Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] , i modelli esistenziali in cui si proietta l'ideale dell'io. In genere il divo è oggetto di una pulsione di amore che cerca un oggetto su cui riversarsi. Il divo e la diva sono prevalentemente il terminale di un desiderio di innamoramento che la ...
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Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] fu subito replicato dallo stesso regista in Canzoni, canzoni, canzoni (1953), cinque episodi tra cui uno con il nuovo divo comico Alberto Sordi, e in Gran varietà (1954). La voga per le rassegne che ripercorrevano mezzo secolo originò anche il ...
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Beery, Wallace
Riccardo Martelli
Attore cinematografico statunitense, nato a Kansas City il 1° aprile 1885 e morto a Beverly Hills (Los Angeles) il 15 aprile 1949. Dotato di una grande carica di simpatia, [...] (The champ e Treasure island, tra gli altri) gli venne affiancato, per fare leva su un facile effetto sentimentale, il divo-bambino Jackie Cooper, dall'aspetto fragile e indifeso. Tra il 1930 e il 1933 fu anche protagonista, a fianco dell'attrice ...
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Nome d'arte di Vittorio Maturi, attore cinematografico statunitense, nato a Louis-ville (Kentucky) il 29 gennaio 1913 e morto a Rancho Santa Fe (California) il 4 agosto 1999. Figlio di un italiano originario [...] a Orson Welles. Riuscì quindi a sorprendere i critici per il furore autoderisorio con cui interpretò, al fianco di Peter Sellers, il divo in disarmo Tony Powell in Caccia alla volpe (1966) di Vittorio De Sica, tratto da un lavoro di N. Simon, che ...
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CARMINATI, Tullio
Roberta Ascarelli
Nacque a Zara il 21 sett. 1892, da Domenico e da Giuseppina Bettiza, in una famiglia nobile e agiata. Avviato senza particolare successo agli studi classici, il C. [...] cinematografico, con il volto riprodotto su cartoline, calendari, cartelloni pubblicitari, il C. divenne negli anni di guerra un divo del cinema italiano, che affidava il suo successo alla piacevolezza della figura, ad una gestualità manierata e ad ...
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Peckinpah, Sam (propr. David Samuel)
Valerio Caprara
Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Fresno (California) il 21 febbraio 1925 e morto a Los Angeles il 28 dicembre 1984. Diresse [...] relazioni umane. Con Junior Bonner (1972; L'ultimo buscadero) e The getaway (1972; Getaway!), basati sul protagonismo di un divo emblematico del suo cinema come Steve McQueen, P. non ebbe difficoltà a far cadere la sbrigativa qualifica di reazionario ...
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Clift, Montgomery (propr. Edward Montgomery)
Valerio Caprara
Attore cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) l'11 ottobre 1920 e morto a New York il 23 luglio 1966. Conquistò il pubblico [...] soddisfare la sua omosessualità). Il film ottenne un successo inaspettato e l'interpretazione, ricca di chiaroscuri, del divo, mirabile nonostante le ingiuste perplessità della critica, riuscì a far risuonare le drammatiche rivelazioni e le inaudite ...
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Le diable au corps
Maurizio Cabona
(Francia 1946, 1947, Il diavolo in corpo, bianco e nero, 110m); regia: Claude Autant-Lara; produzione: Universal/Paul Graetz; soggetto: dall'omonimo romanzo di Raymond [...] a Serge Reggiani, in quel momento più di richiamo. Dopo Le diable au corps sarà invece l'astro di Philipe, massimo divo romantico di una certa stagione del cinema francese, a brillare più alto di tutti. La confessata propensione della Presle per ...
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Mann, Anthony
Roy Menarini
Nome d'arte di Emil Anton Bundsmann, regista statunitense, di origine tedesca, nato a San Diego (California) il 30 giugno 1906 e morto a Berlino il 29 aprile 1967. È riconosciuto [...] star (1957; Il segno della legge), con Henry Fonda. Tra questi due film realizzò anche Serenade (1956; Serenata), con il divo canoro Mario Lanza, e il bellico Men in war (1957; Uomini in guerra), aspra e contraddittoria opera sulla guerra di Corea ...
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Famous Players-Lasky Corporation
Gaia Marotta
Casa di produzione statunitense, nata nel giugno 1916 in seguito alla fusione della Famous Players Film Company di Adolph Zukor e della Jesse L. Lasky Feature [...] e poi da Wood; e Rodolfo Valentino, inedito prototipo di bellezza maschile torbida e ambigua, che tra il 1921 e il 1925 fu il divo principale dell'azienda, per la quale girò alcuni dei suoi film più celebri. E fu proprio la F. P.-L. C. a produrre ...
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divo1
divo1 agg. [dal lat. divus], letter. – Divino, con riferimento soprattutto agli dei pagani, o anche agli uomini, generalmente imperatori o imperatrici, divinizzati dagli antichi Romani dopo la loro morte e talora in vita: il d. Augusto....
divo2
divo2 s. m. [tratto dal femm. diva; cfr. lat. divus «dio»]. – Attore di teatro, del cinema, del varietà, ecc., di grande popolarità: i d. dello schermo, della canzone, della televisione; è spesso scherz. o iron., più del femm. diva....