Ghiglia, Benedetto
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Fiesole il 27 dicembre 1921. Inizialmente influenzato dalla musica dodecafonica, G. ha poi articolato il suo discorso musicale in altre direzioni, [...] anche perché il quadro estremamente variegato dei film cui ha preso parte, dall'apologo sociale pasoliniano al western all'italiana, dal cinema politico alla commedia, l'ha obbligato a un'estrema multiformità ...
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Musicista italiano (Roma 1910 - ivi 1996); cominciò scrivendo opere e brani orchestrali di derivazione tradizionale; in seguito adottò invece la tecnica dodecafonica. Suoi lavori principali: La collina, [...] madrigale drammatico (1947); Concerto per pianoforte e orchestra (1950); Concerto per violino e orchestra (1954); Forme sovrapposte (1959); Emircal (1980); Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra (1988). ...
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Musicista belga (Marchienne-au-Pont 1899 - Parigi 1970). Studiò al conservatorio di Bruxelles. Compositore inizialmente d'ispirazione stravinskiana, adottò in seguito la tecnica dodecafonica. Fu anche [...] direttore d'orchestra e critico musicale; scrisse lavori orchestrali e da camera, musiche per film e per radio ...
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Musicista tedesco (Reghin, Romania, 1903 - Berlino 1969). Studiò a Lipsia e a Berlino. Dal 1950 insegnò nel conservatorio di Berlino est. Compositore di scuola dodecafonica, collaborò attivamente con B. [...] Brecht e il suo Berliner Ensemble. Scrisse opere teatrali, balletti, musiche orchestrali e da camera ...
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Musicista (La Spezia 1905 - Roma 1988). Studiò con G. Sallustio a Roma e si perfezionò con A. Casella e O. Respighi. Appresa la tecnica dodecafonica a Vienna, sotto la guida di W. Klein, elaborò a partire [...] dagli anni Cinquanta uno stile personale, teso a un superamento dell'esperienza delle avanguardie storiche (come quella dell'atonalismo), e caratterizzato da un'analisi dei microintervalli ispirata agli ...
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Musicista (Karlsruhe 1901 - Vienna 1972). Allievo di A. Schönberg e A. Berg, ha scritto lavori di sapore espressionista, influenzati da quelli dei suoi maestri, adottando la tecnica dodecafonica in un [...] Requiem per coro e orchestra (1933) e in composizioni orchestrali e da camera ...
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Musicista francese (Parigi 1919 - Louveciennes, Parigi, 2009). Allievo di R. Leibowitz, è stato autore di composizioni orchestrali, vocali-orchestrali e da camera, in cui ha utilizzato la tecnica dodecafonica. ...
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Musicista tedesco (Lipsia 1907 - Heidelberg 1987). Allievo di H. Grabner, affermatosi come uno dei più noti compositori tedeschi della sua generazione, dal 1945 ha adottato la tecnica dodecafonica. La [...] sua produzione comprende le opere teatrali Der Wald (1954), Die Blut hochzeit (1957), Corinna (1958), In seinem Garten liebt Don Perlimplin Belisa (1962), Immagini (1967), Elisabeth Tudor (1972), i balletti ...
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Musicista francese (Parigi 1924 - ivi 2008). Allievo di O. Messiaen e R. Leibowitz, è autore di lavori teatrali orchestrali, corali e radiofonici. Nelle prime composizioni ha adottato la tecnica dodecafonica, [...] per tornare poi a un linguaggio sostanzialmente tonale. Dal 1989 è stato membro dell' Académie des Beaux-Arts ...
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Pianista e compositore (Gussago 1922 - Brescia 1993). Allievo di A. Casella (composizione e pianoforte) e di A. Benedetti Michelangeli (pianoforte), si perfezionò a Darmstadt (1951-58). Di scuola rigorosamente [...] dodecafonica, la sua produzione rivela uno stile che lo rende uno dei più significativi esponenti della corrente di ispirazione weberniana. Tra le sue composizioni più significative: Sei serenate per pianoforte (1940-44), la Missa Brevis (1943-44), ...
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dodecafonia
dodecafonìa s. f. [comp. di dodeca- e -fonia]. – Sistema di composizione musicale, introdotto nei primi decennî del sec. 20°, in cui i dodici suoni della scala cromatica temperata (quelli, per es., producibili con i 12 tasti bianchi...