Nel linguaggio medico, presenza di flora microbica, patogena o no, in un organismo o distretto organico. M. latente Presenza in un individuo di microrganismi, agenti eziologici di malattie diverse senza [...] che sia manifesto alcun sintomo morboso (portatore sano o asintomatico). Può seguire malattie infettive o predecerne le manifestazioni ...
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(RMN) Tecnica radiologica basata sull'applicazione di un campo magnetico di elevata intensità al distretto corporeo in esame. Rispetto ad altre metodiche di visualizzazione, la RMN presenta numerosi vantaggi: [...] assenza di artefatti dovuti alle strutture ossee, possibilità di ottenere sezioni a vario orientamento (sagittale, trasversale ecc.), invasività quasi nulla e impiego di radiazioni non ionizzanti. La RMN ...
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In medicina e chirurgia, ripristino totale o parziale della vascolarizzazione di un organo o di un distretto anatomico precedentemente compromessa da un processo morboso. Può essere ottenuta per via farmacologica [...] (farmaci trombolitici), per azione chirurgica, mediante tecniche meccaniche o tramite cessione di forme particolari di energia attraverso cateteri.
La r. coronarica attraverso palloncino (angioplastica ...
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Ramo della fisioterapia che utilizza gli effetti biologici delle correnti elettriche. Si attua sottoponendo un limitato distretto somatico (solo in qualche caso tutto l’organismo) al passaggio di correnti [...] elettriche con caratteristiche note di intensità, tensione ecc.
Le correnti più frequentemente usate in e. sono: a) correnti galvaniche, di solito ottenute con un raddrizzatore; a bassa intensità facilitano ...
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spalla anatomia e medicina In anatomia comparata, negli animali quadrupedi, la regione che comprende la parte superiore dell’arto anteriore e la parte adiacente del dorso; corrisponde alla scapola e ai [...] sottospinoso, trapezio, romboide, alla parte superiore dei muscoli olecranici ecc.
In anatomia topografica, nell’Uomo, il distretto corporeo corrispondente all’inserzione dell’arto superiore sul tronco; si divide in tre regioni: deltoidea, ascellare ...
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scrofolosi Linfadenite cervicale, ad andamento cronico, per lo più di natura tubercolare, secondaria generalmente a un focolaio primitivo situato nel distretto orofaringeo (tonsille, gengive ecc.). Si [...] manifesta con tumefazione dei linfonodi latero-cervicali, che progressivamente colliquano, si ulcerano, danno luogo a emissione di materiale caseoso, risolvendosi poi in cicatrici retrattili ...
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In medicina, particolare e grave forma di tubercolosi articolare dei bambini con carie ossea, granulazioni fungose, eventualmente fistole e atrofia muscolare a carico del distretto coinvolto. ...
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Nella vecchia terminologia terapeutica, si diceva di farmaco o mezzo impiegato con l’intendimento di richiamare sangue, o altro liquido dell’organismo, da un distretto corporeo a un altro, o addirittura [...] all’esterno. All’eterogeneo gruppo dei d. appartenevano i purganti drastici, i diuretici, le coppettazioni, i bagni caldi locali, i salassi ecc ...
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sinclitismo In ostetricia, la normale modalità di presentazione del feto, caratterizzata da parallelismo tra il diametro biparietale della testa del feto e il piano del distretto superiore del bacino materno. ...
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trombòsi Condizione morbosa caratterizzata dalla formazione di un trombo, cioè di una massa solida derivata dal sangue e presente a livello di un vaso del distretto arterioso o venoso. La sintomatologia [...] del trombo. I trombi estesi possono determinare l'occlusione acuta e improvvisa del vaso interessato. A seconda del distretto interessato si può avere la t. delle coronarie, causa più frequente dell'angina pectoris e dell'infarto del miocardio ...
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distretto1
distrétto1 agg. e s. m. [part. pass. di distringere], ant. – 1. agg. a. Trattenuto: Ch’avete tu e ’l tuo padre sofferto, Per cupidigia di costà distretti, ... (Dante). b. Angustiato: O caro bene, o solo mio riposo, Che ’l mio cuor...
distretto2
distrétto2 s. m. [dal lat. mediev. districtus -us, der. di distringĕre «costringere», prob. perché, nella sostituzione del vescovo come signore feudale al conte laico, fu riconosciuto al vescovo il potere di coercizione (ius distringendi)...