Nell’antica Roma, potere assoluto di governo, originariamente illimitato, riconosciuto in età repubblicana, in campo sia militare sia civile, ad alcuni tra i magistrati di volta in volta eletti (consoli, [...] pretori, eventualmente il dittatore e altri magistrati straordinari) e ancor prima ai re etruschi. Chi deteneva l’i. disponeva di un apparato personale destinato a divenire il simbolo stesso dell’autorità pubblica: sedeva sulla sella curule, era ...
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Nel significato originario, capo, comandante (connesso con magis «più»); seguito da una determinazione in genitivo, fu titolo di magistrati, comandanti militari, funzionari del mondo romano e medievale.
Nel [...] del patrimonio in blocco del debitore (decoctor). M. equitum Magistrato straordinario della Repubblica Romana (5°-3° sec. a.C.); era nominato dal dittatore e il suo ufficio consisteva nel comando della cavalleria; spesso fungeva da luogotenente del ...
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OFILIO, Aulo (Aulus Ofilius)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Giurista romano della seconda metà del sec. I a. C., allievo di Servio Sulpicio Rufo e maestro di Q. Elio Tuberone e di C. Ateio Capitone: di condizione [...] varie opinioni di O. sono citate da giuristi e grammatici.
Alla sua amicizia con Cesare si riannoda l'opinione che il dittatore si sia rivolto a lui per attuare l'idea di una codificazione del diritto privato, o almeno di una sistemazione dell'editto ...
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Giurista (Napoli 1828 - ivi 1916). P. avversò il positivismo filosofico e metodologico applicato alle scienze giuridiche e l'empirismo semplicistico di antropologi, psicologi e sociologi criminalisti. [...] due giorni di prigionia riparò a Marsiglia; di qui andò in esilio a Livorno. Con decreto di L. C. Farini, dittatore dell'Emilia, fu nominato prof. di diritto nell'univ. di Bologna. Caduti i Borboni, fu sostituto procuratore generale presso la gran ...
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Vivere insieme
Ermanno Detti
Grandi e piccole comunità
Gli uomini tendono a vivere insieme. Formano così grandi e piccole comunità. Grandi comunità sono una città o un intero Stato. Piccole comunità [...] , cioè Stati in cui il potere è esercitato con la forza e, a volte, con la violenza da un'unica persona (il dittatore) o da un gruppo ristretto di persone. Chiunque si oppone alle idee di chi governa può essere imprigionato, torturato o ucciso. In ...
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Con riferimento soprattutto al mondo antico e medievale, ufficio di magistrato, ossia carica pubblica, individuale o collegiale, solitamente a carattere elettivo e di durata limitata nel tempo. Nell’uso [...] legibus scribundis). I magistrati si distinguevano in maggiori e minori (con auspicia maxima o minora): tra i primi il console, il dittatore, il pretore, il magister equitum, il censore; tra i secondi l’edile curule, il questore. I primi e l’edile ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] 1910.
115. Moti del '30 e del '31. - G. Sforza, La rivoluzione del 1831 nel ducato di Modena, Parma 1909; id., Il dittatore di Modena, Biagio Nardi, e il suo nepote Anacarsi, Roma 1916; id., Ciro Menotti e il duca di Modena, in Rassegna storica del ...
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La parola serve a indicare istituti diversi nella sostanza, ma che si ricollegano tutti, formalmente, all'idea di affidare, raccomandare (lat. commendare), sia che si tratti di una persona che raccomanda [...] elettori i candidati. Come diritto (e obbligo da parte degli elettori di conformarsi all'indicazione) la commendatio fu attribuita a Cesare dittatore per quasi tutte le cariche da eleggersi per gli anni 43 e 42, e nel z7 ad Augusto stabilmente e per ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] civili. Il potere personale assunto da Cesare ebbe i caratteri di una monarchia: egli si pose alla testa dello Stato come dittatore a vita e imperator, riserbando per sé una serie di privilegi nella nomina delle cariche, nella proposta delle leggi e ...
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MANFREDI, Giuseppe
Mario Menghini
Uomo politico e magistrato, nato a Cortemaggiore il 17 marzo 1828, morto a Roma il 6 novembre 1918. Il sopraggiungere della rivoluzione del 1848 gli fece interrompere [...] nominato ministro dell'Istruzione per le Provincie Parmensi, poi, unite queste alle altre di Modena e della Romagna, rette dal dittatore L. C. Farini, ebbe la carica di segretario generale del Ministero di grazia, giustizia e dei culti (10 dicembre ...
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dittatore2
dittatóre2 s. m. [dal lat. dictator -oris, der. di dictare «dettare»]. – 1. Nella Roma repubblicana, magistrato straordinario investito di pieni poteri civili e militari, che rimaneva in carica sei mesi. 2. Durante il Risorgimento...
dittatorio
dittatòrio agg. [dal lat. dictatorius]. – Che riguarda il dittatore o la sua autorità, proprio di un dittatore: potestà d.; maniere d., perentorie.