DANDOLO, Giovanni
Marco Pozza
Figlio di Ranieri il Rosso, del confinio di S. Luca, non deve essere confuso con Giovanni di Ranieri, nipote del doge Enrico, come erroneamente indica il Priuli nei suoi [...] nel corso di quello stesso anno, il D. non svolse alcuna missione di rilievo fino al 1267, quando venne mandato dal doge Ranieri Zeno, con Marco Querini e Federico Giustinian, al papa Clemente IV (a Genova secondo il confuso racconto di A. Dandolo ...
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CONTARINI, Zaccaria
Francesca Cavazzana Romanelli
Nacque in una data non accertabile, probabilmente nel secondo decennio del 1300, dal patrizio veneziano Nicolò, del ramo dei Contarini detto di S. Cassiano, [...] futuro vescovo di Adria e arcivescovo di Candia - il C. venne eletto fra i cinque "correttori sopra la promissione del doge futuro"; nelle votazioni che porteranno al dogado di Michele Morosini il 10 giugno 1382, il SUO nome compare nella rosa finale ...
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CONTARINI, Marcantonio
Angelo Ventura
Nato verso il 1485 da Carlo di Sebastiano, del ramo di S. Felice, e da una Badoer, parente dei doge Leonardo Loredan, il C. presenta una biografia che, proprio [...] a partire dalla sua generazione, s'incontra sempre più frequentemente tra i rampolli delle più ricche e influenti famiglie della classe dirigente veneziana. Mancano notizie della sua giovinezza. Secondo ...
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EMO, Giovanni
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, a S. Marcuola nel sestiere di Cannaregio, il 21 febbr. 1419, da Giorgio di Giovanni e da Maria Venier, nipote del doge Antonio.
Era figlio unico, come [...] a rame.
A Venezia, tra la fine di luglio e l'inizio di agosto del 1473, l'E. fu tra gli elettori del nuovo doge, Nicolò Marcello, quindi, a metà settembre, parti per un'altra legazione, stavolta a Napoli; la Repubblica era ancora impegnata contro gli ...
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DURAZZO, Pietro
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque da Giacomo e da Maria Maggiolo tra il 1550 e il 1560: dichiarava infatti cinquantasei anni in un documento del 1610.
Il padre fu eletto doge di Genova, [...] , Cassandra nel 1591 (o Violante, poi sposa ad un Menghi di Forlì), Battista nel 1592, Cesare nel 1593 (sarà a sua volta doge nel 1665) e infine Stefano nel 1594, che sarà combattivo arcivescovo di Genova dal 1635 al 1664 e poi cardinale. Da Cesare ...
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DONÀ (Donati, Donato), Nicolò
Roberto Zago
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola Corner di Cristoforo, nacque il 5 dic. 1542. Era fratello di Leonardo, che diventò doge nel 1606, e [...] anche al fratello Leonardo.
Di rivalità tra i due fratelli si parlò sempre e qualcuno attribuirà anche la morte del doge Leonardo alle conseguenze di un violento litigio con il fratello minore. Affermazione non provata, naturalmente, con un valore di ...
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Notaio e umanista (Chioggia 1318 circa - Venezia 1365). Notaio veneto (1342), vicecancelliere (1349) e poi (1352-65) gran cancelliere della Repubblica di Venezia, il suo nome è strettamente legato a quelli [...] lui stesso o all'altro stretto collaboratore del doge, Raffaino Caresini; forse collaborò alla Chronica per fu R. a condurre nel 1362 le trattative tra Petrarca e il doge Lorenzo Celsi, in base alle quali Petrarca ricevette una casa sul Rio degli ...
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GUARCO, Ludovico (Lodisio)
Riccardo Musso
Nacque quasi sicuramente a Genova da Montanaro, si ignora il nome della madre. Molto probabilmente fu il secondogenito dei tre figli di Montanaro di cui si conosce [...] Antoniotto Adorno, furono costretti ad abbandonare la città e a rifugiarsi nella Val Polcevera, tra i loro seguaci.
L'elezione a doge di Leonardo Montaldo, buon amico della famiglia Guarco, permise al G. e ai suoi fratelli di fare ritorno a Genova ma ...
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DA LEZZE, Girolamo
Giuseppe Gullino
Terzogenito di cinque fratelli, nacque a Venezia il 7 luglio 1579 dal procuratore Giovanni di Andrea e da Marietta Priuli, nipote del doge Antonio. Si dedicò all'attività [...] seguendo in questo la tradizione familiare: senatore nel 1613, due anni più tardi risulta tra i quarantuno elettori del doge Giovanni Bembo. Una presenza, questa, le cui ragioni vanno probabilmente ricercate più nel prestigio e nella ricchezza della ...
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Ricco mercante pisano (m. Genova 1387); nel 1364, con l'appoggio dei Raspanti, di Bernabò Visconti e delle bande di Giovanni Acuto, s'impadronì del potere diventando doge di Pisa. Due anni dopo rese il [...] dogato ereditario. Malvisto per le eccessive tassazioni, cercò nel 1368, alla venuta di Carlo IV in Italia, di ottenere il titolo di vicario imperiale; ma nello stesso anno fu defenestrato. Vano riuscì ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...