Linguista italiano (Volosca, Fiume, 1868 - Bologna 1953); prof. nell'univ. di Bologna, condirettore dell'Archivio glottologico italiano. La sua attività si è svolta nel campo indoeuropeo, specialmente [...] italico (Studi di latino arcaico, 1902) e romanzo (L'origine e le forme della dittongazione romanza, 1907), e in quello della linguistica generale (Le alterazioni fonetiche del linguaggio e le loro cause, 1926). Saggi linguistici (1940) è una scelta ...
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Matteo Maria Boiardo (Scandiano 1441-1494), di famiglia feudataria degli Estensi, visse tra Scandiano, Ferrara, Modena (di cui fu governatore tra il 1480 e il 1482) e Reggio (di cui fu capitano nel 1487). [...] accolta l’anafonesi, salvo qualche gionto, ponto, losenghe, benegno. Quanto alla dittongazione, problematica nei dialetti settentrionali, troviamo il dittongo fiorentino in schiera, lumiera e per estensione ipercorrettiva in spiero, mieco, tieco ...
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CLARICIO, Girolamo
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Imola intorno al 1470. Secondo le ipotesi di Dionisotti si recò a Pavia e a Milano, dove iniziò la formazione culturale e dove probabilmente [...] soprattutto a livello ortografico e grammaticale. Ed egli opera in una dimensione minima (tendenza costante alla dittongazione, uso reiterato dell'articolo indeterminativo, inserimento di preposizioni articolate) che si allarga vistosamente là dove ...
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dittongazione
dittongazióne s. f. [der. di dittongare]. – Fenomeno fonetico per cui una vocale si segmenta in due parti di diversa apertura, cioè in due vocali diverse, in modo da formare un dittongo (per es., la o del lat. fŏcus in uo dell’ital....