Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] del c. di McGuire e Troisi (1998), l'idea che l'evoluzione avrebbe dovuto condurre alla scomparsa dei disturbimentali, in quanto non adattivi, si basa su un'erronea interpretazione del concetto di evoluzione come processo che mira inevitabilmente ...
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Alcolismo
J. Charles Sournia
Il vizio del bere
Le origini
Molti frutti contengono dei succhi la cui fermentazione costituisce un fenomeno naturale: gli idrati di carbonio in essi presenti si trasformano, [...] non costituì più solo un vizio da bandire per ragioni morali, ma divenne anche causa di malattie e soprattutto di disturbimentali. Negli Stati Uniti, all'indomani della conquista dell'indipendenza, il dottor Benjamin Rush, che era stato un eroe di ...
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Tossicodipendenza
Vittorino Andreoli
Sommario: 1. La dipendenza come disturbo. 2. Dalla relazione alla dipendenza. 3. Il bisogno di metamorfosi. 4. L'oggetto transizionale. 5. Le sostanze tossiche. [...] disorders: DSM-IV, Washington 1994 (tr. it.: DSM-IV: manuale diagnostico e statistico dei disturbimentali, a cura di V. Andreoli, G. B. Cassano e R. Rossi, Milano 1995).
Andreoli, V., Il medico e la droga, Milano 1979.
Andreoli, V., Giovani, Milano ...
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Bulimia
Massimo Cuzzolaro
La bulimia, intesa come voracità smisurata, figura nelle letterature e nelle mitologie di tutte le epoche. Dalla medicina è stata considerata a lungo sintomo di varie malattie: [...] posizione è stata inoltre confermata dalla letteratura scientifica successiva.
Criteri diagnostici attuali
Come la maggior parte dei disturbimentali, la bulimia nervosa è descritta su base sindromica: una particolare costellazione di sintomi che si ...
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Corea
Bruno Callieri
Il termine corea, che viene dal greco χορεία, "danza", in neurologia indica un gruppo di malattie il cui sintomo principale è costitutito dalla presenza di movimenti involontari [...] , in primis la corea di Huntington, malattia degenerativa, a carattere ereditario. Compare in età adulta e si accompagna a disturbimentali progressivi fino alla demenza. La durata media della malattia è di 10-15 anni. L'unica possibilità attuale di ...
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handicap
Vera Marzi
Impedimento, disagio fisico o mentale
Nato nel mondo del gioco e dello sport, il termine handicap si riferisce alla condizione di svantaggio o di inferiorità nei confronti dei propri [...] significato del termine handicappato è stato esteso a indicare anche le persone adulte con problemi e quelle con disturbimentali.
Handicap o disabilità?
Attualmente al termine handicap si preferisce la parola disabilità, che mette in evidenza come ...
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Eiaculazione
Giorgia della Giusta
Con il termine eiaculazione (dal latino ex, "fuori", e iaculare, "gettare, lanciare con forza") si intende il fenomeno, caratteristico ed esclusivo della risposta sessuale [...] , a una dimensione che va dal 30 al 60%. Secondo il DSM-IV, il manuale diagnostico e statistico dei disturbimentali, dell'American psychiatric association (APA; 1994), l'eiaculazione precoce "è la persistente o ricorrente insorgenza di orgasmo ed ...
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tripanosomiasi
Giuseppe Maria Carpaneto
Malattie parassitarie provocate dai Protozoi flagellati del genere Trypanosoma, diffusi prevalentemente negli ecosistemi tropicali. Questi organismi sono caratterizzati [...] ; in seguito, dopo un’incubazione più o meno lunga, il passaggio del parassita ai capillari cerebrali provoca disturbimentali, spossatezza e sonnolenza. I danni cerebrali prodotti in questa ultima fase possono essere irreversibili, se la malattia ...
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Stato e periodo di riposo fisico-psichico caratterizzato dalla sospensione totale o parziale della coscienza e della volontà.
Fisiologia del sonno
Il s. è una condizione temporanea e periodica di sospensione [...] , pare ormai accettata l’idea di un estendersi dell’attività mentale durante il s. anche a periodi non REM. Il ricordo denti) e altri ancora. Nella maggioranza dei casi questi disturbi, la cui componente emotiva è spesso assai pronunciata, tendono ...
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disturbo
s. m. [der. di disturbare]. – 1. Il disturbare o il disturbarsi, e anche l’incomodo, il fastidio, ecc., che ne è l’effetto: d. della quiete notturna; dare, recare, procurare d.; prendersi il d. di ...; non vorrei esserti di d.; perdoni...
danzaterapia (Danzaterapia, Danza terapia, danza-terapia) s. f. Disciplina terapeutica e riabilitativa, basata sulla pratica della danza da parte del paziente, che viene utilizzata in caso di disturbi comportamentali, difficoltà di apprendimento...