Il diritto penale minorile riguarda le leggi e i regolamenti che intervengono quando il minore commette reato e, prendendone in considerazione l’età, stabilisce in quale momento l’individuo raggiunga la [...] capacità di intendere e di volere, che è fondamento dell’imputabilità. Se, infatti, il minore ha un’età inferiore agli anni 14, opera la presunzione di esclusione della capacità di intendere e di volere; ...
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In generale, attività processuale, successiva a una precedente fase del procedimento, che si svolge su istanza di una delle parti ed è diretta a controllare la giustizia della precedente decisione giurisdizionale. [...]
Fatta eccezione per l’opposizione di terzo ordinaria (art. 404, co. 1), per la quale non vi è alcun termine, il diritto d’impugnare la sentenza va esercitato entro 30 giorni (cosiddetto termine breve) per l’appello, la revocazione e l’opposizione di ...
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Istituto, disciplinato dagli art. 806-840 c.p.c. (ampiamente riformati dal d.lgs. n. 40/2006), che attribuisce alle parti il potere di affidare a giudici privati, detti arbitri, la decisione in merito alle loro controversie, derogando così alla competenza dell’autorità giurisdizionale dello Stato. Affinché le parti possano avvalersi di tale facoltà occorre il perfezionamento di un apposito accordo, ...
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Il diritto internazionale ha per lungo tempo ignorato i rapporti tra lo Stato e l’individuo (a eccezione delle norme sulla protezione diplomatica), sulla base del principio della ‘non ingerenza degli affari [...] la Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti (1984); la Convenzione sui diritti del minore (1989, con due Protocolli facoltativi). Tra gli accordi stipulati a livello regionale occorre infine ricordare: la ...
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Provvedimento giurisdizionale con il quale il giudice civile, nel processo di cognizione, decide la causa, assolvendo il suo dovere di pronunciarsi sulle domande proposte e le eccezioni sollevate dalle [...] del pubblico ministero e delle parti, la concisa esposizione dello svolgimento del processo e dei motivi in fatto e in diritto della decisione, il dispositivo, la data della deliberazione e la sottoscrizione del giudice. Se il giudice è collegiale è ...
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Disciplinate unitariamente nel libro IX del codice di procedura penale, le impugnazioni costituiscono un rimedio giuridico che l’ordinamento offre alle parti processuali per rimuovere l’esito di un provvedimento [...] e attuale. Posto che la scelta di impugnare è rimessa alla libertà delle parti, è la legge che ne conferisce il diritto e che stabilisce i casi nei quali i provvedimenti del giudice sono soggetti a impugnazione stabilendone il mezzo e i relativi ...
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In applicazione del principio della divisione dei poteri, la giurisdizione costituisce una delle tre funzioni fondamentali dello Stato, insieme a quella legislativa e amministrativa. In senso specifico, [...] Carta costituzionale, in cui si stabilisce (art. 24) che tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi e si attribuisce l’esercizio della giurisdizione alla magistratura ordinaria, civile e penale (art. 101 ss ...
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Causa di giustificazione (Antigiuridicità) prevista dall’art. 52 c.p. agli effetti del quale non è punibile chi abbia commesso il fatto per essere stato costretto dalla necessità di difendere un diritto [...] successione della difesa. L’offesa ingiusta consiste in una minaccia o in un’omissione contraria alle regole del diritto, mentre necessità e proporzione costituiscono i requisiti della reazione difensiva: ‘necessaria’ è la difesa che si concretizza ...
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Atto contenente la decisione del giudice in ordine a una controversia tra due o più parti processuali. Ai sensi dell’art. 546 c.p.p., la sentenza si caratterizza, sotto il profilo formale, per il seguente [...] che lo prevedono come reato; l’indicazione delle conclusioni delle parti; l’esposizione sintetica dei motivi di fatto e di diritto su cui è fondata la decisione e l’indicazione delle ragioni per le quali il giudice ritiene non attendibili le prove ...
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La l. 218/1995, di riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato, stabilisce (art. 23): «In relazione a contratti tra persone che si trovano nello stesso Stato, la persona considerata [...] dalla legge del paese con il quale presenta il collegamento più stretto, secondo il principio di prossimità (Criteri di collegamento. Diritto internazionale privato). Più in particolare, a tale proposito l’art. 4, par. 2 precisa: «si presume che il ...
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diritto1
diritto1 agg. e s. m. [lat. directus, part. pass. di dirigĕre «dirigere»]. – Si alterna, nella maggior parte dei suoi sign., con la forma più pop. dritto, che ha inoltre alcuni usi proprî (v. dritto1). 1. agg. a. Che procede secondo...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...