La nozione di corpo come entità estesa percepibile attraverso i sensi è presente già nella filosofia antica, che ne fa l’oggetto naturale in generale, caratterizzato da un complesso di proprietà, tra cui [...] principalmente l’estensione e la divisibilità in ogni direzione, la solidità e l’impenetrabilità. Concezioni analoghe si perpetuarono fino a buona parte della filosofia moderna, accolte ancora da Cartesio, che ritenne il c. pura estensione, del tutto ...
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Nel linguaggio economico, capitale costituito con l’apporto di più persone e in particolare il capitale delle società per azioni.
Alla costituzione di un fondo comune le companies, organizzazioni di mercanti [...] inglesi riconosciute, giunsero per gradi solo nel 17° sec. dandogli in seguito carattere di stabilità e di divisibilità in azioni liberamente trasferibili. Dopo un secolo di legislazione repressiva, originata dagli scandali finanziari di inizio ...
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Varietà della canzone, che si trova primamente nella poesia francese e provenzale e ha esempî anche nella portoghese e nella spagnola. Caratteristica essenziale ne è la discordanza metrica e melodica e [...] l'indivisibilità delle strofe di contro alla normale uguaglianza e divisibilità nel tipo classico della canzone (v.). Tale discordanza (cui non è necessario corrisponda quella intima dei sentimenti del poeta) si estende in qualche caso al linguaggio ...
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Zenone di Elea
Zenone di Elea (490 - 425 ca a.C.) filosofo greco. Allievo di Parmenide, è presentato dalla tradizione come difensore delle idee del maestro. La teoria parmenidea dell’immutabilità, unità [...] dell’essere veniva attaccata in nome del senso comune, che attesta invece la realtà del divenire, della molteplicità e della divisibilità. Zenone si propose di difendere la dottrina del maestro, dimostrando che, se si assumono tesi contrarie a quelle ...
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RIPRODUZIONE (fr. réproduction; sp. reproducción; ted. Fortpflanzung; ingl. reproduction)
Pasquale PASQUINI
Pericle PERALI
Enrico CARANO
È l'insieme dei processi, estremamente varî, per cui gli esseri [...] a sé.
Il processo più generale di riproduzione degli organismi è reso possibile da una loro peculiare proprietà: la divisibilità. Qualsiasi fenomeno riproduttivo è, infatti, legato a fenomeni di divisione e di accrescimento cellulare e, in generale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il dibattito medievale sull’infinito fra XIII e XIV secolo si fonda sulla ricezione del [...] sulle dimensioni temporali dell’universo e la sua eternità o quella sulla struttura del continuo e l’infinita divisibilità.
La concezione aristotelica dell’infinito e la sua ricezione critica nella scolastica
Thomas Bradwardine
Dio contiene tutte le ...
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Biologia
C. del plasma germinale
Teoria biologica di M. Nussbaum e A. Weismann, secondo la quale il ‘plasma germinale’, portatore dei caratteri ereditari, contenuto nelle cellule germinali o gameti, non [...] come continuo. Il punto della geometria deve essere infatti concepito come privo di estensione, deve cioè essere ammessa la divisibilità all’infinito, in parti sempre più piccole, di linee, superfici, solidi. Ciò è stato chiarito sin dall’antichità ...
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INFINITO
Ferdinando D'AMATO
Federigo ENRIQUES
(lat. infinitum, gr. ἄπειρον; fr. infini; sp. infinito; ted. Unendliches; ingl. infinite).
L'infinito nella storia della filosofia.
Questo concetto compare [...] di parti. Spazio e tempo esistono in conformità di quest'idea, come è comprovato dal fatto che la loro infinita divisibilità è contraddittoria, e che le loro parti non possono essere pensate se non sono riempite da qualcosa di concreto ed esistente ...
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Marco Versiglioni
Abstract
Come la soggettività implica l’unicità, ossia, la giuridica indivisibilità, così il soggetto implica l’ ‘uno’, giuridicamente indivisibile. Perciò, si ha successione nel [...] collegamento tra una unità dell’indice di capacità contributiva ed un unodel «tutti» e se esiste, in subordine, la ‘divisibilità all’infinito’ (centesimi di euro a parte!) della capacità contributiva (rectius: della base imponibile) in base a tale ...
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Matematico (Sorau 1810 - Berlino 1893), prof. nelle univ. di Breslavia (1843) e Berlino (1856). Socio straniero dei Lincei (1883). I suoi lavori vertono su equazioni differenziali (equazione di Riccati), [...] n-me dell'unità e i relativi corpi quozienti che egli chiamò corpi circolari; nei campi suddetti non valgono, in generale, le leggi ordinarie della divisibilità aritmetica, e per ristabilire queste leggi egli introdusse il concetto di numero ideale. ...
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divisibilita
diviṡibilità s. f. [der. di divisibile]. – L’essere divisibile; la possibilità, per un intero, di essere diviso in due o più parti, o fra due o più persone. In partic.: 1. In matematica, la proprietà di un numero (o in generale...
verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale si va a capo (cfr. capoverso): se in quel...