Teologo e orientalista (Altenkirchen 1792 - Greifswald 1860); si occupò di sanscrito (edizione del Pañcatantra, 1848) e di arabo (divano degli Hudhailiti, 1854); iniziò l'edizione e traduzione del Kitāb [...] al- Aghānī (1840 e segg.) ...
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Ebraista (Trieste 1800 - Padova 1865), poeta ed esegeta biblico. Professore dal 1829 al Collegio rabbinico di Padova. Notevole fu il suo interesse per la poesia medievale, di cui rese note le liriche di [...] Giuda Levita, Bĕtūlat bat Yĕhūdāh ("La vergine figlia di Yehudah", 1840) e il Diwan Rabbi Yĕhūdāh ha-Lēwī ("Il divano di Rabbi Yehudah ha-Lewi", 1864). Pubblicò inoltre in italiano Il giudaismo illustrato (1848) e tradusse in italiano il Libro di ...
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Comunità religiosa della Mesopotamia meridionale e delle regioni limitrofe dell’Iran; professa e pratica il mandeismo, che può considerarsi l’unica forma ancora vivente di gnosticismo e che perciò presenta [...] , che contiene la dottrina dell’anima; segue in ordine d’importanza il Sidrā d Yaḥya «Libro di Giovanni», la grande raccolta liturgica Qolastā, il Diwan Abatūr «Divano di Abatur», che presenta le fasi della lunga ascensione dell’anima dopo la morte. ...
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GIOVANNI XXIII, papa
Francesco Traniello
GIOVANNI XXIII, papa. – Angelo Giuseppe Roncalli nacque a Sotto il Monte (Bergamo) il 25 nov. 1881, quartogenito di Giovanni Battista e di Marianna Mazzola, [...] ; Papa G., a cura di G. Alberigo, Roma-Bari 1987; G. Alberigo, Il cattolicesimo contemporaneo: G. XXIII, in L'intolleranza: uguali e diversi nella storia, a cura di P.C. Bori, Bologna 1986, pp. 127-145; R. La Valle, Pacem in terris. L'enciclica della ...
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divano
s. m. [dall’arabo dīwān, voce di origine persiana]. – 1. Come adattamento occidentale della voce araba, il termine indicò in origine il registro del soldo delle milizie arabe e delle pensioni di stato, e poi qualsiasi pubblico ufficio...