Giurista (n. Ferrara - m. Padova 1659), insegnò dirittocivile nello studio pisano, poi a Fermo, nuovamente a Pisa, e (dal 1641) a Padova. Lasciò trattati: De usufructu; De iure gentium et civili; De iure [...] familiae; De iure testamentorum, ecc ...
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Giurista (Parigi 1762 - ivi 1831); prof. di dirittocivile nell'univ. di Parigi. Limpida mente d'istituzionista, espositore obiettivo, lasciò, tra altre opere, un Cours de code civil (1824) a commento [...] del codice napoleonico, che ebbe molta fortuna ...
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Giurista (Modica 1918 - Ragusa 2002). Illustre studioso di dirittocivile, insegnò nelle univ. di Macerata, Pisa e Roma. Tra le sue opere si ricordano: Il contenuto atipico del testamento (1954); La dichiarazione [...] recettizia (1959); Comodato e mutuo (1972) ...
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Giurista (Montesperello, Magione, 1390 - Perugia 1464), prof. di dirittocivile nell'univ. di Perugia, dove ebbe tra i suoi scolari G. B. Caccialupi, Ludovico Romano e P. F. Corneo. Scrisse commentarî [...] al Codice e consigli ...
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Giurista (Battuda, Pavia, 1618 - Pavia 1693), prof. di dirittocivile e canonico nell'univ. di Pavia. Tra le sue opere, notevoli il Tractatus de aquaeductu (1670-76) e il Tractatus de servitutibus (1689-94). ...
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Giurista perugino (1528 - 1570), professore di dirittocivile nell'università di Perugia dal 1554. Tra le sue opere si ricorda: Interpretationes in nonnullos Institutionum titulos (1568). ...
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Giurista (Bologna 1474 - ivi 1554), prof. di dirittocivile e di diritto canonico a Bologna. Lasciò opere esegetiche sulle Decretali e inoltre Consilia e Quaestiones. ...
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BUONINSEGNI, Guidantonio
Paolo Nardi
Fu lettore di dirittocivile nello Studio senese e uomo politico, ma svolse soprattutto una lunga ed importante attività diplomatica per conto del governo della [...] del Monte dei riformatori e per il terzo di Camollia. Negli anni successivi fu incaricato di tenere lezioni di dirittocivile nell'ateneo della sua città, senza con ciò rinunciare alla carriera politica che lo condusse a sedere di nuovo ...
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Diritto
In diritto costituzionale per a. si intende uno dei modi di cessazione di efficacia di un atto normativo. L’a. si distingue dall’abrogazione, perché mentre il primo opera retroattivamente (ex tunc: [...] a. d’ufficio non è soggetto ad alcun termine.
Nel dirittocivile, forma di invalidità del negozio giuridico per la quale l’ giudizio ma anche verso i terzi, fatta eccezione per i diritti acquistati a titolo oneroso dai terzi di buona fede (salvo ...
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Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] 'univ. di Parma; nel 1807 fu nominato consultore del ministro di Giustizia del Regno d'Italia e professore di dirittocivile all'univ. di Pavia; passò quindi (nov. 1808) a insegnare "alta legislazione nei suoi rapporti colla pubblica amministrazione ...
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civile
agg. [dal lat. civilis, der. di civis «cittadino»]. – 1. Di cittadino, dei cittadini, considerati come parte d’uno stato e con particolare riguardo alla loro convivenza in seno allo stato: diritto c., in senso ampio, il complesso delle...
civilista
s. m. e f. [der. di civile] (pl. m. -i). – 1. Chi è competente o studioso di diritto civile; avvocato che si è specializzato nel trattare questioni di diritto civile. Si contrappone soprattutto a penalista e a canonista. 2. Il termine...