista e a canonista. 2. Il termine...