Sadismo
Vittorio Volterra
Il termine sadismo venne coniato, nel 1869, dallo psichiatra R. von Krafft-Ebing, che lo derivò dal nome del marchese D.-A.-F. de Sade, scrittore francese del 18° secolo. Designa [...] che un soggetto affetto da sadismo si presenti al medico o allo specialista o in strutture sanitarie per la cura di questo disturbo, anche se è possibile che vi si rivolga perché indotto da problemi psichici o di salute fisica connessi, oppure da ...
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Anoressia
Lucio Pinkus
Giovanni Caldarone
Michelangelo Giampietro
L'anoressia è un comportamento caratterizzato dalla perdita parziale, o più spesso totale dell'appetito, che può essere conseguente [...] si può riconoscere per tre segni particolari, di cui i primi due sono direttamente connessi con il corpo: a) un disturbo nella percezione dell'immagine del proprio corpo, che può assumere anche modalità deliranti e che spiega perché chi soffre di ...
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limitatore
limitatóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. del lat. limitator -oris, dal part. pass. limitatus di limitare (→ limitato)] [LSF] Dispositivo per limitare l'entità di un fenomeno, facendo in modo [...] ; i tipi più comuni sono basati sulla fusione di un fusibile oppure su interruttori di massima corrente (→ interruttore). ◆ [ELT] L. di disturbi: v. sopra: L. di ampiezza: (b). ◆ [FTC] [EMG] L. di tensione: dispositivo per proteggere un impianto o un ...
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Pedofilia
Ugo Fornari
Il termine pedofilia (composto del greco παῖς, "fanciullo", e ϕιλέω, "amare") indica l'attrazione erotica verso bambini e adolescenti. Si tratta di un grave disturbo della sessualità [...] circa la psicologia o la psicopatologia che lo sottende. Le perversioni non sono classificabili né come espressione di disturbi mentali né come manifestazioni delittuose, diventano tali solo se sono omologabili a una violenza sessuale oppure se sono ...
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Termine introdotto dal medico statunitense G.M. Beard nel 1869 per indicare facile esauribilità ed eccitabilità del sistema nervoso centrale. La n. passò poi con S. Freud nell’ambito delle nevrosi. I sintomi [...] di malattie, debolezza di memoria e di concentrazione, ipereccitabilità, senso di instabilità o di capogiro, molteplici disturbi sessuali. Caratteristica della n. è la sproporzione tra le sofferenze registrate e accusate minuziosamente e la modestia ...
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Nell’antichità classica, l’edificio destinato alle gare musicali (odeon); oggi, sia la sala destinata ad audizioni musicali sia ambienti destinati alla ripresa audio di esecuzioni musicali o teatrali. [...] nei centri di produzione radiofonica, devono soddisfare particolari requisiti: a) buon isolamento acustico, per ridurre al minimo i disturbi alla ripresa causati da rumori esterni; b) opportuna afonizzazione, per ridurre al livello voluto i tempi di ...
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Alcolismo
Giovanni Gasbarrini
Giovanni Addolorato
Giuseppe Francesco Stefanini
Hasso Spode
Il concetto di alcolismo non ha un significato univoco, né nel linguaggio comune, né in quello scientifico; [...] tra abuso e dipendenza da alcol: nel primo caso ci si riferisce a un comportamento abnorme nel bere, che comporta disturbi somatici e psico-sociali; nel secondo alla necessità patologica di assunzione. In una visione unitaria, l'alcolismo può essere ...
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spread economia Nel linguaggio finanziario, differenza tra i livelli di quotazione di un titolo o fra tassi di interesse; in senso più specifico, differenza tra quotazione in denaro e quotazione lettera. [...] in modo tale da occupare una banda molto più larga di quella strettamente necessaria. In tal modo altri segnali o disturbi a banda stretta, anche di notevole intensità, possono sovrapporsi al segnale utile senza provocare interferenze. Il sistema di ...
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Allucinazione
Salvatore Mazza
L'allucinazione (dal latino alucinatio, derivato da alucinari, "vaneggiare, delirare") indica lo stato psichico in cui un individuo percepisce come reale ciò che è immaginario. [...] organi di senso, pur presentando tutte le caratteristiche di sensorialità e di spazialità che connotano le normali percezioni. Disturbi allucinatori furono sommariamente descritti fin dall'età classica, ma solo nel 1574 J.-F. Fernel usò il termine ...
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Suicidio
Realino Marra
Suicidio e scienze sociali
Nella cultura occidentale, dall'antichità fino a tutto il Settecento, il suicidio è stato oggetto prevalentemente di valutazioni giuridiche, morali [...] Il primo riguarda la definizione del suicidio: si tratta davvero d'una morte non voluta, tragicamente generata da un qualche disturbo mentale e quindi del tutto al di fuori del controllo della persona? Viene poi, appunto, la delicata questione degli ...
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disturbanza
s. f. [adattam. dell’ingl. disturbance «disturbo»]. – In fisica, termine con cui si indica, genericam., una grandezza descrittiva di una radiazione elettromagnetica, in partic. luminosa (per es., l’intensità del campo elettrico...