Nel diritto vigente, la donazione è il contratto con il quale per spirito di liberalità, una parte arricchisce un'altra, disponendo a favore di questa di un suo diritto o assumendo verso la stessa una [...] della nascita spettano al donatario, se questi era già concepito al momento della donazione, spettano al donante se invece non lo era.
Voci correlate
Alimenti
Conferma. Dirittocivile
Contratto
Atti di liberalità
Successione a causa di morte ...
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Giurista e storico italiano (Roma 1891 - ivi 1981). Professore di diritto ecclesiastico in diverse università italiane, la sua varia e complessa produzione scientifica, articolata tra la storia politica, [...] e del Settecento (1914); Crispi (1922); Il giansenismo in Italia prima della Rivoluzione (1928); Il matrimonio (nel Trattato di dirittocivile diretto da F. Vassalli, 1938); Chiesa e Stato in Italia negli ultimi cento anni (1948; più volte riedito e ...
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Giurista e uomo politico (Tricase, Lecce, 1812 - Napoli 1879). Studiò giurisprudenza a Napoli e vi esercitò poi l'avvocatura, acquistando notevole fama. Deputato (1848) al parlamento napoletano, perseguitato [...] tra l'altro: Dell'istituzione dei giurati (1856); Sulla pena di morte (1862); Relazione sul progetto di codice civile (1863); Relazione sul progetto di codice di procedura civile (1863); Dei progressi del dirittocivile in Italia nel sec. XIX (1872). ...
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Giurista italiano (Tocco da Casauria 1842 - Aquila 1922). Allievo, a Napoli, dei fratelli Spaventa e di F. Pessina, insegnò nell'univ. di Roma (dal 1873) dapprima la filosofia del diritto, poi l'introduzione [...] enciclopedica alle scienze giuridiche e il dirittocivile. Precettore di Vittorio Emanuele III, nel 1910 fu nominato senatore del Regno. Socio nazionale dei Lincei (1906). Profonda e originale tempra di giurista, mirò soprattutto all'impostazione dei ...
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Giurista (San Ginesio 1552 - Oxford 1608). Addottoratosi a Perugia in dirittocivile, tornò al paese natale, dove compilò gli statuti cittadini, e che lasciò quando il padre, sospetto di protestantesimo, [...] Carniola. Nel 1582 andò a Oxford dove, con l'appoggio del conte di Leicester, cancelliere dell'università, ebbe la cattedra di dirittocivile (1587). L'opera sua più celebre è il De iure belli, che gli diede fama, insieme ad altre pubbliche dispute ...
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Giurista (Livorno 1863 - ivi 1942); prof. (dal 1890) di diritto romano e di dirittocivile nelle univ. di Messina, Pavia e Roma; socio corrisp. (1927) dei Lincei. Relatore generale del progetto per un [...] codice uniforme italo-francese delle obbligazioni e dei contratti, fondatore (1909) e direttore della Rivista di dirittocivile. Opera principale: Trattato delle donazioni (1898; 2a ed., 1935). ...
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Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] rispetto dell’unità della famiglia quando esistano figli, dal riscontro di motivi obiettivamente validi ecc.
DirittoDirittocivile
Il termine m. in dirittocivile ha due differenti accezioni: con la prima, si intende il m.-atto, ovvero il negozio ...
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Contratto con il quale una parte (committente) affida a un’altra parte (appaltatore), verso un corrispettivo in denaro, il compimento di un’opera o di un servizio, assieme all’organizzazione dei mezzi [...] necessari e alla gestione.
Dirittocivile
Secondo gli art. 1655-1677 c.c., l’appaltatore è tenuto alla garanzia per i vizi e le difformità dell’opera dal progetto, a meno che essi non fossero noti al committente o facilmente riconoscibili. Il ...
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Giurista, filologo, storico ed epigrafista (Garding, Holstein, 1817 - Charlottenburg 1903). Dedicatosi allo studio dell'antichità italica e romana, venne (1844) in Italia a ricercare e illustrare iscrizioni [...] come giornalista ai moti politici del 1848, e nel 1850 perdette la cattedra di dirittocivile all'univ. di Lipsia. Nel 1852, prof. di diritto romano a Zurigo, raccolse le Inscriptiones confoederationis helveticae latinae, e pubblicò, nello stesso ...
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Legislatore ateniese (n. 640-30 a. C. - m. 560 circa), figlio di Execestide, di famiglia nobile. Si narra che, ancor giovane, abbia con un'elegia stimolato gli Ateniesi a riprendere ai Megaresi l'isola [...] stato permettendo l'accusa pubblica (γραϕή) contro ogni reato a danno di privati: in diritto criminale lasciò intatte le leggi di Dracone. In dirittocivile la riforma più importante fu l'introduzione della facoltà di testare liberamente; con altri ...
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civile
agg. [dal lat. civilis, der. di civis «cittadino»]. – 1. Di cittadino, dei cittadini, considerati come parte d’uno stato e con particolare riguardo alla loro convivenza in seno allo stato: diritto c., in senso ampio, il complesso delle...
civilista
s. m. e f. [der. di civile] (pl. m. -i). – 1. Chi è competente o studioso di diritto civile; avvocato che si è specializzato nel trattare questioni di diritto civile. Si contrappone soprattutto a penalista e a canonista. 2. Il termine...