Per e. si intende il cambiamento storico dell'insieme delle istruzioni necessarie alla formazione di un organismo (Luria, Gould, Singer 1984). In particolare, con riferimento all'e. biologica, tale definizione [...] luogo a variazioni fenotipiche. Pertanto, sotto la superficie della stabilità fenotipica, la variazione genetica criptica determina un potenziale di diversità dello sviluppo e della morfologia molto maggiore di quanto ipotizzato o realizzatosi nel ...
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Immunologia
Paolo Dellabona
Roberto Sitia
L' i. è la disciplina che studia la risposta immunitaria, cioè il complesso fenomeno biologico attraverso il quale un organismo risponde a un segnale di pericolo, [...] modo, un processo stocastico permette a ogni linfocita di riarrangiare un recettore per l'antigene (TCR o Ig) diverso. Dapprima saggi genetici, e più recentemente saggi biochimici, hanno permesso di definire con precisione sia l'ordine delle fasi di ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] vegetali, mentre la drastica riduzione degli habitat naturali mette in serio pericolo la sopravvivenza di diverse specie animali. Il rispetto della variabilità genetica, con interventi concreti volti al rilevamento e alla preservazione della ...
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SESSO
Giuseppe MONTALENTI
Lidio CIPRIANI
(fr. sexe; sp. sexo; ted. Geschlecht; ingl. sex).
Sommario. - Introduzione (p. 481). - Storia (p. 482). - La determinazione del sesso: Rapporto numerico dei [...] che decide il sesso.
Altri casi d'intersessualità da cause genetiche sono quelli descritti da E. Pflüger e da R. Hertwig Essendo il peso in rapporto con la statura, vi sono diverse formule che legano queste due quantità così dissimili. Vi è infatti ...
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PSICHIATRIA (XXVIII, p. 446; App. II, 11, p. 624)
Lucio BINI
Neurofisiologia. - La funzione di stato di coscienza, intesa come quella di un direttore d'orchestra che controlla e stimola le attività psichiche, [...] Marchiafava; ivi bibliografia).
Genetica. - Il moltiplicarsi di ricerche di genetica, eseguite con larghi mezzi Ruckdeschel). Anche i miglioramenti e le remissioni immediate, non sembrano diverse da quelle ottenute con sonno prolungato (R. H. Boardman ...
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Medicina
Giuseppe Luzi
La m. è una disciplina che studia, grazie al contributo di varie scienze e tecnologie, la fisiopatologia umana con lo scopo di mantenere lo stato di salute, prevenire le malattie, [...] di pratiche di diagnosi precoce e/o curative. La m. genetica predittiva implica importanti problemi etici per l'uso che se si genera dall'eco delle frequenze di ritorno, in funzione della diversa lunghezza d'onda. Un derivato di grande impiego è la ...
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TUMORE (XXXIV, p. 474; App. II, 11, p. 1030)
Paolo BUFFA
Pietro VALDONI
Il problema dei t. dal punto di vista medico-sanitario è ulteriormente aumentato di complessità poiché sono emersi fondati motivi [...] biologiche ed in particolare della virologia, della genetica, della biochimica, della citologia e della invece del parere che occorrano ulteriori studî.
I virus oncogeni agenti delle diverse forme tumorali hanno un diametro compreso tra 30 e 260 mμ; ...
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di Pierfausto Seneci
Si indica con tale locuzione l'utilizzo di strategie e protocolli sperimentali ad alta produttività volti a massimizzare le reazioni di sintesi chimiche e, quindi, produrre un gran [...] , anche se di recente la commistione fra questa metodologia, genetica e biologia ha aperto enormi potenzialità alla ricerca farmaceutica. Di una sola libreria peptidica a basso grado di diversità.
L'ottimizzazione del principio attivo ne modifica la ...
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SANGUE (XXX, p. 664)
Giuseppe MONTALENTI
Ferdinando CORELLI
I gruppi sanguigni. - Da tempo era conosciuto che il siero di sangue di una specie zoologica agglutina i corpuscoli rossi di un'altra specie [...] suddiviso in A1 B e A2 B. Dal punto di vista genetico ciò si spiega con un'estensione della teoria di Bernstein, ammettendo la frequenza di questo fattore si sono riscontrate notevoli diversità fra le varie razze. Esiste quindi negli eritrociti di ...
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NERVOSO, SISTEMA
Ettore Fadiga
Ernesto Capanna
Gianfranco Ricci
(XXIV, p. 609; App. II, 11, p. 400; III, 11, p. 239)
Sommario. - Fisiologia generale del neurone: Flusso e trasporto assonico (o neuroplasmico), [...] T. N. Wiesel, ormai confermata da vari autori su diverse migliaia di unità neuroniche della corteccia visiva, ha permesso di distinguere nervoso, in maggioranza a carattere ereditario (v. genetica: Genetica umana, in questa App.) che sono dette ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
evo-devo
(Evo-Devo), loc. s.le m. e agg.le Biologia evolutiva dello sviluppo; relativo allo sviluppo evoluzionistico, con particolare riferimento allo studio dell’evoluzione delle specie animali. ◆ [tit.] In cerca dei geni dello sviluppo /...