DELLA STUFA, Girolamo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze attorno al 1380. Figlio unico di Giovanni di Lotto e di una figlia di Bernardo di Ambrogio di Meo, apparteneva a una ricca e prestigiosa famiglia [...] , sede di una famosa università, studenti e maestri disertassero le lezioni per andare ad ascoltarlo. A Venezia lo stesso doge, con tutta la Signoria, avrebbe insistito, in segno di ossequio, per accompagnarlo, alla fine della predica, in corteo fino ...
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BERTACCHI (Bertaca), Pellegrino
Tiziano Ascari
Nacque da Cesare e da Diamante Coiai il 6 giugno 1567 a Camporgiano in Garfagnana. Suo padre, fattore ducale in quella provincia, era fratello di Domenico, [...] principe ereditario di Modena, di indurli ad adoperarsi per l'elezione del cardinale Campori al pontificato. A Genova ebbe colloqui col doge Ambrogio Doria e coi residenti di varie corti. Arrivò a Madrid il 14 marzo 1622. Ebbe una prima udienza dal ...
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CORNER, Marco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1482 da Giorgio del cavalier Marco e da Elisabetta Morosini di Francesco.
Il padre, fratello di Caterina, allora regina di Cipro, era destinato a [...] non chiamò ni il Grimani ni il Corner ni altri nostri, ch'è mal signal". Venne la giornata di Agnadello: al doge, che implorava perdono ("si quid erratum est, illata poena omne superavit demeritum nostrum"), il C., congiuntamente al collega Domenico ...
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ANGELO da Vallombrosa
Ada Alessandrini
Nacque probabilmente verso la metà del sec. XV.
Incerto è il suo cognome di famiglia: nei repertori degli incunaboli le sue pubblicazioni sono poste sotto "Angelo [...] "inviolata unione et perpetua amicitia con lo principe di Dio Carlo re di Francia" e analogamente scriveva "Al Senato e Doge di Venezia" (ibid., n. 1907), perché non si opponessero, ma anzi sostenessero l'impresa di Carlo VIII contro i Turchi ...
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FIAMMA, Gabriele
Gino Pistilli
Nacque a Venezia nel 1533, da Giovanfrancesco e da Vincenza Diedo, gentildonna veneziana.
Il padre, originario di Bergamo, esercitava la giurisprudenza. Il F. apprese [...] del suo Ordine. Nel 1576, nel pieno di un'epidemia di peste a Venezia, il F. tenne un discorso, alla presenza del doge Luigi Mocenigo, sul modo di liberare la città da quel flagello, discorso che verrà poi pubblicato a Milano nel 1630.
Nel 1578 fu ...
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CAPEROLO (Capriolo, de Capriolis), Pietro
Julius Kirshner
Nacque a Brescia o nelle sue vicinanze all'inizio del sec. XV ed entrò nel convento dei frati minori della Regolare osservanza di Milano, dove [...] probabilmente si era recato per cercare appoggi alla sua causa.
Un più valido sostegno alla causa del C. venne dal doge di Venezia, che in una lettera a Sisto IV richiese che gli osservanti del dominio veneto venissero affrancati dal dover obbedienza ...
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FORMENTI, Giovanni
Renata Targhetta
Nacque a Venezia nel 1514 da Antonio, di antica famiglia cittadina tradizionalmente dedita al notariato o all'impiego nella burocrazia statale e ricevette una compiuta [...] 1587.
Tre giorni dopo fu sepolto nella chiesa di S. Stefano, dove una lapide ne ricorda tuttora il nome, alla presenza del doge P. Cicogna e della Signoria.
Fonti e Bibl.: Venezia, Bibl. del Civico Museo Correr, Cod. Cicogna, 1701: Pregi e fregi dei ...
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CARACCIOLO, Martino Innico
Mirella Giansante
Nacque a Martina Franca l'8 luglio 1713 da Francesco Maria duca di Martina e Eleonora Caetani di Sermoneta. Inviato a Roma (1720), si laureò alla Sapienza [...] dei consultori un progetto legislativo riguardante il licenziamento dei documenti pontifici. Quindi, il 9 dic. 1752, il doge Francesco Loredan trasmise tale incombenza al savio di Terraferma Sebastiano Foscarini, il quale presentò il 15 luglio 1753 ...
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BANCHINI, Giovanni di Domenico (Giovanni Dominici, Banchetti Giovanni)
Giorgio Cracco
Nacque a Firenze tra il 1355 e il 1356 da Domenico di Banchino commerciante di sete (morto prima che il figlio venisse [...] nella direzione spirituale, nelle confessioni. Entrò ascoltato e rìcercato nelle case dei nobili, divenne intimo di Antonio Venier, il doge (com'egli lo ricorda) "misericordioso e justo" che "studiava riempier con suo gran costo la benedetta città di ...
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BENEDETTO IV, papa
Ottorino Bertolini
Era romano; suo padre si chiamava Mammolo (o Mammalo); la famiglia, a giudicare dall'espressione "generis decus" usata nella sua epigrafe mortuaria, era di elevata [...] rinchiuso dentro le mura di Pavia, mentre le torme feroci dei suoi vincitori correvano devastando da Vercelli al litorale veneto. Il doge di Venezia Pietro, quando B. IV era papa da alcuni mesi, o da un mese appena, ebbe il vanto di mettere ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...