DE RUGGIERO, Ettore
Maria Elefante
Nacque a Napoli il 20 ag. 1839 da Celestino ed Emilia Nudi. Il padre, ricco proprietario, non incolto, assicurò al giovane una buona educazione, che fu, secondo le [...] a cogliere "la continuità logica e progressiva" di una magistratura come la dittatura, sulla cui origine le fonti tacciono e prospetta, sulla scia mitologia, museografia e numismatica, acquisita alla scuola tedesca, in un discreto numero di contributi ...
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IMPERIALI, Giuseppe Renato
Stefano Tabacchi
Nacque a Oria o, più probabilmente, a Francavilla Fontana, il 28 apr. 1651, da Michele, principe di Francavilla, e Brigida Grimaldi. Apparteneva a uno dei [...] di ridurre le esenzioni del clero e dei patriziati. L'operazione ebbe un discreto successo e rafforzò il credito dell'I. spesso rigido dei diritti della S. Sede, l'I. continuò anche negli anni successivi a misurarsi con le grandi questioni della ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] Italia, Quintino Sella (buon economista ediscreto studioso di scienze, positivista, giurisdizionalista nunziature del Cinque e Seicento, continuata poi per i secoli successivi, dei diari e atti relativi al Tridentino. La ricerca si è poi estesa all ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] attesa nel 1464. La prima effettiva nomina di un discreto numero di nuovi cardinali avvenne soltanto il 18 settembre 1467 pontefice. Seguendo una linea di sostanziale continuità con la politica di Niccolò V, Callisto III e Pio II, ma forse con ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] "discreto" anziché "concreto", comporta una crescente autonomia delle 'parti' rispetto al 'tutto', e lo sviluppo sociale è Dal processo di integrazione sono sorte - come si è visto - econtinuano a sorgere nuove direzioni di ricerca, destinate a dar ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] a Pisa poté sì disporre «di un discreto anfiteatro per l’insegnamento orale e di camere sufficienti per il lavoro personale , innestandole sul tronco della tradizione piemontese. Continuitàe innovazione furono quindi i tratti principali della ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] » del controllo alleato.
La diplomazia italiana e il nuovo ordine internazionale tra rottura econtinuità
Negli anni dei primi riconoscimenti del Regno d’Italia e di Visconti Venosta si registra un discreto movimento del personale diplomatico. Per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] », del «continuo» e dell’«inclassificabile». Tutto ciò gli crea una specie di panico, di paura per gli spazi aperti e disordinati della vita. E per vincere questa «vertigine» cerca una rassicurazione «dal finito, dal sistematizzato, dal discreto» (p ...
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FIRMIAN, Carlo Gottardo, conte di
Elisabeth Garms-Cornides
Nato il 15 ag. 1718 a Trento, quinto figlio del barone Franz Alphons e di Barbara Elisabeth, dei conti Thun-Hohenstein del ramo Castel Thun, [...] da lui appoggiati e promossi. Franz Alphons, invece, continuò la tradizione del servizio al principe rivestendo diverse cariche, e nel 1749 di autografi. Un discreto numero di lettere del F., soprattutto degli anni giovanili, è conservato tra le ...
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CARAFA, Diomede
Franca Petrucci
Minore dei figli di Antonio, detto Malizia, alla cui iniziativa nel 1420 si dovette l'intervento di Alfonso d'Aragona nel Regno, e di Caterina Farafalla, nacque nel 1406 [...] fu soddisfatto di questa sua attività letteraria e fu incoraggiato a continuarla, perché pochi anni più tardi, probabilmente e prudente parli poco ed ascolti molto. Circospetto, discreto, riservato non si attenti a contraddire il signore e ...
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discreto
discréto agg. [dal lat. discretus, part. pass. di discernĕre «discernere»]. – 1. letter. ant. a. Che ha discrezione, cioè capacità di discernimento: appo coloro che d. erano (Boccaccio); anni d., gli anni della discrezione, l’età...
telemisurazione
telemiṡurazióne s. f. [comp. di tele- e misurazione]. – Misurazione a distanza di una grandezza che varia in modo continuo o discreto, effettuata mediante telestrumenti che ne rilevano il valore con una cadenza fissa o variabile...