MAZZONI, Jacopo
Davide Dalmas
– Nacque il 27 nov. 1548 a Cesena, da Battista, senatore e cavaliere, e da Innocenza Masini. Il padre aveva avuto due figli, Panfilo e Cesare, da un precedente matrimonio.
Compì [...] 1572 pubblicò a Cesena, presso B. Raverio, la sua prima opera, il Discorso de’ dittongi, originato da una discussione con alcuni letterati sulla pronuncia dei dittonghi antichi (il M. vi sostiene la tesi della pronuncia distinta delle due vocali) e ...
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NORCHIATI, Giovanni
Franco Pignatti
NORCHIATI (Narchiati), Giovanni. – Nacque a Poggibonsi, nei pressi di Siena ma in territorio fiorentino, all’inizio del XVI secolo, da Michele di Giovanni; il nome [...] tempo fossero i toscani a dettare le regole della propria lingua, come appunto egli si propone di fare con i dittonghi; nella chiusa annuncia a Giambullari che tratterà in un’altra opera «della pronuntia di questa lingua». Il Trattato consiste nell ...
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MARIN, Biagio
Edda Serra
– Nacque a Grado, allora sotto il dominio austriaco, il 29 giugno 1891 da Antonio e da Maria Raugna, primo di tre fratelli.
Il padre era persona di un certo rilievo sociale [...] le persone – vivono della musicalità del dialetto, dei suoi suoni e dei suoi ritmi, di prevalenti bisillabi e inusuali dittonghi rinchiusi dal M. in quartine.
Gorizia rappresenta, invece, la scoperta del grande mondo arboreo dei parchi e dei viali ...
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DECEMBRIO, Angelo Camillo
Paolo Viti
Nato forse nel 1415 a Milano da Uberto, illustre umanista della corte milanese di Gian Galeazzo e di Gian Maria Visconti, e da Caterina Marrazzi, figlia di un famoso [...] più diversi temi, l'eleganza e la ricchezza dello stile latino. Il libro VII ed ultimo è dedicato all'esame dei dittonghi e di vocaboli specifici (in linea, dunque, col libro III): la discussione è originata dal contributo offerto da Guarino a questa ...
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CASAROTTI, Ilario
Gian Paolo Marchi
Nacque a Verona l'8 luglio 1772 da Antonio e Teresa Cabianca, terzo di sei fratelli. Fu tenuto al fonte battesimale dal marchese Borgia Canossa e dalla contessa Lavinia [...] Verza e quello di Lavinia Montanari Pompei. Nel 1813 uscì a Padova il suo Trattato sopra la naturae l'uso dei dittongi italiani, che gli assicurò larga fama e lusinghieri giudizi da parte di specialisti e letterati.
Il trattato non è "estraneo a ...
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FRANZONI, Diodato
Lucinda Spera
Non si hanno notizie biografiche riguardanti questo grammatico vissuto nel XVII secolo. Poco si può dedurre dagli indizi presenti nell'unica opera che di lui ci è rimasta, [...] grande erudizione, il F. conduce i due studiosi ad affrontare problematiche di ordine tecnico: natura delle vocali, dittonghi, uso delle consonanti doppie, oscillazioni grafiche e fonetiche, articoli, punti e accenti. In linea generale, le posizioni ...
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PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino
Gabriele Scalessa
PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino. – Nacque a Santarcangelo di Romagna, il 13 agosto 1923, da Luigi Renato, impiegato comunale noto in paese [...] La novità di tale scelta era inoltre in certa autonomia lessicale rispetto a Guerra, e nella semplificazione grafica dei dittonghi (evidenziata dallo stesso Pedretti in una Nota sul dialetto).
Tra febbraio e settembre 1974 Pedretti aveva pubblicato ...
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dittongare
v. tr. e intr. [der. di dittongo] (io dittòngo, tu dittònghi, ecc.; come intr., aus. avere). – Attuare o subire una dittongazione: nel passaggio dal latino all’italiano, la «ŏ» tonica ha dittongato (o si è dittongata) in «uo».