MELLONI, Macedonio
Edvige Schettino
– Nacque a Parma l’11 apr. 1798, secondo di quattro fratelli, da Antonio, facoltoso commerciante, e da Rosalia Jabalot.
Compì gli studi nella locale R. Accademia [...] questo campo di ricerca egli introdusse una nuova nomenclatura per i fenomeni studiati; designò thermocrôse la dispersionecromatica del calore radiante; diatermansia la diversità dell’irraggiamento termico delle sorgenti utilizzate (Cubo di Lesile ...
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CRIVELLI, Carlo
Pietro Zampetti
Figlio di Iacopo e fratello di Vittore, pittore anche lui (Zampetti, C. C., 1961, pp. 106, 227), nacque a Venezia intorno al 1435, come si può desumere dai dati biografici. [...] all'Ottocento avanzato. Il suo recupero e dovuto in parte proprio alla dispersione delle sue opere nel corso del sec. XIX, passate nei musei di alcune componenti nuove, specie nella squillante stesura cromatica che rivela una evoluzione in atto verso ...
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ZAMPIERI, Domenico detto Domenichino
Maria Gabriella Matarazzo
– Nacque a Bologna il 21 ottobre 1581 da una Valeria e da Zampiero de’ Zampieri (o Giampiero Giampieri, secondo la forma centroitaliana) [...] non impedì alla pala, caratterizzata da un caldo cromatismo d’ispirazione veneziana e da un calibratissimo chiaroscuro D.L. Sparti, Il “Musaeum Romanum” di Francesco Angeloni: formazione e dispersione, in Paragone, XLIX (1998), 585, pp. 47-80; P. ...
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DOLCI, Carlo
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Figlio di Andrea e di Agnese Marinari, nacque a Firenze il 25 maggio 1616. La fonte principale per le notizie relative a questo pittore è la biografia scritta [...] all'aperto sono elementi originali che si unisconoad una gamma cromatica già molto sofisticata. L'aver ricevuto questo incarico a progressivamente i suoi mezzi espressivi, rinunciando ad ogni dispersione e concentrando sempre più l'immagine, sovente ...
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FERRARI (de Ferrari, de Ferraris), Defendente
Giovanni Romano
Figlio di Francesco, originario di Chivasso (Torino); non si conoscono gli estremi anagrafici del F., la cui data di nascita dovrebbe risalire [...] contatti con la scuola danubiana. Anche la stesura cromatica, in specie nei quindici anni centrali dell'attività ; C. Spantigati, Sulle tracce di un corredo principesco: indagini sulla dispersione e recuperi, in Pio V e Santa Croce di Bosco. Aspetti ...
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AMICI, Giovanni Battista
Giorgio Abetti
Nacque il 25 marzo 1786 a Modena, dove fu istruito nella matematica da Paolo Ruffini; compiuti rapidamente i corsi all'università di Bologna, ottenne il diploma [...] a mezzo di tre prismi, due di crown e uno di flint, si ottiene la dispersione della luce senza deviazione del raggio incidente.
L'A. morì a Firenze il 10 apr da uno specchio concavo, è esente da aberrazione cromatica; ma poi l'A. passò decisamente a ...
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GIOVANNI da Verona
Luciano Rognini
Nacque intorno al 1457 a Verona da genitori dei quali non sono noti nomi e casato (Caffi). Nel 1475 entrò come novizio nel monastero di S. Giorgio di Ferrara appartenente [...] precedenti soste in alcuni monasteri toscani (Ferretti). La totale dispersione delle sue opere non consente purtroppo di chiarire in che quest'opera è la costante ricerca di una raffinata armonia cromatica tra le varie essenze del legno; si tratta di ...
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METELLI, Orneore
Francesco Santaniello
– Nacque a Terni il 2 giugno 1872 da David e Getulia Fabri. Sua madre svolse la professione di sarta, mentre il padre lavorò come calzolaio nella ditta di famiglia, [...] privo d’intonazioni aneddotico-didascaliche, e acuta sensibilità cromatica, episodi di vita popolare ternana, scorci urbani restaurare gran parte delle opere del M., impedendone la dispersione. Allo stesso tempo divenne il principale promotore di una ...
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LUCATELLI (Locatelli), Andrea
Rossella Leone
Figlio di Giovanni Francesco, nacque a Roma, in Trastevere, il 19 dic. 1695 (Gaburri; Michel, 1996, p. 524).
Benché attualmente più noto come Locatelli, [...] pp. 612, 676; 1999, pp. 80, 172). Dopo la dispersione della collezione, iniziata a fine Settecento, parte dei dipinti fu acquisita collezione privata) la qualità della figure, il vivace cromatismo e la luminosità sembrano essere influenzati da C. ...
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HERMANIN (Hermanin di Reichenfeld), Federico
Paola Nicita
Nacque a Bari il 16 sett. 1868, da Federico Leopoldo e Camilla Marstaller, entrambi protestanti appartenenti a famiglia di origine austro-tedesca.
Il [...] fuoco i primi giudizi critici sul maestro romano rilevandone la raffinatezza cromatica e l'alta qualità della pittura, sino allo studio più salvando le opere d'arte mobili da furti, dispersioni, distruzioni; la strada scelta dalla soprintendenza per ...
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cromatismo
s. m. [der. di cromatico; cfr. il gr. χρωματισμός «colorazione»]. – 1. Colorazione, eccesso di colorazione. In partic., in pittura, tendenza a dare importanza al colore per sé stesso e non nei suoi rapporti di valore. Analogamente,...
ottica
òttica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottico; nel sign. 4, sull’esempio del fr. optique]. – 1. Parte della fisica che studia i fenomeni relativi alla propagazione della luce (nel vuoto e nei mezzi materiali) e gli effetti della...