Regia
Teatro
di Antonio Audino
Il termine regia continua a essere centrale nella riflessione contemporanea sul teatro. Per quanto di recente acquisizione (e, peraltro, di uso esclusivamente italiano), [...] frontale restituendo la distanza tra platea e palcoscenico teatrali. In tal modo si esaltavano il primato gestuale-retorico del divo e la 'durata' delle sue esibizioni davanti all'obiettivo, ma anche la magniloquenza e la plasticità degli spazi messi ...
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FELLINI, Federico
Italo Moscati
Nacque a Rimini il 20 gennaio 1920 da Urbano (1894-1956) e da Ida Barbiani (1896-1984), primogenito di tre figli.
Le origini
I Fellini discendevano da una famiglia contadina [...] mago di Oz) di Victor Fleming, con Judy Garland, un mondo al tempo stesso fatato e crudele. La vicenda di Zampanò (il divo Anthony Quinn), rozzo artista di strada, e di Gelsomina (Giulietta Masina, attrice piccola e soave) che si accompagna a lui ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] con il nome di autori, il r. era visto come un 'mago', a capo di qualcosa di complesso e misterioso, o come un 'divo', di cui però non si conosceva e non si capiva né il lavoro concreto né quello creativo. Nessuno più oserebbe escludere il r. dai ...
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Istituto nazionale L.U.C.E
Gian Piero Brunetta
di Gian Piero Brunetta
Organo tecnico istituito nel 1924 e denominato inizialmente L'Unione Cinematografica Educativa (da cui l'acronimo L.U.C.E., usato [...] una nazione che desiderava ritrovare una propria identità forte anche agli occhi del mondo. Per vent'anni Mussolini fu il Divo capace di dominare l'immaginazione degli italiani, il sovrano della scena politica e spettacolare nazionale, una sorta di ...
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BERTOLUCCI, Bernardo
Michele Guerra
Nacque a Parma il 16 marzo 1941, figlio di Attilio (uno dei maggiori poeti e intellettuali del Novecento italiano) e di Ninetta Giovanardi (insegnante di lettere [...] «rivoluzione spirituale» (in Kline, 1994, p. 184). Il film, ultima pellicola di Bertolucci fotografata da Storaro, trasformò in divo Reeves, dimostrando una volta di più le capacità del Bertolucci direttore d’attori e giocò un ruolo importante ...
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Fascismo
Giovanni Gozzini
I rapporti tra fascismo e cinema
La questione dei rapporti tra f. e cinema si muove su un doppio terreno di analisi: quello dell'uso dei nuovi mezzi di comunicazione di massa [...] più fortunato fu invece Luciano Serra pilota (1938) di Goffredo Alessandrini, che consacrò Amedeo Nazzari a divo nazionale attraverso un'interpretazione più intima e psicologica della mitologia militarista come strumento di riscatto individuale. Il ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] la ripresa con i suoi condizionamenti tecnici crea, e di cui finisce con l'essere parte. Il mito del divo, della diva, nella gamma ricchissima ormai descrivibile, non si può isolare perciò dal complesso espediente cinematografico, da una costruzione ...
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divo1
divo1 agg. [dal lat. divus], letter. – Divino, con riferimento soprattutto agli dei pagani, o anche agli uomini, generalmente imperatori o imperatrici, divinizzati dagli antichi Romani dopo la loro morte e talora in vita: il d. Augusto....
divo2
divo2 s. m. [tratto dal femm. diva; cfr. lat. divus «dio»]. – Attore di teatro, del cinema, del varietà, ecc., di grande popolarità: i d. dello schermo, della canzone, della televisione; è spesso scherz. o iron., più del femm. diva....