Popolazioni di lingua uralica, che occupano le regioni conosciute genericamente con il termine di Lapponia. Il nome L. è di origine esterna e non è adoperato da tali gruppi che si definiscono Sami.
L’immagine [...] quale è caratterizzata dal passaggio di ś a č, dalla conservazione di n’ e dalla spiccata tendenza alla dittongazione. Documentata a partire dal 16° sec., è notevolmente differenziata in dialetti (se ne distinguono attualmente nove principali), che ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] gt; aia, -ariu > -aio); l’uscita in -o delle desinenze latine -ŭ e -ō (lat. lupu > lupo come quando > quando); la dittongazione delle vocali brevi latine ĕ e ŏ in sillaba tonica aperta in [jɛ] e [wɔ] (ma cfr. § 3.2), a prescindere dal timbro ...
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Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] dei tifosi della Fiorentina (vi-o-la, vi-o-la!). La difficoltà è qui costituita dalla scelta fra ➔ iato /iˈɔ/ e ➔ dittongo /ˈjɔ/; non tutti, del resto, sanno cogliere la sottile differenza tra la quale /la.ˈkwa.le/ e lacuale /la.ku.ˈa.le/. Non ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] ’avanzamento della radice della lingua, la faringalizzazione, la rotacizzazione, la fricativizzazione, la desonorizzazione, la lunghezza, la dittongazione, il carattere cricchiato (creaky) o sussurrato (breathy) del suono. In alcuni di questi casi, l ...
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LATINA, LINGUA
Pier Gabriele Goidànich
Il latino è una lingua indoeuropea e fa parte del gruppo italico di esse lingue (v. indoeuropei; italici).
Una serie di fatti ci addita uno stretto rapporto che [...] (é), di cui seguì le sorti negl'idiomi romanzi. Per e (da ai) in territorio rustico e sabino urbano, v. Vocal., 2.
6. Il dittongo ei. Da ei si ebbero due continuazioni: una, più comune, ī, e un'altra, più rara, ē; riteniamo che e non possa essere una ...
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Matteo Maria Boiardo (Scandiano 1441-1494), di famiglia feudataria degli Estensi, visse tra Scandiano, Ferrara, Modena (di cui fu governatore tra il 1480 e il 1482) e Reggio (di cui fu capitano nel 1487). [...] accolta l’anafonesi, salvo qualche gionto, ponto, losenghe, benegno. Quanto alla dittongazione, problematica nei dialetti settentrionali, troviamo il dittongo fiorentino in schiera, lumiera e per estensione ipercorrettiva in spiero, mieco, tieco ...
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FRIULI (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Michele GORTANI
Carlo BATTISTI
Bindo CHIURLO
Francesco Balilla PRATELLA
Pier Silverio LEICHT
Regione storica situata tra la Livenza, le Alpi Carniche, le [...] subito dalla tonica nell'ossitono neolatino in sillaba aperta per cui né nel ladino dolomitico, né nel friulano esiste il dittongo ei, ou nei continuatori latini di tēla, sēra, mĭnat, hōra, cōda, fa rientrare le due aree estreme nell'unità veneta ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] non sempre registrata dalla grafia (cf. lieber), si osserva infatti inizialmente soltanto nel tedesco centroccidentale, mentre la dittongazione delle vocali lunghe (dal tedesco medio mîn, hûs, niun al tedesco moderno mein, Haus, neun) occorre prima ...
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CLARICIO, Girolamo
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Imola intorno al 1470. Secondo le ipotesi di Dionisotti si recò a Pavia e a Milano, dove iniziò la formazione culturale e dove probabilmente [...] soprattutto a livello ortografico e grammaticale. Ed egli opera in una dimensione minima (tendenza costante alla dittongazione, uso reiterato dell'articolo indeterminativo, inserimento di preposizioni articolate) che si allarga vistosamente là dove ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] tratti si accosta allo spagnolo, per altri mostra influssi provenzali che hanno abolito caratteri iberici; così nella soppressione della dittongazione di e e o aperte accentate e nella caduta di vocali finali a eccezione di a. La sostituzione per ...
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dittongazione
dittongazióne s. f. [der. di dittongare]. – Fenomeno fonetico per cui una vocale si segmenta in due parti di diversa apertura, cioè in due vocali diverse, in modo da formare un dittongo (per es., la o del lat. fŏcus in uo dell’ital....