(o DJ) Animatore di spettacoli di musica basati sull'ascolto di dischi (in trasmissioni radiofoniche o nelle discoteche), che ha il compito di selezionare i brani, programmarne la sequenza e intrattenere [...] il pubblico. Un aspetto sempre più importante nel lavoro del d.j. è quello del remix di brani già editi attraverso il trattamento in studio delle singole tracce, vera e propria operazione creativa ...
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Discjockey e produttore musicale tedesco (n. Lipsia 1977). Cresciuto a Berlino, nella prima metà degli anni Novanta ha iniziato a farsi conoscere come dj di musica elettronica e techno. K. ha pubblicato [...] il primo album nel 2001 (Zeit), anche se ha raggiunto una grande popolarità solo qualche anno più tardi; nel 2008, infatti, è stato protagonista di Berlin Calling, film cult nel circuito cinematografico ...
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Jovanotti ⟨ǧovanò-⟩. - Nome d'arte del cantautore italiano Lorenzo Cherubini (n. Roma 1966). Messosi in luce come disc-jockey, esordì con il singolo Walking (1987). Lo stile scanzonato e ballabile della [...] cui nel 2015 ha fatto seguito Lorenzo 2015 cc. Tra i suoi album più recenti si segnalano Oh, vita! (2017), Il disco del Sole (2022) e Il corpo umano vol. 1 (2025). Autore del testo autobiografico Gratitude (2013), tra le pubblicazioni del cantautore ...
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Pseudonimo del cantante britannico George Alan O'Dowd (n. Eltham, Londra, 1961). Giunto alla ribalta con i Culture Club, si è fatto notare anche per il look androgino con cui ha conquistato la scena londinese [...] omosessualità e l'abuso di droghe. Ciononostante ha continuato ad animare le notti come discjockey nelle più importanti discoteche del mondo e a produrre dischi, tra cui ricordiamo High hat (1989); Fantazia house collection 2 (1995); U Can Never ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] e presuppone l'esistenza di una comunità stabile, quella enfatizza l'artificiosità, l'identificazione del musicista (spesso un disc-jockey) con la macchina, e implica un concetto mobile di alleanza dei pubblici intorno a un asse musicale in continua ...
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Stile di musica da ballo nato nei club di New York e di Los Angeles intorno alla prima metà degli anni 1970 e affermatosi definitivamente nella seconda metà dello stesso decennio, divenendo un fenomeno [...] musicali preregistrate e mixate, creando un tappeto sonoro senza soluzione di continuità.
Strettamente legata all’abilità di discjockey, produttori e arrangiatori (G. Moroder, Cerrone, N. Rodgers, Q. Jones, T. Moulton, le etichette Stax e Motown ...
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rap
Ernesto Assante
Discorsi su ritmi battenti
Il termine rap è comparso nella lingua inglese all’inizio del 20° secolo con il significato di «conversazione» o «discussione informale», ma è passato [...] rhyming, la tecnica declamatoria del rap, vi è la tradizione del toasting, l’improvvisazione vocale su musica reggae. È stato il discjockey giamaicano Kool Herc (nome d’arte di Clive Campbell) in compagnia degli mc Coke La Rock e Clark Kent a dare ...
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La canzone d'autore in Italia
Roberto Vecchioni
di Roberto Vecchioni
Pur partendo da due sistemi semantici preesistenti (il linguaggio poetico e quello musicale), la c. d'autore costituisce un'unità [...] di Jovanotti è anche più complessa. Tra Jovanotti for president (1988) e L'albero (1997) il giovane discjockey disimpegnato degli esordi si trasforma in opinion-leader credibile, maturando comportamenti e coscienza ideologica e artistica che gli ...
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MULLIGAN, Gerald Joseph, detto Gerry
Antonio Lanza
Sassofonista baritono, arrangiatore e pianista statunitense di jazz, nato a New York il 6 aprile 1927. Compiuti gli studi musicali a Filadelfia, lavorò [...] come arrangiatore per le orchestre di E. Lawrence, G. Krupa (per cui compose Discjockey jump) e C. Thornhill. Tra il 1948 e il 1950 collaborò con M. Davis e G. Evans alla realizzazione di Birth of the cool, uno dei manifesti del cool jazz, firmando ...
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La musica nell’era digitale
Franco Fabbri
L’alta fedeltà come fenomeno di massa
Il pubblico iniziò ad associare l’aggettivo digitale al suono e alla musica negli anni Settanta del secolo scorso. Gli [...] conto che avrebbe potuto costituire un canale promozionale. Complice la guerra, il ravvedimento durò una ventina di anni: furono i discjockey dei primi anni Cinquanta a determinare il trionfo del rock and roll e una risalita rapida delle vendite di ...
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disc jockey
‹disk ǧòki› (o disk jockey) locuz. angloamer. (propr. «fantino del disco»; pl. disc o disk jockeys ‹... ǧòki∫›), usato in ital. come s. m. e f. – Chi conduce una trasmissione radiofonica o televisiva di brani musicali registrati...
disc
〈disk〉 s. ingl. (pl. discs 〈disks〉), usato in ital. al masch. – Termine corrispondente all’ital. disco, diffuso anche in Italia (con riferimento soprattutto a dischi fonografici o a quelli usati in elettronica) in determinate locuz. nelle...