per
pér [Lat. per] [LSF] Prep. che, oltre che nel signif. della matematica (v. oltre), è usata correntemente anche con valore partitivo, come, per es., cinque volte per ora; tuttavia in questa Enciclopedia, [...] areica di corrente (che è invece "ampere a metro quadrato", A/m2). ◆ [ALG] Prep. davanti al moltiplicatore o al divisore nelle operazioni di moltiplicazione e di divisione: quattro moltiplicato per tre, cinque diviso per due, ecc. (in simb. 4╳3 ...
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Euclide
Euclide [STF] [ALG] Matematico greco, vissuto ad Alessandria d'Egitto intorno al 300 a.C., che sistemò, in maniera insuperata, la matematica che s'era andata sviluppando in circa due secoli di [...] ; i libri 7°, 8° e 9° trattano di aritmetica (tra l'altro, procedimento euclideo per il massimo comun divisore, dimostrazione euclidea dell'infinità dei numeri primi, scomposizione euclidea in fattori primi); il 10° libro tratta degli irrazionali ...
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reticolo
retìcolo [Der. del lat. reticulum o reticulus, dim. di rete] [LSF] Sinon. di rete e di reticolato, usato in alcune espressioni tecniche per indicare una struttura che abbia aspetto di rete bi- [...] 'aritmetica, i numeri naturali quando si assumano come "intersezione" e "unione" di due numeri il loro massimo comune divisore e, rispettiv., il minimo comune multiplo (o anche viceversa); (b) nella geometria, i sottospazi di uno spazio vettoriale ...
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polarizzazione
polarizzazióne [Der. di polarizzare (→ polarizzabile)] [LSF] Il manifestarsi di una qualche polarità in un corpo, talora spontaneamente, talaltra in maniera provocata, e l'effetto di questo [...] quali sono nicol, lamine birifrangenti e pleocroiche, ecc. ◆ [EMG] Corrente di p.: v.dielettrico: II 123 c. ◆ [OTT] Divisore, o separatore, di p.: → divisore. ◆ [EMG] Energia di p.: v. dielettrico: II 126 a. ◆ [ACS] [EMG] [OTT] Grado di p.: per una ...
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minimo
mìnimo [agg. e s.m. Der. del lat. minimus "il più piccolo", superlativo di parvus "piccolo"] [LSF] (a) agg. Oltre che come superlativo di piccolo, si usa spesso in contrapp. a massimo. (b) Sostantivato, [...] . ◆ [ALG] M. termini: la forma che assume una frazione quando, dividendo numeratore e denominatore per il loro massimo comun divisore (operazione che si chiama riduzione ai m. termini), si ottiene una frazione, equivalente a quella di partenza, i cui ...
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numero
nùmero [Der. del lat. numerus] [LSF] Oltre che nei vari signif. propri della matematica, alcuni dei quali sono ricordati oltre, il termine è usato in varie discipline fisiche anche come sinon. [...] -1), dove n e 2n-1 devono essere n. primi; (b) di seconda specie: un n. naturale che sia uguale al prodotto dei suoi divisori (escluso il n. stesso); anche per essi manca una formula generale, pur sapendosi che se p è un n. primo, certamente p3 è un ...
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Parola o frase che s’interpone nel discorso, interrompendone il senso e talora anche il costrutto, per aggiungere un chiarimento o una precisazione, per fare un’osservazione, un rinvio (anche alle note [...] o più variabili indipendenti si scrive f(x) e f(x1, x2, …, xn) rispettivamente; (A, B) può rappresentare il massimo comune divisore dei numeri naturali A e B, le coordinate cartesiane di un punto, un intervallo aperto, un prodotto scalare ecc.; (A, B ...
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Biologia
In biologia cellulare, r. endoplasmatico (o endoplasmico), sistema di cavità delimitate da membrane, presente nel citoplasma di tutte le cellule. È costituito da una membrana formata da un unico [...] un segmento due elementi qualora uno di essi copra l’altro. In fig. 6 sono rappresentati, «rispettivamente in A e in B», i r. dei divisori di 150 e di 1000.
Dato un r. R si chiama sottoreticolo di R ogni sottoinsieme R′ di R che sia a sua volta un r ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Il ripiegamento dell'avanguardia
James Evans
Jessica Riskin
Il ripiegamento dell'avanguardia
Nel periodo compreso tra il 1770 e il 1830 [...] nelle equazioni differenziali, nella forma Asen(2nt−5n′t+c), integrando la quale due volte rispetto a t apparirà il divisore (2n−5n′)2, che, essendo di piccolo valore, incrementerà di molto l'ampiezza.
Nel 1787 Laplace trovò anche una spiegazione ...
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(XIII, p. 685; App. I, p. 544; II, I, p. 832; III, I, p. 525; IV, I, p. 664)
Generalità. − Le m.e., che includono a pieno diritto anche le misure elettroniche, rientrano nel quadro più generale delle misure [...] sullo Zener, e queste rappresentano la limitazione finale del dispositivo.
Per le misure delle alte tensioni continue s'impiegano i divisori (o partitori) resistivi, il cui rapporto è noto con ridotta incertezza, ossia (1÷2)·10−5 per una tensione ...
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divisore
diviṡóre s. m. [dal lat. divisor -oris, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. Chi divide; oggetto, ente o valore che divide. In partic.: a. In matematica, il secondo termine dell’operazione di divisione, cioè il numero per cui deve essere...
divisorio
diviṡòrio agg. [der. di dividere, diviso]. – 1. Che serve a dividere, a separare: muro d. (anche assol. divisorio s. m.), quello che serve a dividere una stanza in due vani, o a separare ambienti, aree contigue e sim.; analogamente,...