Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] 14 °C. La torbidità è prodotta di solito da sostanze argillose colloidali o da idrossidi di ferro in sospensione.
In relazione all’ambiente Nel processo di ossidazione a fanghi attivati la dispersione dei fiocchi biologici (fanghi attivati) dentro ...
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Materia soffice
Stefano Carrà
La locuzione materia soffice viene generalmente utilizzata per definire i materiali che, pur presentandosi in fase condensata, non sono né liquidi semplici né solidi cristallini. [...] allo scorrimento, la sua struttura si riarrangia in modo da poter accogliere una deformazione continua.
Spesso le dispersionicolloidali, a velocità di taglio abbastanza elevate, si comportano da fluidi dilatanti, la cui viscosità aumenta al crescere ...
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La grande scienza. Nanostrutture
Emanuele Rimini
Francesco Priolo
Nanostrutture
Il controllo preciso e la manipolazione dei singoli atomi hanno recentemente reso possibile la fabbricazione di strutture [...] delle nanoparticelle è più larga di quella ottenuta con metodi colloidali. A titolo di esempio per questo metodo, la fig. assorbimento della luce è trascurabile, allora la dispersione di luce in corrispondenza delle interfacce produce effetti ...
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zolfo Elemento chimico di simbolo S, di numero atomico 16, di peso atomico 32,064.
Chimica
Caratteri generali
Dello z. sono noti 4 isotopi stabili (3216S, che è il più abbondante, con circa il 95%; 3316S, [...] , l’una solubile e l’altra insolubile in solfuro di carbonio. Lo z. è presente in forma colloidale nel cosiddetto latte di z., dispersione di z. ottenuta scomponendo soluzioni di polisolfuri con acidi: da esso precipita il magistero di z., formato ...
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sol In chimica-fisica, sistema colloidale in cui la fase dispersa è solida mentre quella disperdente è, generalmente, liquida. I s. sono definiti mono- o poli-dispersi a seconda che le dimensioni delle [...] fino a che le goccioline di s. si trasformano in granuli di gel. Ciò si può realizzare agitando con velocità costante la dispersione e sottraendo parte dell’acqua (a tal fine, oltre che all’evaporazione, si può ricorrere all’aggiunta di un solvente ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Nuovi ambiti di indagine della chimica
Carsten Reinhardt
Nuovi ambiti di indagine della chimica
Intorno al 1900 un attento osservatore del panorama [...] delle singole sostanze, bensì il loro grado di dispersione. Anche molti chimici organici accolsero questa tesi, sviluppando fisica, culminate nel primo quarto del XX sec. nella teoria colloidale delle proteine.
Il vuoto tra la fisiologia e la chimica ...
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polimerizzazione
Antonio Di Meo
Formazione di macromolecole a partire da sostanze a basso peso molecolare (monomeri); estensivamente comprende, oltre alla polimerizzazione propriamente detta (per addizione [...] consente di ottenere il polimero in forma granulare mediante dispersione del monomero sotto forma di goccioline sospese in un ha quando il monomero o più monomeri dispersi in forma colloidale (di dimensioni di 50÷1500 Å) e l’iniziatore presente ...
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dispersione
dispersióne s. f. [dal lat. dispersio -onis, der. di dispergĕre (v. dispergere), ma sentito, nella maggior parte dei sign., come der. di disperdere]. – 1. Il disperdere o disperdersi; l’essere disperso: la d. del popolo ebreo (storicamente...
colloide
collòide agg. e s. m. [dall’ingl. colloid, comp. del gr. κόλλα «colla1» e -oid «-oide»]. – 1. agg. Propr., simile a colla: sostanza c. (o colloide s. f.), in fisiologia, sostanza gelatinosa presente nelle vescicole, o follicoli, della...