DECEMBRIO, Angelo Camillo
Paolo Viti
Nato forse nel 1415 a Milano da Uberto, illustre umanista della corte milanese di Gian Galeazzo e di Gian Maria Visconti, e da Caterina Marrazzi, figlia di un famoso [...] più diversi temi, l'eleganza e la ricchezza dello stile latino. Il libro VII ed ultimo è dedicato all'esame dei dittonghi e di vocaboli specifici (in linea, dunque, col libro III): la discussione è originata dal contributo offerto da Guarino a questa ...
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CASAROTTI, Ilario
Gian Paolo Marchi
Nacque a Verona l'8 luglio 1772 da Antonio e Teresa Cabianca, terzo di sei fratelli. Fu tenuto al fonte battesimale dal marchese Borgia Canossa e dalla contessa Lavinia [...] Verza e quello di Lavinia Montanari Pompei. Nel 1813 uscì a Padova il suo Trattato sopra la naturae l'uso dei dittongi italiani, che gli assicurò larga fama e lusinghieri giudizi da parte di specialisti e letterati.
Il trattato non è "estraneo a ...
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FRANZONI, Diodato
Lucinda Spera
Non si hanno notizie biografiche riguardanti questo grammatico vissuto nel XVII secolo. Poco si può dedurre dagli indizi presenti nell'unica opera che di lui ci è rimasta, [...] grande erudizione, il F. conduce i due studiosi ad affrontare problematiche di ordine tecnico: natura delle vocali, dittonghi, uso delle consonanti doppie, oscillazioni grafiche e fonetiche, articoli, punti e accenti. In linea generale, le posizioni ...
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PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino
Gabriele Scalessa
PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino. – Nacque a Santarcangelo di Romagna, il 13 agosto 1923, da Luigi Renato, impiegato comunale noto in paese [...] La novità di tale scelta era inoltre in certa autonomia lessicale rispetto a Guerra, e nella semplificazione grafica dei dittonghi (evidenziata dallo stesso Pedretti in una Nota sul dialetto).
Tra febbraio e settembre 1974 Pedretti aveva pubblicato ...
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dittongare
v. tr. e intr. [der. di dittongo] (io dittòngo, tu dittònghi, ecc.; come intr., aus. avere). – Attuare o subire una dittongazione: nel passaggio dal latino all’italiano, la «ŏ» tonica ha dittongato (o si è dittongata) in «uo».