GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] interno G. riflette sui meccanismi e sulla storia della poesia satirica; e gli Studi e commenti intorno alla DivinaCommedia, pubblicati postumi dalle sue carte, frutto della quotidiana frequentazione con la poesia dantesca, ammirata come punto di ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] di Giacomo, attivo verso gli anni '60 del Trecento" (Lucco, 1979, pp. 31-32). Da ricordare anche un codice della DivinaCommedia (Bibl. Lolliniana e Gregoriana, Loll. 35) noto tra i dantisti come uno 'del Cento', con i fogli iniziali delle cantiche ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La cosmologia
Edward Grant
La cosmologia
I termini 'Cosmo' e 'cosmologia' derivano dai greci kósmos e kosmologikós ed entrarono nell'uso [...] le loro conoscenze cosmologiche in maniera radicalmente differente. Dante fece della cosmologia una parte integrante della DivinaCommedia e più di qualsiasi altro scrittore rese popolare la rappresentazione schematica dell'Universo medievale; il ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] Decameron e il Canzoniere cominciarono a ispirare le letterature europee nel Quattrocento, mentre l’entusiasmo per la DivinaCommedia si fece attendere fino alla riscoperta romantica del medioevo. Dopo che le traduzioni spagnola e catalana erano già ...
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ZUCCARI (Zuccaro, Zucchero, Zuccarelli), Federico
Maddalena Spagnolo
Nacque a Sant’Angelo in Vado nel ducato di Urbino dal pittore Ottaviano e da Antonia Nari, il 18 aprile del 1539/40. Fra le discordanti [...] .
Il soggiorno in Spagna fu peraltro stimolante e prolifico: Federico lavorò alle immaginifiche illustrazioni della DivinaCommedia (Firenze, Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi), visitò varie città, vivacemente descritte nelle sue lettere ...
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CENNI di Pepe (Pepo), detto Cimabue
Miklòs Boskovits
Poco si sa sulla vita del pittore ritenuto, sulla scorta di una citazione dantesca (Purg., XI, 92-97), maestro e precursore di Giotto fin dalla prima [...] le opere presunte del maestro. La più antica e più degna di fede fra esse si trova in un anonimo commento alla DivinaCommedia già creduto della fine del Trecento o dell'inizio del Quattrocento, ma dalla critica più recente (G. Petrocchi, in Storia ...
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Angelo
Marco Bussagli
F. Panvini Rosati
INQUADRAMENTO GENERALE
di Marco Bussagli
Figura tipica delle c.d. religioni del Libro che ha per fine quello di connettere il Creatore e la sua opera, la divinità [...] provocò una certa confusione perfino nella visione dantesca che, se nel Convivio (II, 5) si attiene a questo schema, nella DivinaCommedia (Par. III, vv. 73-75, 79-81) concorda con l'altra (che poi è quella tomistica): serafini, cherubini, troni (I ...
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MINARDI, Tommaso
Maria Giovanna Sarti
– Nacque a Faenza il 4 dic. 1787 da Carlo, tintore chimico, e Rosa Stanghellini. Ebbe una prima formazione presso la scuola di G. Zauli, dove entrò intorno al 1800, [...] dove fu terminato nel 1816 (Lille, Musée des beaux-arts); e di una tela, incompiuta, con I filosofi della DivinaCommedia (1815; Faenza, Pinacoteca comunale) da parte del conte milanese Cesare di Castelbarco.
Il soggetto – replicato in un grande ...
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DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] di libri per le scuole, Dell'amor patrio insegnato dagli antichi scrittori classici (pubbl. a Torino), cui seguiranno La DivinaCommedia dichiarata alla gioventù (3 voll., Firenze 1887-91); La patria nostra (libro di lettura per le classi superiori ...
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Filosofia
Vincenzo Placella
. Il concetto di f. in Dante. Per f., ai tempi di D., s'intendeva tutto l'ambito del sapere compreso nelle opere di Aristotele, il Filosofo per antonomasia. Anzi, negli ultimi [...] del Virgilio dantesco, in " L'Alighieri " X (1969) 14-40; A. DI Giovanni, La filosofia dell'amore nelle opere di D., Roma 1967; F. Montanari, L'esperienza poetica di D., Firenze 19682 (e cfr. anche il suo commento alla DivinaCommedia, Brescia 1960). ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
Dantedi
Dantedì s. m. Denominazione ufficiale della Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il 25 marzo di ogni anno. ♦ È giunto il momento di mettersi d’accordo e fissare d’imperio una Giornata da dedicare al Sommo Poeta: «Vuolsi così...