CANAL, Giacomo
Achille Olivieri
Nacque a Venezia da Bernardo. Dopo un incarico "supra Levante" il 30 agosto del 1489, il 19 genn. 1491 è "iudex Curie examinatorum" (analogo incarico ricoprirà il 1º [...] politica ormai acquisita: nel maggio faceva parte del gruppo di persone che dovevano incontrare il duca di Urbino, insieme al doge, sul Bucintoro, ed era vestito, nota il Sanuto, di "damaschin cremexin".
La fine del mandato, il 9 luglio 1533 ...
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CONTARINI, Leonardo
Francesca Cavazzana Romanelli
Sebbene sia detto dal Priuli figlio di Flacco, è piuttosto da ritenersi - considerato il convergere di più notizie in tal senso e la non reperibilità [...] dei Savi "pro factis Tervisane et Istrie". Prescelto il 10 ott. 1357 quale provveditore a Capodistria con Fantino Morosini e il futuro doge Lorenzo Celsi per curare la difesa della città, sarà ancora nel '61 ('60 per il Priuli) inviato a Treviso per ...
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CHIAVELLI, Tomasso (Tommaso, Tomaso)
Pier Luigi Falaschi
Appartenente alla famiglia che da tempo dominava a Fabriano, nacque da Nolfo probabilmente intorno al 1360, dato che quando nel 1435 venne trucidato, [...] considerate prigioniere; qualche tempo dopo, private dei beni dotali, poterono lasciare Fabriano per le insistenze congiunte del doge Francesco Foscari, di Guido Antonio da Montefeltro e di Francesco Sforza.
Ai congiurati, un'ottantina fra orditori ...
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GUINIGI, Ladislao
Franca Ragone
Figlio di Paolo di Francesco, signore di Lucca, e di Ilaria Del Carretto, nacque a Lucca il 24 sett. 1404.
Il suo nome, completamente estraneo all'onomastica familiare, [...] nel marzo di quell'anno, inoltre, il signore di Lucca dava istruzione a Gregorio Arrighi, ambasciatore a Venezia, di rassicurare il doge sulla buona fede del governo lucchese. Non è certo quanto tempo il G. rimanesse presso il Visconti, né se fosse ...
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CAVALLI, Giovan Pietro
Gino Benzoni
Di famiglia appartenente all'ordine cittadino e solita a fornire personale ai quadri cancellereschi della Serenissima, il C. nacque, nel 1632, a Venezia da Francesco.
Non [...] fa capitare nelle mani del pascià di Canea le sue lettere, quelle dei "rappresentanti di Candia" e una del visir al doge. La quale ultima "divolgata, fu incolpato il visir stesso" di segrete intese con Venezia, sicché questo, a testimonianza dei suoi ...
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HERCOLANI (Ercolani), Filippo
Vittorio Mandelli
Nacque a Bologna il 30 apr. 1663 dal conte Alfonso e dalla nobile romana Anna Maria Lanci, primo di quattro figli, due maschi e due femmine.
Educato in [...] Eugenio di Savoia (1706).
Più consona al carattere dell'H. era indubbiamente la partecipazione alle uscite ufficiali del doge che richiedevano, per consuetudine, la presenza dell'ambasciatore cesareo, nonché alle numerose e ricche feste organizzate a ...
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CALCAGNINI, Teofilo
Tiziano Ascari
Nacque da Francesco, non si sa se a Mantova o a Ferrara, nel 1441.
La posizione di grande rilievo che ebbe nella società ferrarese e le ingenti ricchezze da cui ebbe [...] da truppe al soldo dei Veneziani e fu restituita al C. dopo la pace di Bagnolo (1484): il 10maggio 1485 il doge Giovanni Mocenigo ordinava al podestà di Ravenna di mantenere il C. nel quieto possesso dei suoi feudi ed in particolare delle valli ...
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COSTA, Cesare
Enrico Stumpo
Di nobile famiglia originaria di Assisi e trapiantatasi a Macerata - dove aveva occupato alcune cariche cittadine con Pierfrancesco, priore dal 1436 al 1458, e Giuliano, [...] 'università (ove lo stesso pontefice era stato lettore di teologia per vari anni), quale nuovo nunzio a Venezia.
Nel presentare al doge le credenziali il C. auspicò una stretta adesione tra la Serenissima e la S. Sede, che affermava pronta ad aiutare ...
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BRASCA, Erasmo
Gerhard Rill
Nacque a Milano verso il 1445 da Matroniano e da Margherita Rozio; incerto resta il giorno che nelle fonti oscilla tra il 28 settembre e il 3 ottobre. Sbagliato è inoltre [...] 28 dicembre fu nominato infatti governatore di Trieste. Di passaggio per Venezia, vi tenne, in una udienza pubblica davanti al doge, un discorso che attaccava esplicitamente la Repubblica e provocò quasi uno scandalo; il duca di Milano declinò ogni ...
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DOLFIN, Enrico (Rigo, Righetto)
Marco Pozza
Figlio di Marco e di Tommasina Ardizzone da S. Maria Formosa, vide la luce a Venezia negli ultimi mesi del 1252 o, al più tardi, al principio del 1253. Sembra [...] di fronte al Consiglio dei Trecento furono accolte, ma l'affermazione è contraddetta dal fatto che poche settimane dopo il doge scrisse in termini delusi a Treviso, lamentando il mancato rispetto degli accordi.
Nel giugno del 1318 il D. fu infine ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...