Per cittadinanza si intende generalmente la condizione giuridica (o status) degli appartenenti a una comunità politica nazionale denominata popolo, a cui consegue la titolarità di alcuni specifici diritti [...] – in particolare, i diritti politici (Diritticostituzionali) – nonché di alcuni specifici doveri, quali, ad esempio, quello di difendere la patria (art. 52, co. 1, Cost.) e di fedeltà (art. 54, co. 1, Cost.). Va detto, però, che, in virtù del ...
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La proprietà è uno dei diritticostituzionali che ha conosciuto un’ampia trasformazione rispetto alla sua configurazione originaria. I primi documenti costituzionali (Dichiarazione di indipendenza U.S.A. [...] del proprietario, ma non giustifica lo svuotamento sostanziale del diritto di proprietà, senza la corresponsione di un equo indennizzo che deve in ogni caso costituire un «serio ristoro» per l’espropriato.
Voci correlate
Diritticostituzionali ...
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I Ministri costituiscono una componente essenziale del Governo, in quanto concorrono, insieme al Presidente del Consiglio dei ministri, a formarne l’organo di vertice, il Consiglio dei ministri. Un’importante [...] settore della pubblica amministrazione (Ministro e ministero. Diritto amministrativo), mentre i secondi, pur essendo per legge.
Occorre notare che, nell’ambito della storia costituzionale italiana, il numero dei Ministri è stato sempre variabile, ...
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Alla persona che presta il lavoro la Repubblica italiana riconosce e garantisce diritti inviolabili, anche e soprattutto nella dimensione lavorativa (art. 2 Cost.). Il lavoro è considerato valore fondativo [...] partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese (art. 3, co. 2 Cost.). La carta costituzionale riconosce inoltre nel lavoro un «diritto», da un lato, e un «dovere», dall’altro; la Repubblica si impegna, infatti, a promuovere ...
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La distinzione tra una disposizione e una norma riflette la dialettica tra legislazione e interpretazione (lex e interpretatio, secondo la terminologia utilizzata dai giuristi medioevali) o, per dirla [...] secondo una distinzione formulata da Pound, tra il «diritto nei libri» e il «diritto in azione».
In linea di massima, per al di là della concezione di H. Kelsen del giudice costituzionale come di un legislatore negativo – incidono per l’appunto, ...
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La consuetudine costituisce la fonte del diritto non scritta per eccellenza. Secondo la dottrina tradizionale, essa consta di due elementi: uno di tipo materiale (l’usus o diuturnitas) e un altro di tipo [...] la collocazione attuale della consuetudine sul piano delle fonti del diritto, parte della dottrina, basandosi sulla formulazione dell’art. 8 distinguibilità dalle prassi e dalle convenzioni costituzionali (Convenzione costituzionale) – nonché alle c.d ...
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La disapplicazione di un atto normativo è un potere che spetta a un qualsiasi giudice nel corso di un giudizio, ai fini della risoluzione di un’antinomia all’interno di un ordinamento giuridico (Criteri [...] limite a questo modus operandi è stato posto dalla stessa giurisprudenza costituzionale, che ha ribadito nel 2004 il fondamento costituzionale della distinzione tra diritti soggettivi e interessi legittimi e, dunque, la diversa esistenza e funzione ...
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I conflitti di attribuzione, il cui giudizio spetta alla Corte costituzionale ai sensi dell’art. 134 Cost., sono di due diversi tipi: i conflitti tra poteri dello Stato (conflitti interorganici) e quelli [...] «tra organi competenti a dichiarare definitivamente la volontà del potere cui appartengono» (l. n. 87/1953). La Corte costituzionale, comunque, ha ammesso la legittimazione di una serie di organi che va ben al di là della tradizionale tripartizione ...
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Per autorizzazione a procedere si intende un atto con cui determinati organi rimuovono un ostacolo alla prosecuzione dell’azione penale nei confronti di un determinato soggetto (art. 343 c.p.p.); essa [...] stesse a decidere sull’autorizzazione a procedere (Parlamento) – e della Corte costituzionale, la cui decisione spetta alla Corte stessa (art. 313, co. prerogative parlamentari: fin dalla Dichiarazione dei diritti inglese del 1689, infatti, in ...
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Per annullamento si intende uno dei modi di cessazione di efficacia di un atto normativo. L’annullamento si distingue dall’abrogazione, perché mentre il primo opera retroattivamente (ex tunc: l’atto annullato [...] austriaca, le cui decisioni operano solamente ex nunc (art. 140 Cost. Austria 1920) e da quelle del Tribunale costituzionale federale tedesco, le cui pronunce comportano, invece, la nullità della legge censurata (artt. 31 e 76 ss. Legge ...
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costituzionale
agg. [der. di costituzione]. – 1. a. Regolato e determinato da una costituzione politica: governo c., forma di governo in cui la potestà governativa è attribuita, mediante una ripartizione di funzioni, a più organi, i quali...
costituzionalista
s. m. e f. [der. di costituzionale] (pl. m. -i). – 1. Studioso di diritto costituzionale. 2. In medicina, chi si occupa degli studî pertinenti alla costituzione individuale.