. È la persona ecclesiastica che fa parte del capitolo (v.) cattedrale o collegiale. Il canonico può essere prebendato o titolare, soprannumerario e onorario. Si dice prebendato o titolare colui che ha [...] , al voto in capitolo, ai redditi della prebenda, alle distribuzioni corali e alla precedenza. Le obbligazioni imposte dal dirittocomune sono: la professione di fede, l'intervento al servizio corale, l'assistenza al vescovo, la partecipazione alle ...
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. È la facoltà concessa ai sacerdoti di poter celebrare due volte nello stesso giorno la messa. Questa facoltà, oltre che dalla S. Sede, può essere accordata anche dal vescovo del luogo, ma solo per le [...] molte chiese in centri abitati, non dispongono di adeguato numero di celebranti.
Nella solennità del Natale, e nella commemorazione dei fedeli defunti (2 novembre), tutti i sacerdoti di rito latino possono, per dirittocomune, celebrare tre messe. ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] quale, dopo i Vespri Siciliani (1282), N. divenne anche, di diritto, capitale del Regno, raggiungendo, verso il 1340, i 60.000 anche su un piano locale dei consensi del Partito comunista italiano (PCI). Nel 1975 alle elezioni amministrative il ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] è condizionato dal patto. Esso è dunque fornito di tutti i poteri, è la sede stessa della razionalità. Ogni diritto del singolo o di comunità minori si riduce a una concessione sovrana. La stessa Chiesa è intesa da Hobbes come un'associazione privata ...
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Figlio del marchese Giovanni Saverio Beccaria Bonesana e di donna Maria Visconti da Rho, nacque a Milano il 15 marzo 1738. Fu educato nel collegio dei gesuiti di Parma, e nel 1758 si laureò in giurisprudenza [...] delle prove e degl'indizî, e insomma lo stato deplorevole del diritto e della procedura penale. Si venne pertanto alla decisione di trattare pubblicamente di tali argomenti e per comune consenso fu scelto il Beccaria, che dal marzo 1763 al gennaio ...
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Riservatezza
Stefano Rodotà
Parte introduttiva
di Stefano Rodotà
Riservatezza e privacy
Il termine riservatezza è entrato ormai stabilmente nel linguaggio giuridico: adoperato prima dagli studiosi (Giorgianni [...] non si manifesta solo nella sua forma tradizionale, come diritto di impedire ad altri la raccolta e la diffusione di informazioni sull'interessato. Nell'ambito della comunicazione elettronica essa può esprimersi anzitutto come bisogno di anonimato o ...
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Poiché "amministrazione" in senso lato significa attività preordinata al conseguimento di uno scopo, s'intende come l'amministrazione pubblica possa genericamente considerarsi quale attività preordinata [...] 'attuazione della legge.
Di tale concetto, che può dirsi comune, è stata tentata la critica rilevando che le norme amministrative gli onori non siano portati da persona che non ne ha diritto (usurpazione di funzioni pubbliche, di titoli e di onori); l ...
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INTERNAZIONALE e internazionalismo
Rodolfo Mondolfo
Nel senso più generale questi termini qualificano tutte le relazioni o tendenze ideali o pratiche, che stringano forze individuali o collettive in [...] Si parla così di rapporti internazionali di fatto e di diritto, privati e pubblici; e si chiama internazionalismo tanto la non può impedire la guerra, né nel 1871 la disfatta della Comune di Parigi.
Già il dissidio fra Marx e Bakunin aveva rivelato ...
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Il termine "eresia", come il latino haeresis da cui direttamente proviene, riproduce il greco αἴρεσις, ed è legato alla sua storia. Nel greco classico, il vocabolo è tutt'altro che infrequente, ed ha le [...] punti d'Europa le eresie che oggi chiamiamo con l'appellativo comune di protestantesimo: e già sulla metà del secolo la Germania e , di sepoltura ecclesiastica (can. 1240, § 1, n. 1) e del diritto di patronato (can. 1453, § 1, e can. 1470, 1, n. ...
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Storico, nato a Milano il 15 giugno 1902. Professore di storia del diritto italiano nell'università di Pisa (1930-1934), di Genova (1934-1948), infine di Milano. Presidente della Società storica lombarda [...] abbiano questi avuto per oggetto un'epoca, come l'alto Medioevo, un popolo, come i Longobardi, un'istituzione, come il comune rurale, una città e una regione, come Milano e la Lombardía - egli ha sempre cercato d'approfondire gli aspetti politici non ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...