CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] 21 sett. al 18 ott. 1860; ma nauseato e impotente di fronte alla lotta serrata che si combattevano attorno al dittatore le fazioni filopiemontese e autonomista e di fronte alla disorganizzazione che, per colpa dei cavouriani, mandava i volontari alla ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] Giustizia di Ferdinando II, aveva subito aderito al nuovo regime e prestato servizio presso la Segreteria generale del dittatore dell’Italia meridionale. Nel 1861 venne richiamato Pompeo Schmucker, che era stato un diplomatico borbonico, di origine ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] dovrà scegliere un orientamento? Riuscirà a resistere alla tentazione, che insidia tutti i capi, di ergersi a dittatore assoluto?»82.
Il cardinale Ratti aveva incontrato occasionalmente Mussolini durante una cerimonia religiosa per il Milite ignoto ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] ma il sipario non si è abbassato. La caduta del comunismo non si è accompagnata a una ‛grande guerra', né alla morte di un dittatore, né a un periodo di rese dei conti e di terrore. Havel parla di una ‛rivoluzione interrotta'; ciò non significa che a ...
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Alessandro VII
Mario Rosa
Tomaso Montanari
Fabio Chigi nacque a Siena il 13 febbraio 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore [...] come Felice della Greca o al malvisto Francesco Borromini, l'artefice principale dei progetti chigiani fu Bernini, sorta di dittatore incontrastato della scena artistica romana. La fiducia senza limiti e l'amicizia che il papa gli accordò lo misero ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] veneziana, forte e nobile, a prescindere dai ritratti nei quali è insuperabile, conquistò siffattamente Venezia da esservi il dittatore di ogni cosa d'arte negli ultimi decennî del Cinquecento. Si fa valere in grandi opere decorative Girolamo ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] , Lodi, Piacenza (1097). Non vi sono più marchesi o conti a rappresentare una larva di potere regio, non ci sono più dittatori del popolo. Il clima storico è cambiato e non ammette più gli esperimenti di Lanzone e di Erlembaldo.
L'arcivescovo, ormai ...
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dittatore2
dittatóre2 s. m. [dal lat. dictator -oris, der. di dictare «dettare»]. – 1. Nella Roma repubblicana, magistrato straordinario investito di pieni poteri civili e militari, che rimaneva in carica sei mesi. 2. Durante il Risorgimento...
dittatorio
dittatòrio agg. [dal lat. dictatorius]. – Che riguarda il dittatore o la sua autorità, proprio di un dittatore: potestà d.; maniere d., perentorie.