Capo dello Stato nella Repubblica di Venezia. La sua esistenza è documentata dall’8° sec., quando il d. nominato dalla comunità veneziana sostituì il duca designato da Bisanzio, che aveva perso per mano longobarda i suoi possessi italiani. L’autorità del d., inizialmente ampia, venne poi limitata attraverso l’esclusione della successione ereditaria e la delega ad apposite magistrature di alcuni suoi ...
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Figlio (sec. 8º) del doge Orso, fu il terzo della serie dei magistri militum che ressero la primitiva consociazione lagunare dal 737 al 742, anno nel quale fu designato doge. Ostile ai Bizantini, trasportò [...] la sede del governo da Eracliana a Malamocco, che fortificò col castello di Brondolo. Lasciò il potere (755), sotto l'assalto di Giovanni Galla, esponente forse di una corrente più favorevole a Bisanzio ...
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Di famiglia veneziana, fece deporre ed esiliare nel 1026 il doge Orseolo, sostituendolo con Centranico Barbolano, sua creatura. Allontanato da una rivolta popolare nel 1029, ritornò dopo tre anni quando [...] gli Orseolo furono di nuovo banditi. Assunto il dogato (1032-42), promulgò una legge che vietava ai dogi la nomina d'un collega o di un successore, per impedire che il dogato divenisse privilegio di una ...
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Personaggio tradizionale, forse mai esistito, della storia veneziana. Sarebbe stato il primo doge veneziano (697 circa), e avrebbe concluso (714) un patto col re longobardo Liutprando per fissare i confini [...] di Cittanova. La critica più recente ha però dimostrato l'inesistenza di questo patto e così è caduto l'unico argomento storico in favore della tradizione. Da alcuni storici è identificato con Paolo esarca ...
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Primo doge di Genova (m. il 14 marzo 1363); eletto dal popolo il 23 sett. 1339, fu confermato dal parlamento che decise però l'istituzione presso il doge di un consiglio di quindici popolani, l'esclusione [...] in pari numero coi popolani, fu costretto a rinunciare al dogato (23 dic. 1344). Ritiratosi a Pisa, dopo che il terzo doge Giovanni di Valente ebbe consegnato la Repubblica ai Visconti (1353), il B., fingendosi loro amico, riuscì con l'appoggio di ...
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Quartultimo doge veneziano (Venezia 1695 - Pontelongo 1763). Erudito e scrittore (scrisse un Ragionamento politico sulla perfezione della Repubblica, e lasciò incompiuta l'opera Della letteratura veneziana, [...] ), fu raccoglitore di rarità bibliografiche e nel 1735 fu nominato pubblico istoriografo della Repubblica. Diplomatico e politico, fu legato a Vienna (1732-35), a Roma (1736-40), a Torino (1741-42); doge (1762-63), nutrì ideali di riforme politiche. ...
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Ultimo doge di Venezia (Venezia 1726 - ivi 1802); capitano di Vicenza (1752), di Verona (1757), di Brescia (1764), poi procuratore di San Marco, dopo la morte di Paolo Renier fu eletto doge (1789), e si [...] trovava al governo quando fu abbattuta dalle armi francesi la repubblica di San Marco (maggio 1797). Accusato di debolezza dai contemporanei, tentò di giustificarsi con Memorie apologetiche ...
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Penultimo doge di Venezia (Venezia 1710 - ivi 1789). Uomo di grande eloquenza, ma discusso per il mutevole atteggiamento politico, fu ambasciatore a Vienna, bailo a Costantinopoli; con Angelo Querini e [...] della riforma (1762 circa) per limitare l'eccessivo potere del Consiglio dei Dieci e degli Inquisitori di stato. Eletto doge (1779), si oppose invece alla corrente riformatrice; fece (1784-86) eseguire da Angelo Emo una fortunata spedizione navale ...
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Doge di Venezia (Venezia 1585 - ivi 1675); fu eletto il 16 ott. 1659; durante il suo dogato continuò e giunse al termine la dolorosa e sfibrante guerra di Candia contro i Turchi. ...
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Nipote del doge Enrico Dandolo, fu terza moglie di Stefano Primo Coronato (1196-1227), re di Serbia, che grazie anche a questo matrimonio orientò la sua politica verso Venezia e il papato, ottenendo nel [...] 1217 la corona reale ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...