Alla concezione del c. come sfondo di tutti gli eventi psichici si è giunti nel 20° sec., dopo che la psicologia ha compiuto la sua emancipazione dall'ambito filosofico, in cui era inclusa, e ha tentato [...] "Con l'espressione 'immagine del corpo umano' intendiamo il quadro mentale che ci facciamo del nostro corpo, vale a dire il modo in in esperienza angosciante. Per Reich, quindi, i disturbi organici e quelli psichici sono riconducibili alle corazze in ...
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. Con il termine di encefalopatie che oggi si preferisce a quello di cerebroplegia (v. IX, p. 802) si tende a indicare una sofferenza acuta, sub-acuta o cronica dell'encefalo diffusa piuttosto che "focale", [...] seguito, a breve distanza, con ottundimento del sensorio, con disturbi visivi, sonnolenza, apatia, fino al sopore e al coma B. H. Kirman, C. E. Williams, Microcephaly, in Journal Mental Science, CV (1959), p. 721; Cl. Benda, Developmental disorders ...
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Che cosa induca una persona a cambiare le sue relazioni, il modo in cui vive e si pone di fronte alla realtà esterna, e perché una persona cambi, sono gli interrogativi con cui ciascuno, nel corso della [...] .
Il c. implica il passaggio da uno stato di funzionamento mentale a un altro e la mente è un'entità complessa basata viene loro attribuito. Questo si vede molto bene nei disturbi deliranti, dove solo apparentemente il problema sembra consistere in ...
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Percezione
Luciano Mecacci
(XXVI, p. 715)
La p. costituisce il principale processo psicologico che presenti un interesse multidisciplinare, dalla filosofia alla psicologia, dalla neurofisiologia all'intelligenza [...] proprie ed è relativamente indipendente dagli altri processi mentali (Kanizsa 1980, 1991).
Mentre la teoria pp. 41-72.
F. Denes, C. Semenza, E. Magno Caldognetto, Disturbi fonologici nell'afasia, in Manuale di neuropsicologia, a cura di G. Denes, ...
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In psicofisiologia il termine biofeedback (BFB; comp. da bio-, "vita", e dall'ingl. feedback, "retroazione") definisce un insieme di tecniche intese a produrre il controllo di attività biologiche non immediatamente [...] lo sono nel trattamento degli stati d'ansia e dei disturbi funzionali psicosomatici o connessi allo stress. Nelle applicazioni indirette sostituiti dalla pratica a percepire le sensazioni mentali associate alla distensione e all'utilizzarle per ...
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Sotto questa denominazione si riuniscono parecchie psicosi acute, la cui comune caratteristica è uno sconvolgimento tumultuario dei processi ideativi e percettivi, che disorienta e ottenebra la coscienza, [...] al tempo stesso l'influenza disordinatrice degli sconvolgimenti avvenuti nelle altre. Primeggiano i disturbi dell'ideazione nel senso della confusione mentale. L'associazione delle idee è talmente disordinata, che riesce difficile sorprendere i nessi ...
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TOMMASI, Salvatore
Pietro Capparoni
Medico, nato a Roccaraso (Aquila) il 26 luglio 1813 e morto a Napoli il 18 luglio 1888. Studiò medicina ad Aquila e a Napoli, dove si laureò nel 1838. Nel 1844 concorse [...] queste non dipendano da alterazioni anatomiche né da alterazioni chimiche, ma che siano disturbi profondi nell'organismo dello spirito. Per lui la patologia delle malattie mentali nulla ha a che fare con quella delle malattie corporee. Riguardo alla ...
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Neuropsicologo statunitense, nato a New York il 16 ottobre 1909. Ha conseguito la laurea in psicologia (1933) e il dottorato in psicologia clinica (1935) presso la Columbia University. Dopo un periodo [...] di strumenti clinici che consentono una indagine oggettiva delle capacità mentali di pazienti cerebrolesi: tra i più noti e usati sono e l'elaborazione di un metodo di misurazione dei disturbi afasici utilizzabile in molte lingue. Inoltre i suoi ...
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Abusivamente è sinonimo di follia. In senso proprio, demenza è un impoverimento grave e irreparabile del patrimonio psichico, dovuto a lesioni anatomiche distruttive della corteccia cerebrale, per solito [...] extra-associativa, probabilmente per stimoli organici anormali, immagini mentali, frasi, allucinazioni, impulsi, e la condotta è profondamente sconvolta. In fasi avanzate, quando questi disturbi siano gravi e irremovibili, si può parlare di demenza ...
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S'indicano con questo nome i disturbi della mimica, quantitativi e qualitativi. Quantitativi, poiché vi può essere una diminuzione (ipomimia) o un aumento (ipermimia) unilaterale o bilaterale dell'espressione [...] nell'encefalite cronica, in molti tumori del lobo frontale vi può essere una vera amimia. Anche nei malati mentali sono frequenti i disturbi della mimica. Nelle demenze, negli stati stuporosi e depressivi v'è ipomimia, mentre negli stati allucinatorî ...
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disturbo
s. m. [der. di disturbare]. – 1. Il disturbare o il disturbarsi, e anche l’incomodo, il fastidio, ecc., che ne è l’effetto: d. della quiete notturna; dare, recare, procurare d.; prendersi il d. di ...; non vorrei esserti di d.; perdoni...
danzaterapia (Danzaterapia, Danza terapia, danza-terapia) s. f. Disciplina terapeutica e riabilitativa, basata sulla pratica della danza da parte del paziente, che viene utilizzata in caso di disturbi comportamentali, difficoltà di apprendimento...