Scrittore greco (sec. 3º a. C.). Compose un trattato sulle divinità egizie sotto forma di una lettera di Alessandro Magno a Olimpiade, in cui, con una razionalizzazione analoga a quella propria delle dottrine [...] di Evemero, fa degli antichi re dei benemeriti dell'umanità. Gli apologisti cristiani se ne valsero per combattere il paganesimo ...
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Monaco (sec. 4º-5º) a Treviri. Fu sostenitore della dottrina nestoriana per cui Cristo avrebbe acquistato la divinità tramite la sua passione e la sua morte; fu espulso dalle Gallie, anche sotto l'accusa [...] di pelagianesimo. In Africa fu convinto da Agostino del suo errore, che ritrattò in un sinodo tenuto nel 426 a Cartagine e poco dopo nel Libellus emendationis ...
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Scultore greco (2º sec. a. C.) operante a Messene, Egio, Megalopoli, Licosura, ove creò statue colossali raffiguranti divinità, nella tecnica dell'acrolito. Restaurò lo Zeus di Fidia a Olimpia. Le sue [...] opere, tutte perdute eccetto frammenti delle statue del santuario di Despoina a Licosura, sono classicheggianti e grandiose, diseguali nella tecnica e segnano l'inizio del ritorno al classicismo neo-attico ...
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Poeta lirico greco (5º sec. a. C.), detto "l'ateo" perché considerato, fin dall'antichità, uno dei più noti negatori della divinità. Ma tale tradizione non è confermata dai pochi frammenti rimasti. ...
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Scultore ateniese (sec. 4º a. C.); lavorò, pare, soltanto in bronzo e tra le sue opere non si ricorda alcuna statua di divinità, bensì solo immagini di eroi ed eroine, e ritratti. Tra questi, identificato [...] sicuramente in varie copie romane, è il ritratto di Platone, dedicato nell'Accademia (metà del sec. 4º); di tradizione attribuito a S., ma più probabilmente riconducibile alla scuola lisippea, è il ritratto ...
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Israelita della tribù di Ephraim, che il libro dei Giudici (17-18) presenta come fondatore di un santuario privato, con una statua della divinità e un levita da lui stipendiato per il culto. Levita e arredi [...] sacri furono poi, con la violenza, trasferiti nel loro territorio da un gruppo di Daniti. L'episodio è importante come indizio di culto sorto per iniziativa e speculazione privata, contro lo spirito del ...
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Archeologo (Anversa 1826 - Lipsia 1895). Studiò soprattutto la mitologia antica e le sue rappresentazioni figurate, raccogliendo i monumenti nella Griechische Kunstmythologie (1871-89) tipologicamente, [...] secondo le maggiori divinità olimpiche. Strumento prezioso anche oggi è la sua raccolta sistematica di tutte le fonti riguardanti gli artisti greci. Scrisse anche una storia della scultura greca e un volume su Pompei. ...
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Faraone (sec. 14º a. C.) della XVIII dinastia, successore e forse fratello di Ekhnaton. Pose fine alla riforma religiosa di Amenofi IV, restituendo ad Amon il posto di divinità principale. Morì diciottenne, [...] dopo nove anni di regno (1358-1349 circa) spesi a riportare l'Egitto sul piano della vecchia tradizione religiosa e politica, grazie soprattutto all'energia dell'allora generale Haremhab. La tomba del ...
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Filosofo greco (sec. 4º-3º a. C.). Il soprannome di "ateo" (gr. ἄϑεος) gli derivò dalla sua polemica antireligiosa, per cui egli negava addirittura l'esistenza di ogni divinità, sicché fu espulso da Atene. [...] Seguace di Aristippo, promosse, nella scuola cirenaica, quello spostamento dell'ideale edonistico dal piacere dell'istante alla soddisfazione duratura, bisognosa per il suo raggiungimento della saggezza ...
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Filosofo greco (2°-3° sec. d.C.). Rielaborò la dottrina aristotelica dell'intelletto, delineando l'esistenza di un intelletto "agente" da identificare con la causa prima, e quindi con la divinità.
Vita [...] una facoltà dell'anima umana, ma è unico e totalmente "separato" e s'identifica con la causa prima, cioè con la divinità. Solo l'intelletto agente è immortale, mentre quello materiale, come tutta l'anima umana, è destinato a perire col corpo. Questa ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....