Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] del c. di McGuire e Troisi (1998), l'idea che l'evoluzione avrebbe dovuto condurre alla scomparsa dei disturbimentali, in quanto non adattivi, si basa su un'erronea interpretazione del concetto di evoluzione come processo che mira inevitabilmente ...
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Psicologia
Leonardo Ancona
di Leonardo Ancona
Psicologia
sommario: 1. Introduzione: a) definizione; b) articolazione. 2. L'osservazione esterna: a) rilevazione psicofisiologica; b) comparazione del [...] e della civiltà, e quelli della psicopatologia; inoltre ha consentito di prospettare una psicoterapia ragionata dei disturbimentali, nota col nome di trattamento psicanalitico. Dalla teoria e dalla pratica psicanalitiche sono comunque derivate ...
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Alcolismo
J. Charles Sournia
Il vizio del bere
Le origini
Molti frutti contengono dei succhi la cui fermentazione costituisce un fenomeno naturale: gli idrati di carbonio in essi presenti si trasformano, [...] non costituì più solo un vizio da bandire per ragioni morali, ma divenne anche causa di malattie e soprattutto di disturbimentali. Negli Stati Uniti, all'indomani della conquista dell'indipendenza, il dottor Benjamin Rush, che era stato un eroe di ...
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Bulimia
Massimo Cuzzolaro
La bulimia, intesa come voracità smisurata, figura nelle letterature e nelle mitologie di tutte le epoche. Dalla medicina è stata considerata a lungo sintomo di varie malattie: [...] posizione è stata inoltre confermata dalla letteratura scientifica successiva.
Criteri diagnostici attuali
Come la maggior parte dei disturbimentali, la bulimia nervosa è descritta su base sindromica: una particolare costellazione di sintomi che si ...
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Pedofilia
Ugo Fornari
Il termine pedofilia (composto del greco παῖς, "fanciullo", e ϕιλέω, "amare") indica l'attrazione erotica verso bambini e adolescenti. Si tratta di un grave disturbo della sessualità [...] circa la psicologia o la psicopatologia che lo sottende. Le perversioni non sono classificabili né come espressione di disturbimentali né come manifestazioni delittuose, diventano tali solo se sono omologabili a una violenza sessuale oppure se sono ...
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Allucinazione
Salvatore Mazza
L'allucinazione (dal latino alucinatio, derivato da alucinari, "vaneggiare, delirare") indica lo stato psichico in cui un individuo percepisce come reale ciò che è immaginario. [...] o denigratorio, sotto forma di frasi o di interi discorsi, costituiscono il più frequente disturbo psicosensoriale e possono essere presenti in vari disturbimentali a decorso cronico. Tipiche della schizofrenia, le 'voci' possono rientrare in una ...
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Nevrosi
Edoardo Giusti
Con nevrosi, o neurosi, si indica un disturbo del comportamento d'origine psicogena, cronico o ricorrente, senza base organica dimostrabile, con sintomi vari caratterizzati da [...] strutturali e da infiammazioni, contrapposte così alle malattie organiche, si delineano le prime ipotesi psicogenetiche dei disturbimentali. F. Raimond, allievo e successore di J. Charcot alla Salpêtrière di Parigi, nell'articolo Névrose et ...
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Psicanalisi
PPaul Ricoeur
Silvano Arieti
di Paul Ricoeur, Silvano Arieti
PSICANALISI
La teoria psicanalitica di Paul Ricoeur
Sommario: 1. Introduzione. 2. La psicanalisi come metodo d'indagine: a) [...] a quello stadio.
h) La terapia
Benché la terapia psicanalitica sia stata più tardi applicata a parecchi disturbimentali, la sua teoria e i suoi procedimenti tipici rimangono quelli sviluppati in rapporto al trattamento delle psiconevrosi ...
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Personalita
Riccardo Luccio
di Riccardo Luccio e Gian Giacomo Rovera
PERSONALITÀ
Personalità di Riccardo Luccio
Dalla maschera all'attore
Contrariamente a quanto abitualmente si ritiene, la psicologia [...] della vita si verificano ulteriori 'collaudi', positivi o negativi, a livello macrosociale. Le ricerche sulla sociogenesi dei disturbimentali (v. Chanoit e Lermuzeau, 1995) indicano che su alcuni tipi di personalità predisposte le strutture sociali ...
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disturbo
s. m. [der. di disturbare]. – 1. Il disturbare o il disturbarsi, e anche l’incomodo, il fastidio, ecc., che ne è l’effetto: d. della quiete notturna; dare, recare, procurare d.; prendersi il d. di ...; non vorrei esserti di d.; perdoni...
danzaterapia (Danzaterapia, Danza terapia, danza-terapia) s. f. Disciplina terapeutica e riabilitativa, basata sulla pratica della danza da parte del paziente, che viene utilizzata in caso di disturbi comportamentali, difficoltà di apprendimento...