FOSCARI, Nicolò
Giuseppe Gullino
, Nacque a Venezia probabilmente avanti il 1350, figlio di Giovanni del cavaliere Nicolò e della sua prima moglie, di cui ignoriamo il casato; alcuni anni dopo, mortagli [...] che gli portò in dote la bella cifra di 3.000 ducati e da cui ebbe diversi figli, tra i quali il futuro doge Francesco.
Il F. iniziava la carriera politica al termine della drammatica guerra di Chioggia: nel 1381 lo troviamo infatti tra i capi della ...
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CAPILUPI (Capilupi de Grado), Alessandro
Tiziano Ascari
Nacque a Mantova, probabilmente intorno al 1530, da Camillo e da Lucrezia di Antonio de Grado. Per disposizione testamentaria del nonno materno, [...] Loredan e cominciò la sua attività mandando al duca Guglielmo dettagliate relazioni sui funerali del doge e sull'elezione del nuovo doge, che era Alvise Mocenigo. Restò a Venezia più di un anno curando abilmente gli affari del duca, che manifestò ...
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ALBANI (Albano), Giovan Gerolamo
Giovanni Cremaschi
Nacque il 3 genn. 1509 a Bergamo da Francesco, di nobile famiglia, chiamato dai concittadini per i suoi meriti "pater patriae", e da Caterina Pecchio. [...] a Padova, dove ebbe maestri Marco Mantua e Francesco Sfondrati. Addottoratosi nel 1529 e tornato in patria, ricevette dal doge Andrea Gritti la dignità di "cavaliere aurato", avviandosi così a partecipare alla vita politica e militare della città ...
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DE FORNARI, Cristoforo
Maristella Cavanna Ciappina
Attivo nella seconda metà del sec. XVI, era figlio di Bartolomeo, console a Bruges nel 1516.
La famiglia De Fornari era di antica nobiltà in Genova [...] di guida nelle rivendicazioni della seconda. Proprio l'elezione a doge nel 1543 di un De Fornari, spezzando clamorosamente la consuetudine genovese non mosse carico al D., ma al doge Lercaro per avergli dato arbitrariamente l'ordine di attaccare ...
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MARCELLO, Antonio
Giuseppe Gullino
Figlio di Donato di Bernardo, che risiedeva a S. Maria Zobenigo, sestiere di S. Marco, e di Cassandra di Francesco Pisani, nacque a Venezia nel 1424.
Le fonti precisano [...] incendi che ne accompagnarono la storia. Il 28 ag. 1486 fu nuovamente chiamato a far parte dei quarantuno elettori del nuovo doge, che fu Agostino Barbarigo, quindi (8 ottobre) entrò nel Consiglio dei dieci, dove il 4 genn. 1487 si fece promotore di ...
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BOVI, Bonincontro dei
Girolamo Arnaldi
Figlio di Nicolò, da Mantova, nacque a Bologna, ma trascorse la maggiore parte della sua vita a Venezia, dove numerosi documenti ne attestano l'attività di notaio [...] , o nei quali egli intervenne come teste, dal 21 genn. 1314 al 20 maggio 1341.
Accolto dapprima (nel 1313) come "notaio del doge" in prova, dopo un triennio, il 10 ag. 1316, era stato nominato notaio effettivo della Curia maggiore, cioè a dire della ...
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ADORNO, Giorgio
Giuseppe Oreste
Nacque a Genova da Adornino e da Nicolosia Della Rocca intorno al 1350. Fu dottore in legge, ma non trascurò la mercatura, nella Maona di Scio. Ebbe incarichi militari [...] che sostenesse la sua causa; ma questi, invitato dal Comune a soccorrere la patria in pericolo, il 27 marzo fu acclamato doge dal popolo. Teodoro, sconfitto a Savona da Giacomo figlio dell'A., concordò la rinuncia a Genova in cambio di 24.500 ducati ...
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BRAGADIN, Vettore
Paolo Selmi
Figlio di Maffio "quondam Almorò quondam Zuane", il B. dovette nascere intorno al 1373, perché nel 1391 egli risulta già iscritto nella Barbarella; ed è da identificarsi, [...] . 1423), il B., che ricopriva allora la carica di capitano a Vicenza, aveva ottenuto, quale amico del nuovo doge, il privilegio di allontanarsi dalla città per partecipare alle fastose cerimonie dell'incoronazione della dogaressa (23 maggio). Sarebbe ...
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ESTE, Fresco (Francesco) d'
Paolo Bertolini
Maggiore dei quattro figli nati fuori del matrimonio al marchese Azzo (VIII), signore di Ferrara, di Modena e di Reggio, nacque'nell'ultimo ventennio del [...] di 200 lire di grossi, per lui e per i suoi figli legittimi, a condizione che essi si conservassero fedeli al doge stesso e alla Repubblica. Per finanziare questi stanziamenti si stabilì un prestito dell'i % e si stornò un'aliquota dei ricavi sulle ...
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CAPPELLO (Capello), Antonio
Ugo Tucci
Del ramo di S. Maria Materdomini della nobile casata che era distinto con l'appellativo di "Cappello dal Banco", attribuito già a suo padre Leonardo del fu Pancrazio, [...] inglese che nel 1504 troviamo Silvano, giuntovi il 17 gennaio con le galere, dopo che nel 1501 era stato fra gli elettori del doge Loredan, (dei nove che elessero i quaranta), e il 15 genn. 1503 preposto al cottimo di Londra, carica che l'8 luglio ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...