Filosofo greco del sec. 5º a. C., uno dei principali rappresentanti della prima generazione della sofistica antica. Dalla tradizione gli vengono attribuite due opere di cui si conoscono solo i titoli (Περὶ [...] ϕύσεως "Intorno alla natura" e §Ωραι "Stagioni") e alcune dottrine tra cui quelle concernenti le divinità (considerate come originarie ipostatizzazioni di beni naturali), la morte (inavvertibilità soggettiva di essa) e la sinonimica (l'arte di ...
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mana Poeta e mistico indiano del Kerala (n. 1412 - m. 1480 circa). Dopo aver provato la vacuità dei desiderî mondani venne introdotto alla mistica ascetica da uno yogin śivaita e divenne un digambara. [...] I suoi canti devozionali, composti in una metrica popolare e incentrati sul rapporto diretto con la divinità, sono talora delle salaci invettive contro ogni forma di culto istituzionalizzata. ...
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Re azteco del Messico (Città di Messico 1466 - ivi 1520), nipote di M. I, giunse al trono nel 1502; combatté contro Tlaxcala, mentre il fratello Cuitláhuac gli conquistava Tehuantepec. All'arrivo degli [...] Spagnoli (1519), li ricevette senza resistenza, vedendo forse in loro, secondo un'antica profezia, gli inviati della divinità, e li accolse a Tenochtitlán (1519). Ostaggio di H. Cortés, che si valeva della sua figura per governare, dopo essere stato ...
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Poetessa italiana (Todi 1947 - Roma 2022). La sua lirica, limpida e diretta, rivela spesso intensa drammaticità. Ha scritto: Le mie poesie non cambieranno il mondo (1974); Il cielo (1981); Poesie 1974-1992 [...] (1992); Sempre aperto teatro (1999), con il quale ha vinto il premio Viareggio-Repaci; La Guardiana (2005); Pigre divinità e pigra sorte (2006); Flighty matters (2012); Datura (2013). C. si è dedicata anche a traduzioni per il teatro, e nel 2012 ha ...
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BARATTA, Michele
Giovanni Busino
Figlio di Matteo, nacque a Castrovillari nella prima metà del sec. XVI; era prete regolare della diocesi di Mantova, allorché, nel giugno del 1581, venne imprigionato [...] nelle locali carceri vescovili per aver detto che "il figliuolo in divinis era minor del padre quanto alla divinità" e per aver mostrato "haver desiderio della vittoria degli Ugonotti contro i Catholici et che haveva appresso di se alcuni libri ...
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Poeta tedesco (Quedlinburg 1724 - Amburgo 1803). Ritenuto tra i fondatori della poesia tedesca moderna, l'opera che ne segnò l'esordio e la consacrazione fu il poema in 20 canti Messias (1748-73), monumentale [...] affresco epico in cui si celebra l'opera del Messia di mediazione tra la divinità e l'uomo. Il grande pregio del poema risiede nell'affermazione di valori lirici nuovi, destinati ad aprire un'epoca. K. si distacca dalla poesia soggettiva dello Sturm ...
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Pittore di vasi attici (ultimo quarto del sec. 6º a. C.), di stile severo a figure rosse; la sua firma compare su due tazze accanto a quella del fabbricante Eussiteo. L'una (a Berlino) rappresenta il combattimento [...] sul cadavere di Patroclo e la partenza di Achille, l'altra (a Tarquinia) una riunione di divinità olimpiche e una scena dionisiaca. Compositore ordinato di vaste rappresentazioni dai ritmi sempre più complessi, O. è disegnatore elegante, ma asciutto ...
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Ceramografo attico, allievo forse di Amasi, attivo nell'ultimo quarto del sec. 6º a. C., il cui nome compare su due alàbastra e su due coppe; ma gli sono attribuite anche pitture di grandi vasi. Varie [...] le tecniche da lui usate: figure nere, graffito (con particolare perizia), figure rosse. Inconfondibile la grazia delle sue figure (divinità, guerrieri, atleti). ...
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Scultore greco di Argo (attivo 390-340 a. C. circa), scolaro di Naucide II. Varie sue opere sono state attribuite a Policleto il Vecchio; quelle più sicuramente riferibili a lui sono le statue atletiche [...] di Antipatro di Mileto, di Agenore di Tebe, di Aristione di Epidauro, che erano tutte ad Olimpia, oltre a statue di divinità: Zeus Phìlios a Megalopoli con attributi dionisiaci; Latona, Artemide e Apollo sul monte Lico; un'Ecate bronzea di Argo. ...
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Psicologia
Ripetizione della stessa parola (verbigerazione), della stessa frase (palilalia) o degli stessi movimenti (paliprassia e stereotipia), propria soprattutto degli stati demenziali, ma frequente [...] , l’atto rituale in quanto concepito come imitazione, riproduzione, rappresentazione di un atto prototipico, compiuto una volta da divinità o personaggi mitici. L’idea è presente in tutte le religioni: ne sono esempi il rito nuziale inteso come ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....