CANUTI, Filippo Maria
Giorgio Boccolari
Nato a Bologna il 2 apr. 1802 da Pietro e da Matilde Faggioli, vi si laureò in utroque iure nel 1822 e dal 1824 si dedicò alla libera professione di avvocato. [...] , specialmente dopo l'ascesa al potere del Cavour.
Alla fine del 1858 rientrò in Italia e nel dicembre 1859 il Farini, dittatore delle RR. Province modenesi e parmensi, lo chiamò a Modena in qualità di direttore del Foglio ufficiale. Quando poi lo ...
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CAPONE, Filippo
Francesco Barra
Nacque a Montella (Avellino) il 25 maggio 1821 da Andrea, avvocato, e da Petronilla Terribile.
Antica ed agiata, la famiglia apparteneva a quella operosa e vivace borghesia [...] a far parte dell'ordine giudiziario, nominandolo sostituto procuratore generale presso la Gran Corte criminale di Chieti. Un decreto del dittatore Garibaldi, del 20 ott. 1860, lo trasferì a Napoli. Tra i processi da lui diretti va ricordato quello ...
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BACCI (Baccich), Iti
Alberto Monticone
Nacque a Sussak (Fiume) il 15 luglio 1892 da Eugenio e da Isolina Gilardelli. Al pari dei fratelli fu inviato a compiere gli studi a Firenze, ove conobbe fra gli [...] , Firenze 1954, pp. 11, 52, 114 s.; A. Depoli, Incontri con Facta e Mussolini. Pagine fiumane dai ricordi di un dittatore involontario, in Fiume, Rivista di studi fiumani, IV (1956), pp. 131 s.; S. Cella, Giornalismo e stampa periodica a Fiume ...
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Hitler, Adolf
Politico tedesco (Braunau, Austria Superiore, 1889-Berlino 1945). Fondatore e Führer del nazionalsocialismo, per dodici anni cancelliere del Terzo Reich, il suo nome e la sua politica hanno [...] Wehrmacht dopo le sconfitte di el-‛Alamein e di Stalingrado (genn. 1943) trovò espressione in tentativi, sfortunati, di sopprimere il dittatore: così con l’attentato compiuto il 23 marzo 1943 da F. von Schlabrendorff e con quello, del 20 luglio 1944 ...
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Emilia Romagna
Regione amministrativa dell’Italia settentrionale comprendente le due regioni storiche dell’Emilia e della Romagna. Capoluogo di regione è Bologna.
Emilia
Il nome Aemilia, a indicare [...] pontificio: la Romagna, retta dapprima da governi provvisori, ebbe poi a capo, come commissari regi, M. d’Azeglio, quindi L. Cipriani, infine L.C. Farini, dittatore dell’Emilia; il plebiscito del marzo 1860 ne decise l’annessione al regno d’Italia. ...
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Tirannide
Giovanni Giorgini
La tirannide antica
La tirannide è una forma di gestione del potere e quindi una realtà della politica, ma il concetto di tirannide non è l'immediato rispecchiamento di questa [...] straordinaria ma inserita nel contesto giuridico della repubblica romana. La dittatura è legata allo 'stato di eccezione', ma il dittatore è pur sempre un commissario dotato di uno scopo concreto (condurre una guerra o reprimere una sedizione) e il ...
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GUARNERI, Felice
Luciano Zani
Nacque il 6 genn. 1882 a Villanuova di Pozzaglio, presso Cremona, da Ludovico e Giulia Brugnoli.
Profondamente cattolici, i Guarneri erano un'antica famiglia di agricoltori, [...] e il meno ricco dei ministeri, il G., in effetti, concentrava nelle proprie mani un notevole potere - da "dittatore delle valute" come Mussolini stesso volle definirlo - quale custode della riserva aurea, difensore del valore della moneta, regolatore ...
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PISANELLI, Giuseppe
Stefano Tabacchi
PISANELLI, Giuseppe. – Nacque a Tricase, nell’allora provincia di Terra d’Otranto (Lecce, Taranto, Mesagne), il 29 dicembre 1812 da Michelangelo e da Angela Mellone.
Perso [...] far estendere al Mezzogiorno lo Statuto albertino e i codici del Regno di Sardegna, scontrandosi con la segreteria del dittatore che, il 22 settembre 1860, provocò le dimissioni del ministero. Il momentaneo ritiro di Pisanelli, nel frattempo nominato ...
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DELLA GENTE, Giberto
Giancarlo Andenna
Nacque a Parma attorno all'anno 1200, giacché durante il 1260 dichiarò a fra' Salimbene de Adam, che si era recato a trovarlo nella sua residenza di Compegine, [...] cum. crucibus et vexillis", scortarono in Reggio il presule (28 ottobre). Il giorno successivo, "magna cum leticia", il dittatore di Parma conciliò i partiti avversi della città vicina, ma ordinò anche la decadenza del legittimo podestà, imponendo al ...
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LOGOTETA, Giuseppe
Pasquale Matarazzo
Nacque a Reggio Calabria il 12 ott. 1758 da Vincenzo e da Laura Del Giudice, provenienti da due famiglie locali. Dopo primi studi irregolari e una breve permanenza [...] di templi e culti nella Roma tardo repubblicana. Le critiche al Senato romano - incapace di opporsi alle mire di Cesare ("dittatore deificato", ibid., p. 50) - e all'uso strumentale della religione da parte di Augusto rivelano l'approdo al ...
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dittatore2
dittatóre2 s. m. [dal lat. dictator -oris, der. di dictare «dettare»]. – 1. Nella Roma repubblicana, magistrato straordinario investito di pieni poteri civili e militari, che rimaneva in carica sei mesi. 2. Durante il Risorgimento...
dittatorio
dittatòrio agg. [dal lat. dictatorius]. – Che riguarda il dittatore o la sua autorità, proprio di un dittatore: potestà d.; maniere d., perentorie.