LANCIA (lat. lancea; fr. lance; sp. lanze; ted. Speer, Spiess; ingl. lance)
Mariano Borgatti
Arma in asta da offesa con ferro acuto alla sua estremità superiore. La lancia primitiva consistette, certamente, [...] in un lungo diritto bastone appuntito, col quale si poteva offendere l'avversario di punta. Sarà sorta ben presto l'idea di -Piceno, è stata trovata una lancia appartenente a guerriero longobardo; alcuni chiamano tale specie di lancia col nome di ...
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Città della Svizzera alpina, capoluogo del Cantone dei Grigioni, situata a 596 m. s. m., sulle rive della Plessur, non lontana (poco più di 2 km.) dalla confluenza di questa con il Reno.
È nodo stradale [...] forse dell'edificio primitivo è un altare in stile "longobardo" nella cappella di S. Lorenzo. Notevoli sono il La Lex Romana Curiensis (o Utinensis) si è formata qui dal diritto civile romano (Monum. Germ., Leges, V, 289). Paolo Diacono ricorda ...
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LIUTPRANDO re dei Longobardi
Augusto Lizier
Successe nel 712 al padre Ansprando, uomo saggio e prudente, che aveva regnato per soli tre mesi, dopo aver chiuso, con la sua salita al trono, un periodo [...] privato, e con sempre maggiore appoggio al diritto romano. L. ribadisce la territorialità del diritto, in quanto specifica, nel I volumen, i capitoli particolarmente rivolti ai Longobardi. Le disposizioni sono ispirate a larghi principî di giustizia ...
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Diritto. - La composizione dei delitti è un istituto che ebbe una notevole importanza nella storia del diritto penale, e consiste nel pagamento d'una determinata indennità fatto dall'offensore all'offeso, [...] infine il banno, da pagarsi al sovrano per riottenere quel diritto alla pace e alla tutela che si sia perduto con reati dai quali non sia derivato alcun danno materiale.
Quando i Longobardi giunsero in Italia nel 568, la vendetta privata era ancora ...
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È il nome delle ordinanze emanate dai Carolingi, dette così dalla loro divisione in capi (capitula). Una siffatta legislazione regia aveva già cominciato a svolgersi, regnando i Merovingi (che avevano [...] dei legislatori carolingi, che a sé attribuirono non pure il diritto, ma anche il dovere di tutelare gl'interessi generali erano deliberate senza che vi partecipassero i grandi del regno longobardo, non usi a recarsi alle adunanze del vasto impero. ...
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Comune già della provincia di Caserta, ora di quella di Napoli. Il nome si può latinamente spiegare con la posizione della città, forse rispetto a Napoli (urbs aversa). A circa 20 km. da Napoli, in un [...] dal poeta Alfano Athenae studiorum. In essa istituzioni, diritto, lingua e consuetudini romane si fusero e si teoricamente soggetta ora al ducato di Napoli, ora al principato longobardo di Capua, finché nel 1039 venne affidata dall'imperatore Corrado ...
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Regione collinosa lombarda a nord di Monza, compresa fra i fiumi Seveso e Adda; si estende sull'anfiteatro morenico adduano o lariano, tra i due rami di Como e di Lecco, ed è limitata a oriente dall'Adda [...] brianzola, passate le incursioni barbariche e il dominio longobardo, non si potrebbe assegnare una vera unità se laghetti morenici ai quali sono da attribuire i seguenti dati:
Ha diritto a speciale rinomanza il laghetto di Pusiano, lungo km. 4 ...
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È una speciale disposizione di ultima volontà con la quale chi è istituito erede ha l'obbligo di conservare e restituire in tutto o in parte l'eredità a un'altra persona.
Le più antiche disposizioni del [...] La prima, rafforzata dal sistema feudale a tipo longobardo (nel quale la prohibitio alienationis agiva cosi come a tipo franco e da tutto quel movimento diretto a ridurre i diritti successorî delle donne e a concentrare il patrimonio nelle mani di un ...
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. Famiglia patrizia originaria di Cuneo. Alcuni dei suoi membri si sono segnalati nelle ricerche storiche e letterarie. Carlo, nato a Cuneo il 23 luglio 1809, morto a Torino il 4 marzo 1877, fu dotto paleografo [...] e filologo. Accanto a studî notevoli di diritto romano, tra i quali un'edizione, rimasta interrotta, del Codice Teodosiano da un cod. torinese (Torino 1839), curò l'edizione delle leggi longobarde (in Mon. hist. patriae, VIII, 1845); illustrò cimelî ...
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In origine barone significò genericamente maschio (Lex Ripuaria, LVIII, 12), quindi uomo libero, arimanno, suddito del re longobardo (Ed. Rhot., 14, 17); più tardi diventa titolo nobiliare (Pertz, II, [...] ), il re non poteva emanare alcuna legge riguardo ai territorî baronali, e gli ordini dei baroni avevano una particolare sanzione o diritto di banno. In caso di guerra il re doveva chiamare il barone all'osservanza dei patti feudali, in modo che egli ...
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longobardista
s. m. e f. [der. di longobardo] (pl. m. -i). – Studioso, esegeta dei testi del diritto longobardo, sia con riferimento ai giuristi che nel medioevo fecero oggetto di studio e di commento la raccolta nota col nome di Lombarda...
longobardo
(ant. langobardo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Langibardi o Langobardi o Longobardi (plur.), nome di origine discussa, che secondo alcuni significherebbe «quelli dalla lunga barba» (cfr. ted. lang «lungo» e Bart «barba»),...