BILIO, Luigi Maria (al secolo Tommaso Francesco)
Giacomo Martina
Nato ad Alessandria il 25 marzo 1826 da Giuseppe e da Maddalena Burali, in una famiglia di modeste condizioni, e rimasto orfano ancor [...] venne chiamato a Roma, dove insegnò filosofia, teologia e diritto canonico nello studentato dell'Ordine, a S. Carlo ai Catinari della rivoluzione italiana e i pericoli insiti nel regime costituzionale.
Fin d'allora una voce assai diffusa considerò ...
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AVOGADRO della Motta, Emiliano
Guido Verucci
Nacque a Vercelli il 16 ottobre 1798, dal conte Ignazio e da Teresa Avogadro di Casanova. Laureatosi in legge, ricoprì dal 1833 al 1847 la carica di riformatore [...] per l'esaltazione che faceva, di contro ai diritti dell'uomo, dei diritti della società e della umanità. L'A. sottolineava : la loro azione però impedì il formarsi di un'alternativa costituzionale e nazionale di destra, cui mirava in quegli anni la ...
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PAGANI, Giovanni Battista
Paolo Marangon
PAGANI, Giovanni Battista. – Nacque a Borgomanero (Novara) il 14 maggio 1806 da Bartolomeo e da Cristina Dulio.
Frequentò i due anni di latinità e i due di umanità [...] Dopo alcuni anni di insegnamento di teologia dogmatica e di diritto canonico, nel settembre 1831 gli fu affidato il delicato Rossi e alla fuga del papa a Gaeta, la linea costituzionale e riformatrice di Rosmini entrò rapidamente in crisi: la condanna ...
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FRASCOLLA, Bernardino Maria
Toni Iermano
Nacque ad Andria, in Terra di Bari, il 2 luglio 1811 da Raffaele e Isabella Urso, in una famiglia agiata. Dalla primavera del 1820 frequentò il locale seminario, [...] Regno delle Due Sicilie, si rifiutò di accettare il diritto elettivo dei componenti del capitolo. In questa occasione egli
L'episcopato meridionale fu nettamente contrario alla scelta costituzionale del giovane sovrano e la ritenne poco opportuna sia ...
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BOLOGNESI, Ambrogio
Silvana Menchi
Nacque a Palermo nel 1507 da un Giovanni muratore, originario della regione di San Marino, e da una Caterina, di cui ignoriamo il casato. Nel 1525, quando lasciò la [...] del bambino, che sembra accennare non tanto a una costituzionale impotenza dell'uomo al bene, quanto a uno stato ad arbitrio dell'inquisitore, privato dell'ufficio sacerdotale e del diritto di voto, obbligato a stare all'ultimo posto in refettorio ...
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LAURIA, Francesco
Alfonso Scirocco
Nacque a Montefusco, presso Avellino, il 6 giugno 1769, da Giuseppe e Antonia Ribas, secondo di tre maschi. Rimasto presto orfano prima del padre, poi della madre, [...] fu confermato nell'insegnamento universitario e assunse la cattedra di diritto e procedura criminale; al contempo continuò con successo l'avvocatura.
Nella rivoluzione costituzionale del 1820 fu eletto deputato di Avellino e partecipò attivamente ai ...
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BRUSTOLON, Giandomenico
Alberto Postigliola
Nacque a Venezia nel 1747 da Giovanni Battista, di "onesta famiglia" originaria del Cadore. Mostrò precoce predisposizione allo studio delle scienze e alla [...] che ha fatto parlare qualcuno di apertura verso il liberalismo costituzionale, tra politica "pubblica" e politica "privata" (la fatto che l'uomo di Stato "non ecceda i limiti di quel diritto che a lui fu accordato dalla Suprema autorità" (II, p. 210 ...
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PELLICANO, Paolo
Enrico Francia
– Nacque a Reggio Calabria il 1° marzo 1813 da Pietro e Lucrezia Spanò.
Crebbe in un ambiente fortemente segnato dalla recente esperienza rivoluzionaria: il padre era [...] letteratura e di eloquenza di Basilio Puoti e quelle di diritto canonico di Giuseppe Romano. In realtà, rimase pochi capo del governo provvisorio mostrava la connotazione filoguelfa e costituzionale della rivolta. Gli insorti erano, infatti, scesi ...
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MANCINI, Giuseppe
Franco Nardi
Nacque a Firenze il 20 sett. 1777 dal conte Pietro e da Adola Ridolfi Fedini da Ponte.
Formatosi nel locale seminario e completati gli studi presso il collegio Cicognini [...] secolarizzazione, l'idea della religione tutrice dell'ordine e del diritto e, con la Chiesa scossa dalla deportazione e dalla morte validità del suo giudizio negativo su quell'evoluzione costituzionale di stampo liberale che per lui aveva radici ...
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GAZZOLA, Bonaventura (al secolo Domenico Giuseppe)
Paolo Alvazzi del Frate
Nacque a Piacenza il 21 apr. 1744 da una famiglia agiata della borghesia mercantile. Nel 1761, entrato a Faenza nell'Ordine [...] della retorica e delle lingue classiche ed escludeva il diritto, la storia e la poesia dal piano degli studi Rubicone, alla Consulta incaricata di redigere il testo costituzionale della Repubblica Italiana.
Nella Consulta svolse un ruolo ...
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costituzionale
agg. [der. di costituzione]. – 1. a. Regolato e determinato da una costituzione politica: governo c., forma di governo in cui la potestà governativa è attribuita, mediante una ripartizione di funzioni, a più organi, i quali...
costituzionalista
s. m. e f. [der. di costituzionale] (pl. m. -i). – 1. Studioso di diritto costituzionale. 2. In medicina, chi si occupa degli studî pertinenti alla costituzione individuale.