Ufficio amministrativo istituito dai Normanni in Sicilia (12° sec.), simile al divano ottomano. La regia d. a secretis conservava i registri fondiari e la d. baronum effettuava le concessioni dei feudi. ...
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Uomo politico romeno (n. 1816 - m. 1897), figlio di Gregorio IV Ghica, principe di Valacchia; deputato di Bucarest nel divano ad hoc del 1858, appoggiò la candidatura al trono valacco di Alexandru Cuza, [...] eletto il 5 genn. 1859 domn di Moldavia, il quale lo volle ministro e poi, nel 1861, primo ministro. Nel 1868-70 fu presidente di un governo di concentrazione. Sovrintendente per una ventina d'anni degli ...
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Stato turco musulmano durato oltre sei secoli (ca. 1300-1922), il cui nucleo originario si sviluppò nell’Anatolia nord-occidentale dalla dissoluzione del sultanato selgiuchide.
Storia
Espansione e apogeo
Eponimo [...] , in cui larga parte ebbe il corallo con effetti di notevole pregio (anche ➔ islam).
Si chiama ottomana il tipo di divano all’uso turco, di forma rettangolare, con materasso e schienale costituito da uno o più cuscini mobili, tale da poter essere ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] in tutto il Colfo di Venetia", le "levate diverse robbe dalle navi et vassellì di mercanti venetiani et fatti diversi schiavi diversi sudditi loro", che poi trattiene ostinato, "indebitamente e contra i capitoli della pace" del 1573, nel suo bagno ...
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Solimano il Magnifico
Silvia Moretti
Il sultano che portò al culmine la potenza dell’Impero ottomano
Il sultano Solimano I (in turco Sulaiman) fu a capo dell’Impero ottomano per quarantasei anni, dal [...] regolavano la divisione dei poteri nell’Impero. Il gran visir, nominato dal sultano, in mancanza di questi poteva presiedere il divano, ossia il consiglio di governo dell’Impero che agiva in nome del sultano, e fare affidamento su una solida rete di ...
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(al) Malik (al) Kāmil
Henri Bresc
I rapporti di M. con Federico II si chiariscono alla luce del sistema familiare ayyubide che alterna fra i principi competizione e precaria collaborazione. Il Saladino, [...] un prete entrato nell'Haram. Gli storici, uomini di religione, mal compresero la logica pacifica della cultura regia, del 'divano dei re', e l'attribuirono a un materialismo fuori luogo. Federico ne diede comunque spiegazione nella sua enciclica del ...
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İstanbul Città della Turchia (8.831.805 di ab. nel 2007; 11.800.000 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana), la maggiore del paese, antica capitale dell’Impero ottomano, erede di Bisanzio e di [...] con alte porte fiancheggiate da torri (15° sec.), comprende numerosi edifici di varie epoche (sala del Trono, del Divano, biblioteca, tesoro ecc.), padiglioni, vasti cortili porticati; particolarmente notevoli l’Harem di Solimano, il chiosco dove si ...
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Il mondo classico nella odierna cultura di massa: oblio e riusi
Gianfranco Mosconi
Qual è il ruolo del mondo classico nella sensibilità e nell’immaginario comune dei contemporanei («contemporanei» in [...] Clash of titans (USA 2010, di L. Leterrier, remake di un omonimo film del 1981). Ma v’è subito da rilevare come, in diversi casi, le libertà che gli autori si sono concessi mostrano come costoro ben sanno di rivolgersi a un pubblico che, mancando di ...
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GIOVANNI XXIII, papa
Francesco Traniello
GIOVANNI XXIII, papa. – Angelo Giuseppe Roncalli nacque a Sotto il Monte (Bergamo) il 25 nov. 1881, quartogenito di Giovanni Battista e di Marianna Mazzola, [...] ; Papa G., a cura di G. Alberigo, Roma-Bari 1987; G. Alberigo, Il cattolicesimo contemporaneo: G. XXIII, in L'intolleranza: uguali e diversi nella storia, a cura di P.C. Bori, Bologna 1986, pp. 127-145; R. La Valle, Pacem in terris. L'enciclica della ...
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L'uomo medievale
Chiara Frugoni
Il Medioevo
Medioevo è una parola formata da due vocaboli di origine latina e significa "età di mezzo". Per lungo tempo si è pensato che fosse un'età 'buia' compresa [...] era spesso tutto circondato dalle tende. Di giorno le tende erano tenute aperte perché il letto diventava un po' come il nostro divano e la camera da letto faceva da soggiorno. Le finestre avevano imposte di legno, o erano 'impannate': un po' di tela ...
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divano
s. m. [dall’arabo dīwān, voce di origine persiana]. – 1. Come adattamento occidentale della voce araba, il termine indicò in origine il registro del soldo delle milizie arabe e delle pensioni di stato, e poi qualsiasi pubblico ufficio...