Tipografo e letterato (Napoli 1443 circa - ivi dopo il 1498). Fu protetto ed ebbe uffici dagli Aragonesi. Socio e direttore letterario della tipografia di Sisto Riessinger (la prima in Napoli), poi capo [...] di essa, stampò tra gli altri libri un suo volgarizzamento, infarcito di napoletanismi, della redazione latina della Vita di Esopo e delle 66 favole esopiane medievali in distici latini attribuite all'Anonymus Neveleti. ...
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Scrittore inglese (Stoke Newington 1763 - Londra 1855). Figlio di un banchiere, intraprese la professione paterna, continuando tuttavia a coltivare il suo amore per le lettere: collaborò (1781) con articoli [...] anonimo An ode to superstition con alcune altre poesie. Anonimo fu anche il suo The pleasures of memory (1792), in distici di abile fattura ma di fiacca ispirazione, che fu la sua opera di maggior successo. Divenuto ricco alla morte del padre ...
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GIOVANNI Ciriote Geometra (‛Ιωάννης Κυριώτης Γεωμέτρης)
Silvio Giuseppe Mercati
Poeta, retore e teologo bizantino, fiorito nella seconda metà del sec. X. Di nobile famiglia costantinopolitana, discepolo [...] in tarda età si ritirò in patria a vita monastica.
La sua ricca produzione letteraria comprende: Inni alla Vergine, in distici elegiaci; una parafrasi giambica dei Cantici della Sacra Scrittura; un encomio di San Pantaleone, in 1042 trimetri giambici ...
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QUILICHINO da Spoleto
Fulvio Delle Donne
QUILICHINO da Spoleto (Vilichinus). – Quasi tutto quello che si sa di questo personaggio, che fu giudice e poeta in latino al tempo di Federico II, si ricava [...] di sottomissione di chi teme punizioni per atti di infedeltà. D’altra parte, un’attestazione di fedeltà appare anche il distico finale in cui si dice che «sunt alibi scripta preconia principis huius, / Que Vilichinus edidit ipse metris» (vv. 3913 s ...
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Nacque nella contea di Durham, Inghilterra, l'8 marzo 1806, figlia maggiore di Edward Moulton Barrett, un colono delle Indie occidentali in ritiro. La sua fanciullezza trascorse a Hope End, Herefordshire; [...] all'età di otto anni scriveva versi, e prima dei quattordici pubblicò la Battle of Marathon, composta in distici eroici non indegni. Nel 1821 un accidente di equitazione che offese la sua spina dorsile la lasciò invalida per la vita, e la spinse ...
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LEONIDA di Alessandria
Augusto Rostagni
Poeta epigrammatico, la cui produzione fu per molto tempo confusa con quella dell'omonimo poeta di Taranto. A lui sono da attribuire una quarantina di epigrammi, [...] inventore o principale rappresentante) consistente in questo: che essi sono in generale, isopsefici, ossia risultano di due distici che hanno il medesimo numero di sillabe. Dagli epigrammi - conservati nell'Antologia Palatina - si deduce che L ...
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ILARIO
Claudia Gnocchi
Nacque verso la metà del X secolo a Matera, allora facente parte di un tema dell'Italia bizantina.
L'origine lucana di I. è nota dal Chronicon Vulturnense, che dà notizia anche [...] al Volturno, di cui divenne abate nel 1011.
Oltre che dal Chronicon si posseggono notizie su I. grazie a un'iscrizione in distici elegiaci recuperata negli anni '60 del Novecento. Pantoni, lo studioso che ha descritto la lapide e ne ha edito il testo ...
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Versificatore latino (sec. 4º d. C.), forse lo stesso che fu prefetto di Roma nel 329 e nel 333 d. C. Di lui abbiamo 28 componimenti metrici in lode di Costantino, che pare gli fruttassero il richiamo [...] in cui era stato relegato fra il 322 e il 325. Tornano in O. P. i giochi metrici cari ai poetae novelli del sec. 2º d. C. (distici anaciclici, versi ropalici e carmi figurati, acrostici, telestici), che lo fanno apparire più un virtuoso che un poeta. ...
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Originariamente iscrizione, specialmente funeraria, poi componimento poetico mirante a fermare in breve il ricordo di una vita, di una impresa, di un’offerta ecc.; il significato di «piccolo componimento [...] .C.: incisi su tazze, appartengono al numero delle più antiche iscrizioni greche. Archiloco avrebbe per primo usato per l’e. il distico elegiaco, che ne fu poi il metro. Nell’età classica l’epigrammista più noto fu Simonide di Ceo, il quale esaltò in ...
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Poeta latino (sec. 5º d. C.), nato in Gallia (a Poitiers, o a Tolosa, o a Narbona) da Lacanio che fu governatore di Tuscia e Umbria. Fu praefectus urbi nel 414; imbarcatosi (417) a Portus Augusti per tornare [...] dalla foce del Tevere a Luni (le vecchie strade consolari di terra erano ormai in rovina e malsicure) in un poema in distici elegiaci De reditu suo (in due libri, il primo di 644 versi, il secondo interrotto al v. 68). Oltre alla descrizione degli ...
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distico1
dìstico1 agg. [dal lat. distĭchus, gr. δίστιχος «in doppia fila», comp. di δι- «due» e στίχος «fila»] (pl. m. -ci). – In botanica, detto della disposizione di organi rispetto al loro asse generatore, quando sono alternatamente uno...
distico2
dìstico2 s. m. [dal lat. tardo distĭchum, gr. δίστιχον (ᾆσμα) «carme di due righe»] (pl. -ci). – 1. Propr., strofa di due versi; più in partic., nella metrica classica, l’insieme di un esametro e di un pentametro (d. elegiaco). Raro...