Nome latino di una divinità britannica dalle caratteristiche non ben definite, ricordata (anche con varianti grafiche) in numerose iscrizioni del vallo di Adriano. Rappresentata come un essere ora maschile [...] ora femminile, è concepita come divinità salvatrice e accompagnata da animali diversi, quali il cinghiale, il serpente, il coniglio, un uccello ecc. ...
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Venas Divinità femminile messapica attestata in iscrizioni in cui ricorre una volta associata a Zis, un’altra da sola. Non è dubbio che la dea sia corrispondente alla Venus romana (➔ Venere); non è chiaro [...] invece se si tratti proprio di Venere trapiantata da Roma oppure di una divinità analoga ma messapica. ...
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(ebr. Dāgōn) Antica divinità cananea, nominata nella Bibbia come la maggiore di quelle venerate dai Filistei; a Ra’s Shamra è la divinità suprema insieme alla sua paredra Asherat; in origine era strettamente [...] connessa con il grano; oscuri sono i suoi rapporti con il dio che i Babilonesi chiamavano Dagan ...
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(lat. Venus)
Religione
Antica divinità italica, assimilata alla dea greca Afrodite e venerata come dea della bellezza, dell’amore, della fecondità e della natura primaverile.
L’introduzione di V. nel [...] erigere un tempio nel suo Foro. V., progenitrice della famiglia Giulia, e Marte, progenitore di Romolo, costituirono una nuova coppia divina nella religione ufficiale dell’Impero. Il tempio di V. Genitrice fu consacrato nel 46 a.C., e la cerimonia fu ...
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Presso i Romani, la divinità che presiede ai doveri verso i genitori, la patria, gli dei. Ebbe a Roma due templi, il primo dei quali fu eretto nel 181 a.C.; un altro sorgeva presso il circo Flaminio. In [...] età imperiale la divinità è frequentemente rappresentata su monete, per indicare la devozione propria di un imperatore o la buona armonia tra più imperatori. ...
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(gr. Χάριτες) Divinità dell’antica Grecia (dette dai Romani Gratiae), personificazioni della grazia e della bellezza e loro dispensatrici. Figlie di Zeus e di Eurinome, furono presto comprese fra le divinità [...] apollinee e spesso unite alle Muse. Il centro più antico del loro culto sembra essere stato Orcomeno di Beozia, dove fu fissato il numero delle C. e fu deciso il loro nome: Aglaia, la splendente; Eufrosine, ...
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(lat. Egeria) Divinità latina arcaica connessa con le acque sorgive e con il parto; sono testimoniati due luoghi di culto: un boschetto sacro alle Camene e una fonte presso la porta Capena, dove si recavano [...] le Vestali per attingere acqua, e il boschetto di Diana Nemorense presso Ariccia, dove E. era associata al culto della divinità principale. Secondo la tradizione, ad Ariccia riceveva ispirazione da E. Numa Pompilio. ...
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(lat. Laverna) Divinità femminile latina di natura imprecisata. Secondo una notizia di Settimio Sereno (2° sec. d.C.) le si offrivano libagioni con la mano sinistra, cosa che includerebbe L. tra le divinità [...] infere; aveva un’ara e un boschetto sacri sull’Aventino, presso la porta delle mura serviane che prendeva il suo nome (porta Lavernalis) e un bosco sacro sulla Via Salaria. Era considerata protettrice ...
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(vedico Mitra-, avestico Mithra-) Divinità indoiranica associata con Varuna; insieme rappresentano i due aspetti, diurno e notturno, del cielo e due aspetti dell’ordine umano e cosmico: Varuna punisce [...] i trasgressori, M. garantisce i patti e protegge i giusti.
La menzione più antica di M. è in un’enumerazione di divinità del pantheon mitannico del 14° sec. a.C. Nel mazdeismo iranico M. è solo uno degli yazata «venerabili», non un dio; ma nomi di ...
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Grande divinità che con Anu ed Enlil costituisce la triade divina che sta a capo del pantheon babilonese. Appartiene, come le altre, già alla religione sumerica e domina il regno delle acque profonde, [...] re delle profondità abissali partecipa ed è signore della sapienza nascosta nelle acque primordiali; come tale è la divinità saggia per eccellenza, guaritrice, dotata di poteri magici, padre delle arti, inventore della scrittura. Padre di Marduk ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....