Gilbert, John
Callisto Cosulich
Nome d'arte di John Pringle, attore cinematografico e teatrale, sceneggiatore e regista statunitense, nato a Logan (Utah) il 10 luglio 1895 e morto a Los Angeles il 9 [...] cui dipendeva: Mayer credeva soprattutto nelle sue qualità d'attore, ravvisando in lui il possibile rivale di Rodolfo Valentino, il divo più amato del momento, l'emblema del latin lover. Il successo ottenuto da G. nel 1922, come protagonista di Monte ...
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Loos, Anita
Marzia G. Lea Pacella
Soggettista, sceneggiatrice, drammaturga e scrittrice statunitense, nata a Sisson (od. Mount Shasta, California) il 26 aprile 1888 e morta a New York il 18 agosto 1981. [...] didascalie del suo Intolerance (1916). Negli anni seguenti scrisse cinque film per Douglas Fairbanks divenuto ormai un divo, che le fecero ottenere il pieno riconoscimento e l'affermazione come sceneggiatrice professionista di didascalie e di scenari ...
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Televisione
Luigi Rocchi
Carlo Sartori
Giuseppe Santaniello
Aldo Grasso
Giuseppe Cereda
Federico di Chio
Peppino Ortoleva
(XXXIII, p. 439; App. II, ii, p. 964; III, ii, p. 914; IV, iii, p. 600; [...] fin dal titolo, un'interpretazione provocatoria: il maggior divo televisivo dell'Italia dell'epoca era amato non perché un telefilm o una soap opera accade esattamente l'opposto.
Il divo cinematografico è 'superumano' anche perché è la somma di tutti ...
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PODIO (dal lat. podium, gr. πόδιον "piccolo piede")
Luigi Crema
Si chiama podio il piedistallo su cui si elevano gli edifici, in particolare i templi, per assicurar loro una posizione dominante.
In Egitto [...] altre disposizioni: così nel tempio di Apollo a Pompei la scala si restringe alla parte centrale. La fronte del tempio del Divo Giulio, nel Foro Romano, è costituita da una tribuna con al centro una grande nicchia semicircolare che comprende l'ara, e ...
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Breve storia dell'unionismo e dell'ecumenismo
Riccardo Burigana
Introduzione
Le vicende storiche dell’ecumenismo in Italia sono poco note1 mentre, paradossalmente, sono più conosciuti i progetti di [...] cattolica; tra queste esperienze si devono ricordare in particolare le figure di don Romano Scalfi (1923-)27 e di don Divo Barsotti (1914-2006)28, che, con prospettive molto diverse tra di loro, si pongono la questione della conoscenza dell’Oriente ...
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MAGNANI, Andrea
Paolo Pontari
Nacque a Bologna intorno alla metà del XV secolo. Da una lettera inviata al M. da Antonio Cortesi Urceo, detto Codro, in occasione della morte del padre, si ricava che [...] di un suo cavallo a un palio di Firenze (Illustre divo e singular signore e Di gaudio colmo e di maraviglia Mantova, Biblioteca comunale, Mss., A.IV.30, c. 69v: Illustre divo e singular signore; Di gaudio colmo e di maraviglia pieno; Parma, Biblioteca ...
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Peplum
Stefano Della Casa
L'antichità greco-romana aveva affascinato fin dagli albori del cinema i produttori e tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio dei Sessanta il massiccio investimento di [...] venne affidata a Mario Camerini, già autore di alcuni Maciste del periodo muto. Il film si basava sulla presenza del divo americano Kirk Douglas e ottenne un grande successo. Il buon risultato commerciale di Ulisse spinse ancor di più i produttori ...
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Ungheria
Cinematografia
Il cinema dell'U. fu uno dei più floridi d'Europa tra la fine della Prima guerra mondiale e la fine della Seconda, nonostante una grave crisi attraversata durante gli anni Venti. [...] e sceneggiatori László Vajda, Lajos Bíró e Béla Balázs, gli attori Mihály Várkonyi (Victor Varconi, il primo vero divo ungherese), Pál Lukács (Paul Lucas), Béla Blaskó (Bela Lugosi), László Löwenstein (Peter Lorre).
Questa emorragia, unita all ...
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TERZOLI, Italo
Rodolfo Sacchettini
– Nacque il 18 gennaio 1924 a Milano. Collaborò fin da giovanissimo a giornali umoristici, pubblicando il primo articolo su Il Bertoldo a quindici anni. Nell’immediato [...] , dai toni maliziosi e sbarazzini, allestito dalla compagnia di rivista di Radio Milano. Negli anni seguenti partecipò come autore a Il divo (1954, per la Serie d’oro), a Io povero diavolo (1956) con Carlo Dapporto e a La signora pronto pronto (1961 ...
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Giuseppe Ortoleva
Sessant’anni davanti alla tivù
Era il 1954 quando la televisione italiana iniziò le sue trasmissioni regolari: programmi pedagogici, dal professor Cutolo a padre Mariano, teatro in diretta [...] di quelli che allora non si chiamavano ancora format, i telefilm per bambini e adulti, e perfino il primo vero divo televisivo, un italoamericano dal cognome italiano e dal nome in un inglese confidenziale, Mike. Lo stesso che avrebbe poi tenuto ...
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divo1
divo1 agg. [dal lat. divus], letter. – Divino, con riferimento soprattutto agli dei pagani, o anche agli uomini, generalmente imperatori o imperatrici, divinizzati dagli antichi Romani dopo la loro morte e talora in vita: il d. Augusto....
divo2
divo2 s. m. [tratto dal femm. diva; cfr. lat. divus «dio»]. – Attore di teatro, del cinema, del varietà, ecc., di grande popolarità: i d. dello schermo, della canzone, della televisione; è spesso scherz. o iron., più del femm. diva....