Con la locuzione correzione di bozze si indicano complessivamente i diversi tipi di intervento eseguiti sulle prove (o bozze) di stampa per preparare un testo in vista della sua pubblicazione. Si tratta [...] 111-148; Pozzoli 1861: 228-262; Landi 1892).
Costante nell’industria editoriale fino ai nostri giorni, tale divisionedellavoro è stata un fattore essenziale di quel processo di stabilizzazione della testualità scritta che è andato svolgendosi sino ...
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File:Atlante_Geopolitico_2016_Vaticano_Mappa.jpgLo stato della Città del Vaticano è il più piccolo stato al mondo sia in termini di popolazione sia di estensione territoriale. La sovranità nel paese spetta [...] adesione all’euro. I cittadini dello stato della Città del Vaticano sono attualmente poco più di 800. La cittadinanza tali autori, il sottosviluppo è causato da una divisionedellavoro globale governata dai paesi industrializzati, che assegna al ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Settecento l’economia-mondo che si è formata a partire dal Cinquecento [...] europea.
2) Essa è caratterizzata al suo interno da una divisionedellavoro tra le varie regioni che la compongono. Questa divisione è gerarchizzata e funzionale agli interessi del centro dell’economia-mondo che si riserva le attività economiche più ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una riflessione sulla qualità “urbana”, talvolta ascritta a repertori musicali differenti, [...] culturale, la divisionedellavoro, la specializzazione, la separazione fra tempo di lavoro e tempo libero XX secolo, Londra e Parigi in testa: ad esempio le diverse declinazioni del varietà, il music-hall, i café chantant, i caffè concerto.
Sarà ...
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Comte, Auguste
Filosofo e sociologo francese (Montpellier 1798 - Parigi 1857). Fondatore del positivismo (➔), C. vide nella fase successiva alla Rivoluzione francese – come già aveva visto Hegel – un’epoca [...] di cui è parte integrante) edell’eguaglianza (dimenticando che ogni societànecessita di una gerarchia e di una divisionedellavoro, che si fondano sulla diversità dei talenti e delle competenze). La direzione della società industriale dovrà essere ...
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apprendimento
Attività che permette alle persone e alle organizzazioni di definire i propri valori, acquisire informazioni, sviluppare conoscenze, utilizzare competenze, modificare comportamenti. L’a. [...] de La ricchezza delle nazioni (1776) di A. Smith, come fenomeno legato alla divisionedellavoro; essa aumenta le abilità (dexterities) dei lavoratori e ne stimola le capacità di realizzare innovazioni nei processi produttivi. Con la ripetizione di ...
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ALESSI, Giuseppe
Antonello Scibilia
Nato a Castrogiovanni (oggi Enna) il ìs febbr. 1774 da Saverio, commerciante, e da Luisa Maddalena, coltivò sotto buona guida gli studi filosofici e letterari e quelli [...] svariate nozioni entro un alveo resosi ormai angusto: lo straordinario sviluppo dei vari rami del sapere esigeva una più razionale divisionedellavoro, una più decisa specializzazione. L'A. finì 'col correre dietro disordinatamente a mille elementi ...
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Sistema
Rosadele Cicchetti
Il termine sistema (dal greco σύστημα, "riunione, complesso", derivato di συνίστημι, "porre insieme, riunire") in ambito scientifico sta a indicare qualsiasi oggetto di studio [...] un livello di organizzazione organo-sistema: mostrano infatti una maggiore specializzazione e divisionedellavoro tra i loro organi, grazie anche alla presenza del terzo foglietto embrionale, il mesoderma, che ha reso possibile la formazione di ...
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postfordismo
Fase di sviluppo industriale che caratterizza gran parte delle economie più avanzate sin dagli ultimi decenni del 20° sec. e che si contraddistingue per un radicale cambiamento dei metodi [...] con produzioni che si modificano con frequenza. In secondo luogo viene superata la tradizionale e rigida divisionedellavoro taylorista-fordista, centrata sulla catena di montaggio (➔), organizzando le attività in squadre o gruppi, all’interno ...
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Durkheim, Emile
Durkheim, Émile
Sociologo francese (Épinal, Vosgi, 1858 - Parigi 1917). Insegnò sociologia all’univ. di Bordeaux e dal 1902 alla Sorbona. Diresse l’Année sociologique dal 1896 al 1912. [...] esprime in termini di «solidarietà meccanica» (cioè istintiva) e nelle forme evolute, caratterizzate dal principio della divisionedellavoro, si esprime in termini di «solidarietà organica» (cioè consensuale). Il pericolo maggiore per la stabilità ...
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divisione
diviṡióne s. f. [dal lat. divisio -onis, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. L’atto, il fatto di dividere, sia facendo due o più parti di un tutto, sia disgiungendo o separando, concretamente o anche solo idealmente, cose o persone...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...