Forma di manifestazione del reato che si configura quando l’agente pone in essere atti idonei diretti in modo non equivoco a commettere un delitto, ma l’azione non si compie e l’evento dannoso non si verifica [...] ammissibile nelle contravvenzioni in quanto, per ragioni di politica criminale, si è ritenuto che la minore gravità di queste della vittima, oppure il sopraggiungere della polizia.
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Contravvenzione
Delitto
Dolo. Diritto penale ...
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Termine latino usato dagli storici del diritto, con il significato sia di «corte giudicatrice», sia di «interrogatorio con tortura», e dagli storici della cultura medievale con il significato di «problema» [...] il processo delle quaestiones divenne quello ordinario, in materia criminale, per tutta l’età del principato, estendendo anzi la Quaestiones de iuris subtilitatibus («Dispute sulle sottigliezze del diritto») Titolo di un’opera giuridica medievale, di ...
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Delitto commesso da chi, costringendo taluno con violenza o minaccia a fare od omettere qualcosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno (art. 629 c.p.). Il termine ‘violenza’ si [...] soggetti che in conseguenza di questo delitto subiscono lesioni personali, oppure un danno ai beni mobili o immobili di loro proprietà, o sui quali vantano un diritto reale di godimento.
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Delitto
Libertà personale
Pena criminale ...
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Concetto entrato nell’ordinamento italiano con il codice del 1930. L’art. 203 c.p. stabilisce, infatti, che agli effetti della legge penale è socialmente pericolosa la persona, anche non imputabile o non [...] il proprio fondamento nel pensiero della scuola positiva del diritto penale. Questa, infatti, muoveva dalla premessa che il desumono dalle circostanze indicate nell’art. 133 c.p.
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Imputabilità
Misure di sicurezza
Pena criminale
Reato ...
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taglione diritto Pena comune a tutti i popoli antichi, consistente nell’infliggere all’autore di una lesione personale un’uguale lesione. Già conosciuta nel codice di Hammurabi (18° sec. a.C.) e in alcune [...] Roma, pur non essendo stato mai formalmente abolito.
Anche nell’antico diritto germanico il t. doveva essere presente, ma in epoca storica, nelle modenesi (1771) e nella Nuova legislazione criminale toscana (1786). tecnica Nelle costruzioni idrauliche ...
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Circostanza aggravante che comporta, ai sensi dell’art. 99 c.p., un aumento della pena per chi, dopo essere stato condannato per un reato non colposo, ne commette un altro parimenti non colposo. L’esigenza [...] affrontare il problema della recidiva è sorto nel 1800 per porre rimedio alla crescita del tasso di criminalità. Secondo la scuola classica di diritto penale, l’aumento della pena a carico del recidivo non era giustificabile perché essa doveva essere ...
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Nel diritto pubblico romano, garanzia riconosciuta al cittadino che, condannato dal magistrato alla pena di morte o al pagamento di una multa superiore a un certo ammontare, poteva appellarsi al popolo [...] , a causa della generale crisi di funzionamento delle assemblee comiziali; tanto che all’inizio dell’Impero il processo criminale ordinario era ormai quello delle quaestiones perpetuae, corti permanenti contro i cui verdetti non era ammesso appello. ...
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Delitto commesso da chi distrugge, disperde, deteriora o rende inservibili, in tutto o in parte, cose mobili o immobili altrui. È punito a querela della persona offesa con la reclusione o con la multa [...] , in questa figura delittuosa non rileva il vantaggio o il profitto che ottiene chi lo compie, bensì il pregiudizio della situazione patrimoniale del proprietario delle cose danneggiate.
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Ambiente. Diritto penale
Delitto
Pena criminale ...
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Particolare ipotesi di errore sulle cause di giustificazione (Antigiuridicità) che si verifica quando, nel commettere uno dei fatti previsti dagli art. 51 (esercizio di un diritto o adempimento di un dovere), [...] i limiti posti dalla causa di giustificazione e la sua volontà è diretta a realizzare un fine criminale, l’errore è qualificabile come doloso.
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Antigiuridicità
Colpa. Diritto penale
Legittima difesa. Diritto penale
Stato di necessità ...
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Giureconsulto (Gand 1441 o 1442 - Malines 1520). Dopo avere studiato a Lovanio, percorse rapidamente la carriera di magistrato. Svolse un'intensa attività politica al servizio della figlia di Carlo il [...] e lasciò inedite varie opere, tra cui un trattato di diritto feudale (Tractaet van den Leenrechten, pubbl. 1554), una pratica civile (Practycke civile, pubbl. 1558) e una pratica criminale (Practycke criminele, pubbl. 1872). Le due pratiche, tradotte ...
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criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico moderno): tribunale, processo, azione...