Doge di Venezia (m. 1253); duca di Candia (1230); l'atteggiamento abilmente conciliante dimostrato nelle ambascerie a Gregorio IX e al Concilio di Lione (1245) gli valse probabilmente l'elevazione al dogado [...] (1249); diversamente dal suo predecessore Iacopo Tiepolo, assicurò a Venezia un periodo di pace e di benessere ...
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Doge di Venezia (m. 1381). Procuratore di S. Marco, fu dedito alla diplomazia; nella guerra di Chioggia (1379-81), mise a disposizione della Repubblica il proprio patrimonio, e fu uno dei negoziatori delle [...] laboriose trattative della pace di Torino (1318). Eletto doge (1381), morì pochi mesi dopo, di peste. ...
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Doge di Genova (n. 1472 circa - m. Belforte, Monferrato, 1539). Fu tra gli ambasciatori inviati da Genova presso papa Giulio II (1504), membro della commissione dei dodici riformatori incaricati (1527) [...] di rivedere le leggi della repubblica, supremo sindacatore (1528). Come doge, (1531-33) si segnalò per illuminate provvidenze annonarie. ...
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Doge biennale di Genova (Genova 1660 - ivi 1735). Fu in carica dal 22 sett. 1713 al 22 sett. 1715 e fu il più insigne dei nove dogi che la famiglia G. diede alla repubblica: sotto di lui Genova ottenne [...] dall'Impero la signoria del marchesato di Finale ...
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Doge, secondo la tradizione, di Venezia. Più esattamente fu un ufficiale bizantino, con la carica di magister militum, che governò dal 717 al 726. Poco di lui si sa: gli si indirizzò nel 723 papa Gregorio [...] II per risolvere le questioni sorte tra Grado e Aquileia ...
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Doge di Venezia (Venezia 1662 - ivi 1732). Fu tra l'altro provveditore generale in Dalmazia e in Albania e uno degli autori della pace di Passarowitz (1718). Eletto doge il 24 ag. 1722, fu fautore della [...] neutralità veneziana, pur rafforzando le opere difensive in Levante ...
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Doge di Venezia (n. 1490 - m. 1556); successore (1554) di Marcantonio Trevisan, il suo governo mantenne quasi passiva Venezia in un biennio risolutivo per la guerra di predominio in Europa. Si ricorda [...] il suo fastoso ricevimento per Bona Sforza, regina di Polonia ...
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Doge di Venezia (Venezia 1653 - ivi 1735). Ambasciatore a Madrid, Vienna, Costantinopoli, Milano, L'Aia, svolse notevole attività diplomatica ai congressi di Passarowitz e di Utrecht. Doge (dal 1732), [...] fece trasportare a Venezia dalla Francia le reliquie di s. Pietro Orseolo ...
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Doge di Venezia. Eletto nel 1026 dal partito popolare contro la famiglia degli Orseoli, dopo un periodo di dogato quanto mai turbolento, dominato dal capo dei popolari Domenico Flabanico, divenuto doge [...] dopo di lui, fu deposto nel 1032 ...
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Figlio (m. 829) di Agnello, associato dal padre al dogato, gli successe nell'827 continuandone la politica anticarolingia. Va ricordato specialmente per avere iniziato il culto dell'evangelista s. Marco, trasportandone le reliquie da Alessandria d'Egitto ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...